GEO Hyper Media Shop. Marchiate a fuoco nelle sinapsi questo nome se, in futuro, intendete fare un viaggio nerdico nel paese del Sol Levante. Una sorta di quei percorsi spirituali con almeno mille euro in tasca, da spartire fra locali arcade, gite ad Akihabara e, se rimane tempo, maid café e ristoranti a tema.
Durante il nostro primo viaggio in Giappone, lo scorso ottobre, io e Kurama abbiamo soggiornato a Ikebukuro, Tokyo. Di ritorno dalla nostra prima gita fuori quartiere abbiamo notato che di fronte all’uscita della JR Station vi era questo angusto negozietto, dall’insegna blu e gialla con le lettere occidentali GEO che risaltavano in mezzo agli ideogrammi dei locali adiacenti. Mi ci sono fiondato dentro senza pensarci due volte, per scoprire un incredibile mondo fatto di videogiochi nuovi e usati, di vecchia e nuova generazione, così tanti che non sapevo dove posare lo sguardo.
Per chi, come me, ignorava del tutto l’esistenza di questa catena, c’è da sapere che GEO Hyper Media Shop ricorda molto alla lontana il buon vecchio Blockbuster, più che l’attuale GameStop, sia in termini di disposizione della merce che nell’immagine generale che evoca nella mente dei clienti (data anche la presenza di film e musica), ma comunque risulta pienissimo di merce e abbastanza diverso rispetto ai negozi che siamo abituati a visitare in Italia. Come nella maggior parte dei posti interessanti che ho scoperto a Tokyo, tutti quanti i giochi usati erano in condizioni maniacali, sigillati dagli addetti alla vendita e disposti in ordine di piattaforma e titolo. Mi è capitato di entrare in diversi altri negozi della medesima catena e, in tutti, ho apprezzato l’immenso catalogo di titoli a disposizione: da NES e PlayStation ai più recenti giochi per le attuali console. Fatta eccezione per le novità appena lanciate sul mercato, i prezzi di tali titoli, che vi ricordo essere sempre sigillati e in perfette condizioni, erano davvero da non credere. Ho potuto mettere le mani su capolavori come Dragon Quest VII e Tales of Destiny per pochi spiccioli, e c’erano moltissimi titoli che partivano addirittura da 100 ¥ (poco meno di un euro — e no, non gli aborti di programmazione in cui affoghiamo nei cestoni dei centri commerciali nostrani). Nonostante ciò, tuttavia, c’erano anche giochi usciti da un bel po’ di tempo (come il primo Yo-Kai Watch, luglio 2013) che, anche se usati, non accennavano a calare eccessivamente di prezzo, vista la loro incessante popolarità.
Vi dirò di più: come in molti dei negozi dell’usato in Giappone, sull’involucro che custodisce ciascun capolavoro è possibile trovare un’etichetta, purtroppo solo in lingua madre, che specifica le condizioni del gioco, l’eventuale assenza di elementi come libretto, DLC, gadget o altri bonus. In questi casi, il prezzo si abbassa considerevolmente rispetto al gioco completo e in condizioni migliori, ma ogni volta i commessi (che ahimé non erano in grado di mettere in fila tre parole in inglese) si sono fatti in quattro per spiegarmi cosa mancasse o che difetti potesse avere ciascun disco o cartuccia, trattandoli in ogni caso con la dovuta delicatezza e non mancando mai di sigillarlo all’interno del sacchetto con il marchio del negozio. Come tutti, in Giappone. Mica come fanno da ‘ste parti, che non c’hanno mai sacchetti in cui riporre la merce e ci tocca sempre portarceli da casa. Ancora oggi rimpiango di non aver comprato anche la Limited Edition di SENRAN KAGURA: SHINOVI VERSUS solo perché mancava il CD con la colonna sonora.
Come nel caso di GameStop, anche GEO presenta bonus per le prenotazioni e una serie di offerte che richiedono agli utenti di riportare in negozio i propri giochi, ma non mi ci sono addentrato più di tanto perché già mi è stato difficile farmi spiegare perché non potessi avere FINAL FANTASY TYPE-0 per PSP al prezzo di circa 1000 Yen indicato sul cartello. Di sicuro, il ricordo più vivido che avrò in mente delle mie visite serali al GEO di Ikebukuro sarà dato da Passion di Utada Hikaru, suonata in loop nel trailer di lancio di KINGDOM HEARTS HD 2.5 ReMIX pochi giorni prima del suo day one giapponese.
Nonostante negozi simili in Giappone si possano trovare quasi a ogni angolo delle strade, magari più piccoli e meno forniti, GEO Hyper Media Shop è una di quelle tipiche catene che fungono da tappa obbligata per gli amanti del mondo videoludico ogni qual volta si riesca a scorgerne il nome in lontananza dato che, specie per quanto riguarda titoli un po’ più datati, le probabilità di trovare gli stessi giochi in ognuno dei punti vendita del franchise sono molto basse. Noi della redazione vi consigliamo vivamente di farci una capatina in caso vi ritrovaste per puro caso nella patria di samurai e sashimi: difficilmente riuscirete a uscirne a mani vuote, ragion per cui, per quanto ci riguarda, non vediamo l’ora di tornarci!