Nell’ambito videoludico, è abbastanza conosciuta la tossicità di molte persone che frequentano i giochi online: che si tratti di MMORPG, MOBA o altri generi, sono purtroppo estremamente numerosi i video o i post che raccolgono il lato peggiore dei videogiocatori, rendendoli spazi ben poco accoglienti a chi non ha voglia di trovarsi in mezzo a gente che tira fuori insulti di qualsiasi tipo al minimo errore. Di conseguenza, molte persone (me compresa) tendono a stare alla larga da contenuti online, giocandoci solamente nel caso si abbia un gruppo di amici; non avendo quindi mai avuto alcun interesse nell’informarmi sui giochi multiplayer più in voga, FINAL FANTASY XIV, nonostante la sua fama, non è mai arrivato alla mia attenzione.
Fu però con l’arrivo di Endwalker che vidi i social riempirsi di discussioni dei fan, poiché l’espansione avrebbe concluso un arco narrativo durato quasi dieci anni. Trovai gli appassionati totalmente entusiasti dalla storia, dalle sfide e, in realtà, da un po’ di tutto, facendomi così incuriosire e decidere di aspettare che la Free Trial tornasse disponibile, per mettere mano di persona a questo MMORPG così tanto acclamato da pubblico e critica, cercando di scoprire se anche un fan dei JRPG classici come me avrebbe potuto divertirsi.
Have you heard of the critically acclaimed MMORPG…?
C’è da dire che, per essere un assaggio del gioco, la Free Trial è veramente immensa: si può giocare ad A Realm Reborn (il gioco base) e Heavensward (la prima espansione), regalandovi più di cento ore di contenuto con la sola storia, tempo che con tutte le altre attività di gioco potrà tranquillamente arrivare a oltre le duecento; sebbene non ci sia un limite di tempo, la prova vi fermerà all’andare oltre il livello 60. Questo level cap però, non sarà un ostacolo troppo grosso, in quanto si applica alle vostre classi, o Job che dir si voglia: ciò vuol dire che, una volta arrivati al livello 60 del vostro Job attuale, smetterete di ottenere punti EXP, ma potrete benissimo scegliere di impararne un altro tra una decina di quelli disponibili nella Free Trial, ricominciando dal livello 1 con lo stesso personaggio e cambiandogli liberamente la classe con un con un solo click dall’inventario.
I Job si dividono nei tre ruoli di combattimento, ovvero i Tank, gli Healer e i DPS, e ce ne sono altri per attività secondarie legate al farming di materiali e alla creazione di oggetti. Assolutamente necessario per imparare, è la Hall of the Novice, una serie di tutorial che vi guideranno nel comprendere le basi del combat system.
Personalmente, mi sento di consigliare a chi è poco esperto di scegliere una classe da semplice DPS come inizio, questo perché i ruoli da Tank e da Healer comportano una maggiore responsabilità per quando ci troveremo in un gruppo.
Parlando di gruppo, nel mio caso non avevo amici o conoscenti con cui giocare, pertanto mi sono chiesta fin da subito quante cose si potessero fare limitando le interazioni con gli altri al minimo, in quanto ero principalmente interessata a godermi la storia e i personaggi. Effettivamente, di contenuto da fare da soli ce n’è in abbondanza: le quest di trama, dette MSQ (Main Scenario Quest), vi terranno impegnati con molte ore di dialoghi, senza contare le quest secondarie legate al vostro Job o ai contenuti extra. Le MSQ sono occasionalmente interrotte dai Dungeon e le Trial, ovvero le principali attività che faremo in multiplayer: i Dungeon sono zone in cui ci faremo strada tra diversi nemici e mini-boss, formando un gruppo di 4 giocatori con 1 Tank, 1 Healer e 2 DPS, mentre nei Trial ci troveremo in un arena ad affrontare una Boss Fight, spesso con più fasi, dove il gruppo si allargherà a 2 Tank, 2 Healer, e 4 DPS. Potremo ottenere exp, armi, armature e oggetti rari sia dai Dungeon che dai Trial, e questi ultimi saranno inoltre affrontabili in difficoltà più alte con le modalità Hard ed Extreme, che offriranno chiaramente delle ricompense di maggior valore.
Mentre sarete invece nell’overworld, potrete farvi aiutare da un Chocobo tutto vostro, ottenibile arrivati al livello 30: il Chocobo fungerà sia da cavalcatura che da alleato per i combattimenti, le cui abilità si potranno scegliere in base alle vostre esigenze, permettendogli di aiutarvi con cure e magie di supporto oppure facendo da Tank per i nemici.
