Fate anche voi parte di quella cerchia di “affamati” che, ogni volta che si trovano a tu per tu con del sushi, sono soliti sciogliere un po’ di wasabi nella salsa di soia? Se la risposta è sì allora sappiate che, sebbene non rappresenti un reato di alcun genere, e di conseguenza uno fa quello che vuole, il panorama gastronomico giapponese considera questa azione una sorta di taboo da non fare!
Il Sushi Sasaya Korin, ristorante situato a Kyoto nella prefettura di Pontocho, è uno di quelli che crede fermamente non si dovrebbe effettuare questa pratica, e ad affiancarlo c’è anche l’Itamae Sushi Edo di Tokyo, esattamente della stessa opinione. Ma perché viene sconsigliato? Perché questo procedimento non solo contamina la salsa di soia privandola del suo gusto originale, ma diminuisce anche la piccantezza e l’aroma del wasabi.
Il wasabi joyu, amalgamazione della parola “wasabi” e “shoyu” (salsa di soia in giapponese), rappresenta infatti per i ristoratori giapponesi una violazione dell’etichetta che non si limita solo al sushi, in quanto i due ingredienti dovrebbero essere sempre gustati in modo separato.
In un recente sondaggio che ha coinvolto 15.558 persone, 6.347 di questi (il 40.8%) afferma di aggiungere il wasabi direttamente al pesce e non ha mai praticato il wasabi joyu, mentre ben 4.317 (il 27.75%) sono soliti mischiare wasabi e salsa di soia. I restanti 4,894 (il 31.46%) valuta invece il da farsi a seconda delle varie occasioni, contribuendo quindi a rendere questa pratica diffusa per più della metà egli intervistati.
E voi da che parte state? Non lo avete mai fatto, o è un qualcosa a cui non potete rinunciare? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: J-Cast via SoraNews24