Persona 4 Golden per PC – Recensione

Uscito originariamente su PS Vita, Persona 4 Golden è ora disponibile anche su PC. Ecco la nostra recensione!

Persona 4 Golden per PC - Recensione

In Persona 4 Golden un giovane ragazzo si trasferisce nel piccolo paesino rurale di Inaba, dallo zio e dalla cuginetta. Da qualche tempo, però, nella cittadina si verificano misteriosi omicidi. Il protagonista e i suoi amici indagheranno scoprendo che questi sono collegati a un mondo parallelo, al quale è possibile accedere tramite la televisione. Questo mondo è abitato dalle ombre, entità pericolose che i ragazzi combattono invocando i Personae, esseri mistici che rispecchiano la loro psiche. Il brand di Persona sviluppato da ATLUS ha visto un notevole aumento di popolarità negli ultimi anni, soprattutto in seguito al rilascio di Persona 5: un capolavoro di gameplay, narrativa e design (qui la nostra recensione della versione Royal). Il successo di questo capitolo anche in Occidente ha portato per la prima volta ATLUS a localizzare il titolo in altre lingue nella seconda release del gioco: Persona 5 Royal è infatti il primo gioco ad avere una localizzazione dei testi in italiano, oltre ad essere l’apripista per il porting su altre piattaforme.

Persona 4 Golden per PC

Il primo titolo ad esordire su PC tramite Steam è Persona 4, capitolo uscito originariamente su PlayStation 2 nel 2008 per poi essere convertito su PlayStation Vita nel 2011 nella versione Golden. È proprio questa versione rivista ed espansa che ha ricevuto un porting su PC. Ed è così che ilCirox ha deciso di passare le sue vacanze estive rituffandosi nuovamente nei panni di Yu Narukami: lo chiamerò così per comodità durante tutta la recensione, dato che si tratta del nome che viene dato al protagonista nell’anime. Tuttavia, state tranquilli, nel gioco è possibile scegliere un nome a piacimento.

Persona 4 Golden

  • Titolo: Persona 4 Golden 
  • Piattaforma: PC / Steam
  • Versione analizzata: PC / Steam (EU)
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: SEGA
  • Sviluppatore: ATLUS
  • Lingua: Inglese (testi e doppiaggio), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 13 giugno 2020
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: disponibile anche la Digital Deluxe Edition, con artbook digitale e colonna sonora

Abbiamo recensito Persona 4 Golden con un codice PC / Steam fornitoci gratuitamente da Instant Gaming.

Ritorno a Inaba (dopo quasi 10 anni)

Sono sicuro che molti di voi vengono direttamente da Persona 5 e sarebbero interessate a continuare la saga a ritroso. Beh, non sbagliate, anche perché i vari capitoli non hanno continuity esclusi il primo e il secondo (di cui si potrebbe fare un discorso a parte). Dimenticatevi il caos e il trambusto della metropoli del quinto capitolo: in Persona 4 il protagonista è uno studente trasferitosi dallo zio nel piccolo paesino rurale di Inaba. E come la tradizione televisiva italiana ci insegna, è proprio nei piccoli paesini che hanno luogo i più spietati omicidi.

In televisione come Don Matteo

Da qualche tempo le persone del posto scompaiono in circostanze misteriose per poi essere ritrovate senza vita in luoghi bizzarri, come l’antenna della stazione televisiva. Narukami e i suoi amici inizieranno ad indagare sulla scomparsa della loro compagna di classe Yukiko, scoprendo che è collegata in qualche modo al Midnight Channel (no, non è la trasmissione di Gigi Marzullo anche se è ugualmente letale, presumo) ovvero un canale su cui una volta sintonizzati si instaurerà un collegamento con una realtà parallela dove dimorano le ombre, creature generate dalle paure e dai dubbi degli spettatori (sì, esattamente, sto parlando con voi, pubblico di Uomini e Donne: è colpa vostra!).

Persona 4 Golden per PC

Qualcuno sta volontariamente imprigionando i cittadini di Inaba in questo mondo parallelo, per poi fargli fare una fine molto dolorosa. Bisogna fare qualcosa! Narukami e i suoi compagni utilizzano il televisore del negozio locale per entrare nel mondo parallelo abitato dalle ombre. Pericoloso? No, perché fortunatamente i nostri amici scopriranno di essere dotati di Personae (sì, con ae alla fine perché è così che si declina in latino, l’ho studiato per quei cinque oscuri anni della mia vita chiamati “liceo”, fidatevi), entità spirituali, simili agli stand de Le Bizzarre Avventure di JoJo, in grado di combattere e anche di evolversi come Pokémon.

È Pokémon con gli stand di JoJo!

A proposito di combattimenti, preparatevi a coinvolgenti sfide a turni in questo Persona 4 Golden. I Persona e le Ombre sono caratterizzati in base a determinati elementi (fuoco, ghiaccio, elettricità, luce, oscurità e simili attributi) rispetto ai quali saranno resistenti o deboli. Sta a noi giocatori scoprire quali attacchi e personae adottare per affrontare al meglio ogni situazione. Parlo di personae perché il protagonista, lui e solo lui, ha il potere di controllarne più di uno. Può addirittura fonderli nella Velvet Room per crearne di più potenti o catturarli, quando sono ancora sotto forma di ombre. Attenzione però, a differenza di Persona 5 (da cui, presumo, ha giocato la maggior parte delle persone che ha scoperto la saga solo di recente), non li cattureremo dialogando, ma “pescandoli” da un mazzo di carte assieme ad altri potenziamenti alla fine dei combattimenti. Un’altra differenza rispetto al gioco successivo riguarda gli altri membri del party che, di default, sono controllati in automatico dal computer: fortunatamente potremo però prenderne il controllo grazie al sottomenu “strategie”.