Considerando che sono molti i fan dei FINAL FANTASY restii a provare il XIV proprio per la sua natura da MMORPG, Yoshida stesso ha dichiarato in recenti interviste di voler implementare man mano funzioni per aiutare l’esperienza dei giocatori che desiderano restare in “single-player” il più possibile, e una di queste è il recentissimo Trust System, con il quale sarà possibile affrontare certi dungeon o trial con un gruppo di NPC; questa modalità si è rivelata per me molto utile, ad esempio, quando ho voluto imparare un nuovo Job, in quanto ho potuto farmare punti EXP velocemente nei Dungeon senza dover aspettare di trovare un Party al completo, oltre che aiutare nel prendere confidenza con nuove abilità e meccaniche. Siccome questa funzione è stata inserita da poco, al momento si può usare solo per le sfide di A Real Reborn, ma è stato già confermato che verrà espansa nei futuri aggiornamenti.
A smile better suits a Hero
Gran parte della community di FFXIV spesso dice di come sia uno spreco che molti fan della saga, o dei JRPG in generale, si stiano perdendo la storia e i personaggi del gioco, evitandolo a priori in quanto MMORPG, ed è facile capire il perché incitino sempre a fare un tentativo.
La trama di FFXIV non è da considerarsi solo un contorno o un pretesto al gioco, in quanto necessaria per sbloccare nuove zone e nuovi dungeon, ma è, a tutti gli effetti, una storia interessante e coinvolgente che non ha certamente nulla da invidiare a quelle dei FINAL FANTASY classici.
La storia del gioco base, A Realm Reborn, soffre di una narrazione abbastanza lenta e con qualche quest ripetitiva, ma funge da importante introduzione del worldbuilding e degli elementi di lore più importanti che ci porteremo per tutte le altre espansioni. Inizieremo la storia nel continente di Eorzea come un semplice avventuriero che ama aiutare il prossimo, ma faremo presto la conoscenza del principale gruppo di protagonisti, gli Scion, e dei vari intrighi tra nemici e fazioni politiche che vorranno prevalere l’uno sull’altro, come gli Ascian, misteriosi esseri antichi, e l’Impero di Garlemald, dotato di magitecnologia.
L’impennata di qualità arriva con Heavensward, sicuramente una delle espansioni migliori dal punto di vista narrativo; ancora adesso, con Endwalker che ha concluso una storia durata diversi anni, Heavensward è considerata uno dei punti più alti del gioco (assieme all’altrettanto acclamata Shadowbringers), con una trama intrigante e narrata in maniera ottima, personaggi affascinanti e momenti indimenticabili, il tutto accompagnato dalle stupende musiche di Masayoshi Soken.
Una menzione d’onore va poi alle queste secondarie: che si tratti delle Job Quest o delle Side Quest, quasi tutte hanno degli sviluppi interessanti che possono coinvolgere NPC importanti delle MSQ oppure darci un approfondimento ulteriore su piccoli dettagli del worldbuilding. Aggiungo inoltre che i Dungeon e le Trial legati alle MSQ sono generalmente semplici e corti, pertanto troverete spesso giocatori calmi e contenti di vedere che vi state godendo la storia.
Tell me… for whom do you fight?
Parliamo adesso di una grande preoccupazione che affligge i giocatori più introversi: la community.
Ricordandomi delle mie passate esperienze su World of Warcraft e League of Legends, ero già preparata al peggio, aspettandomi che l’ambiente non fosse poi tanto diverso.
Contro tutte le mie previsioni però, frequentando il gioco sempre di più, devo dirlo, la community di FFXIV è in generale molto pulita: Yoshida e il suo team hanno implementato sempre più regole per mantenere il gioco un posto tranquillo, sospendendo i giocatori più tossici e tenendoli sotto controllo dopo le varie segnalazioni, arrivando a bannarli senza problemi.
C’è da sottolineare che dipende, in gran parte, dalle attività che svolgerete: se vi cimentate nelle sfide come il PvP e i Raid troverete chiaramente persone meno accondiscendenti se farete errori, mentre per i contenuti semplici, come i Dungeon e le Trial, incontrerete più giocatori casual, con alcuni che vi potranno ri-spiegare delle meccaniche all’inizio delle sfide o altri la cui unica interazione sarà un semplice “gg” detto a fine partita.