Un JRPG “sociale”

Alle esplorazioni dei dungeon televisivi si alterna la sezione slice of life che caratterizza la serie dal terzo capitolo. Da bravi alunni, dovremmo seguire le lezioni, svolgere attività pomeridiane, uscire con gli amici e farci assumere per alcuni lavoretti. Avremo a disposizione l’intero paesino di Inaba. Ogni nostra azione durante la giornata porterà all’incremento di denaro, delle abilità del protagonista e al rafforzamento dei social link, ovvero il legame di amicizia con i vari personaggi di gioco. Legami più forti permetteranno di forgiare personae più forti e con più abilità. Non è tutto: rafforzare questi social link permetterà di scoprire interessanti sottotrame sui personaggi e se saremo abbastanza abili, saremo anche in grado di sbloccare il mese extra introdotto dalla versione Golden.

Persona 4 Golden per PC

Uno dei lati che preferisco della serie Persona è la colonna sonora. Composta da Shōji Meguro, che lavora per ATLUS da tantissimi anni, la colonna sonora di Persona 4 accompagnerà in modo eccelso la nostra avventura. Non solo, rimarrà nella vostra testa e la inizierete a canticchiarla, vorrete metterla su YouTube o Spotify mentre siete in macchina o mentre studiate. Non potrete farne a meno!

Un porting “passivo”

Analizzato il gameplay, parliamo del lavoro tecnico fatto per questo porting su PC. Il gioco è esattamente quello che abbiamo giocato su PlayStation Vita nel 2011, che ricordiamo, già di per sé era un porting migliorato da PlayStation 2. L’unica differenza a livello tecnico è la scalabilità di alcuni effetti grafici come le ombre e la risoluzione di gioco che supporta standard molto più alti, fino al 4K, ed inoltre un frame rate alzato e non più fissato ai 30 fotogrammi al secondo a cui il gioco era costretto su console.

Ahimè, a differenza di Persona 5 Royal, non esiste una localizzazione del gioco in italiano. Dovrete giocarlo interamente in inglese, anche se sarà possibile utilizzare il doppiaggio giapponese abilitandolo dalle impostazioni del gioco, diversamente dalla versione PS Vita. Ottima l’integrazione di mouse e tastiera anche se è preferibile giocare il titolo con controller. Un’ultima aggiunta riguarda gli achievement di Steam. Trattandosi di un titolo così vecchio e che ha subito solo marginali miglioramenti, per fortuna richiede un hardware molto modesto per poter essere giocato al meglio, quindi chi ha computer più datati o persino portatili non molto adatti al gaming potrà immergersi nei panni di Yu Narukami.

Persona 4 Golden per PC

Inaba, una tranquilla cittadina del Giappone rurale è il teatro del fiorire dell’adolescenza in Persona 4 Golden. Una storia di crescita in cui il protagonista e i suoi amici dovranno affrontare un viaggio a seguito di una catena di omicidi seriali. Scopri anime gemelle, sentimenti di appartenenza e affronta i lati più oscuri dell’animo umano.

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A chi consigliamo Persona 4 Golden per PC?

ATLUS offre la possibilità ai giocatori su PC di recuperare uno splendido JRPG di un’epoca passata. Se siete amanti del genere, se avete giocato Persona 5 (o la versione Royal) su console non dovete assolutamente lasciarvelo scappare. Un ritorno a Inaba può essere apprezzato anche a chi ha giocato il titolo originale su PlayStation 2:  tuttavia pochi, quasi nulli sono i cambiamenti rispetto alla versione PlayStation Vita, perciò se avete già questa versione di Golden l’acquisto anche su PC potrebbe essere superfluo.

  • Un JRPG invecchiato benissimo
  • Ottima longevità
  • Gameplay ben bilanciato
  • Il doppiaggio giapponese

  • Niente localizzazione italiana
  • Praticamente nessuna novità rispetto alla versione PS Vita
Persona 4 Golden
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Persona 4 finalmente su PC, ma senza novità

Il porting di Persona 4 Golden su PC è sicuramente promosso, sebbene non ci siano novità grosse e sostanziali rispetto alla versione PlayStation Vita, escludendo un aspetto esteriore sensibilmente migliorato. Il comparto tecnico avrà i suoi anni ma il gameplay è invecchiato dannatamente bene. La storia è molto longeva, la completerete in circa una settantina di ore alle quali però si aggiungono gli extra e l’elevata rigiocabilità. E poi, il prezzo è contenutissimo. Adesso non ci resta che attendere l’arrivo degli altri capitoli del franchise su PC, fatto ormai praticamente confermato: persino SEGA e ATLUS stesse si sono dette sorprese dal grande successo che il gioco ha avuto su Steam, e i piani di mercato per il futuro sono cambiati.

Nato nel 1995, gioca ai videogiochi da quando ne ha memoria e ritiene che il medium videoludico sia importante ed espressivo tanto quanto il cinema. Attualmente è uno studente universitario, scrive su diversi siti di gaming e gestisce la famosa pagina di meme “ilCirox” su Facebook e altri social network.

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