A tal proposito, sono di aiuto le icone che rappresentano ogni tipo di giocatore: se avete iniziato da poco, avrete il simbolo di un germoglio accanto al vostro nome, identificandovi come “Sprout” ovvero un giocatore inesperto, rendendovi così la vita più facile in quanto gli altri sapranno già che siete alle prime armi, limitandosi a spiegarvi come migliorare nel caso sbagliate qualcosa; a loro volta, ci sono altre persone che si specializzano nell’aiutare gli sprout, i cosidetti “Mentori”, riconoscibili dall’icona di un fiore e disponibili a rispondere alle vostre domande.
Alla fine, chiacchierando un po’ in giro, sono arrivata a una banalissima conclusione: le persone scontrose e facili all’insulto ci saranno sempre, ma, dopo le mie innumerevoli attività nel corso di questi mesi, posso dire che non si arriva neanche vicini ai livelli di tossicità clamorosi come erano soliti su WoW e LoL, e anzi, nel caso qualcuno abbia un comportamento sbagliato durante una sfida, saranno quasi tutti i membri del Party a volerlo cacciare repentinamente, preferendo il dover aspettare altri minuti col matchmaking rispetto al tenersi un’odioso sconosciuto.
Se volete prendervi una pausa dalla movimentata vita di avventuriero, ci sono diverse attività extra da poter fare, anche da soli. Moltissimi giocatori si buttano nel Gold Saucer, casinò ispirato all’omonimo di FINAL FANTASY VII, in cui si potranno provare diversi minigiochi: abbiamo Lord of Vermillion, uno strategico, Triple Triad, un gioco di carte collezionabili (diventato per me una vera ossessione), la corsa dei Chocobo, e vari minigame che si svolgeranno continuamente ogni venti minuti. Inoltre, una volta arrivati al livello 50, potrete sbloccare il sistema di Housing, acquistando con i Gil un appartamento o una casa da poter arredare a piacimento. Questi sono solo alcuni dei tanti contenuti extra del gioco, ma vi invito a scoprirne altri voi stessi man mano che proseguirete con la storia.
Concludo elogiando un’ultima cosa di contorno, che mi rendo conto possa risultare a molti ovvia, ovvero l’ampia personalizzazione dei controlli e dell’HUD: giocando da PS4, si può avere difficoltà col pad alla mano nel gestire nemici o compagni durante i combattimenti, soprattutto se siete Healer, ma la customizzazione estremamente precisa rende il tutto molto più semplice. Solo per citarne alcune opzioni, potete usare dei filtri per aiutarvi a mirare rendendo più fluido il sistema di targeting, gestire le barre delle abilità a piacimento e modificare gli elementi dell’HUD in qualsiasi modo, oltre che poter usare il trackpad come se fosse un mouse. Abbiamo insomma tantissimi accorgimenti, anche per le cose più banali, che possono migliorare ulteriormente l’esperienza di gioco su qualsiasi piattaforma.
Pray Return to the Walking Sands
Solo qualche mese fa, non avrei mai pensato di trovarmi così tanto presa da un MMORPG: tra le esperienze (tremende) avute nei giochi online e una crescente delusione col brand di FINAL FANTASY, posso dire che FFXIV ha ampiamente superato le mie aspettative sotto ogni punto di vista, rivelandosi un’incredibile esperienza, nonché un prodotto in cui ho ritrovato nuovamente lo spirito della saga. Se siete amanti dei JRPG apprezzerete sicuramente la trama, il worldbuilding e i personaggi e vi incito dunque a provare la Free Trial per scoprire la storia di A Realm Reborn e di Heavensward, oltre che provare un diverso genere di gioco che vi faccia uscire dalla comfort zone.
Se è vero che con i prossimi aggiornamenti aumenteranno sempre più le feature single player, devo ammettere che chiacchierare e combattere con altri giocatori, in questo caso, si è rivelato molto più divertente di quanto potessi immaginarmi, ed è una cosa che consiglio di fare a tutti, anche ai più timidi.
Quando non si è impegnati in missioni o in lotte complicate, trasportandovi in una delle tre città principali, potrete vedere il lato della community più affettuoso: giocatori che fanno esibizioni musicali incitati dalla folla, serate in cui si chiacchiera con sconosciuti che mostrano i propri look, estranei vestiti in modo ambiguo che vi regaleranno oggetti senza motivo e, in generale, uno spirito di condivisione che mai avevo visto in altre community, permettendovi di conoscere persone di ogni tipo, ma che hanno alla base l’unico scopo di divertirsi tutti insieme senza particolari pretese.