FINAL FANTASY VII REMAKE – Recensione

Cloud Strife fa il suo ritorno a Midgar grazie a FINAL FANTASY VII REMAKE, reimmaginazione del classico titolo del 1997 di SQUARE ENIX

FINAL FANTASY VII REMAKE – Recensione

Dopo ben cinque anni di attesa e un susseguirsi di eventi che hanno portato a un repentino cambio di data di rilascio, FINAL FANTASY VII REMAKE è finalmente in arrivo su PlayStation 4. Nato come voce di corridoio per via delle costanti richieste dei fan, fu durante l’E3 2015 che SQUARE ENIX annunciò l’inizio dei lavori di sviluppo. Come anticipato lo scorso anno da Yoshinori Kitase, director del titolo, si tratta del primo capitolo della reimmaginazione in chiave moderna del classico gioco del 1997. Amato tanto dalla critica quanto dai fan, col passare del tempo l’originale è diventato una vera e propria colonna portante del genere JRPG. Ma sarà riuscita la software house a creare un titolo che sia moderno pur mantenendo tutti quegli elementi classici che l’han reso celebre e senza scadere in una banale operazione commerciale che punta sulla nostalgia?

Gioco del mese di aprile 2020: FINAL FANTASY VII REMAKEMidgar, la metropoli che non dorme mai. Per poter sostentare il fabbisogno costante di energia dei suoi cittadini la Shinra Corporation utilizza la Mako, la linfa vitale del pianeta. Ma quest’energia non è infinita e si sta rapidamente consumando, tramutando in una sterile landa desertica tutto ciò che circonda la città. Per riequilibrare le cose, una branca del gruppo terroristico AVALANCHE capitanata da Barret Wallace ha deciso di distruggere i Reattori Mako e bloccare così lo sfruttamento di una risorsa così preziosa. Cloud Strife è un ex SOLDIER ormai diventato mercenario che grazie alla raccomandazione da parte di Tifa Lockhart, sua amica d’infanzia e membro del gruppo, ha deciso di unirsi a loro sotto compenso.

Dapprima scettico e distaccato, grazie anche all’incontro con la fioraia Aerith Gainsborough, il guerriero inizierà a interessarsi sia alle condizioni sia degli abitanti di Midgar che a quelle del pianeta stesso. A ostacolare il suo cammino non ci saranno solamente gli uomini della Shinra, dei misteriosi fenomeni causati da ombre incappucciate si stanno manifestando in tutta la città. Come se non bastasse un potentissimo nemico, proveniente dal passato del ragazzo, è tornato per tormentarlo. Inizia così una corsa contro il tempo per poter salvare il pianeta prima dell’arrivo di un imminente cataclisma.

FINAL FANTASY VII REMAKE – Recensione

  • Titolo: FINAL FANTASY VII REMAKE
  • Piattaforma: PlayStation 4
  • Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: SQUARE ENIX
  • Sviluppatore: SQUARE ENIX
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 10 aprile 2020
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: al momento gli unici contenuti aggiuntivi confermati per l’Europa sono le Materia di invocazione Chocobino, Kyactus e Carbuncle, che verranno rilasciate come bonus in base alla versione di gioco acquistata. Non è chiaro se, in seguito, si potranno acquistare separatamente
  • Note: il titolo sarà un’esclusiva temporanea Sony per solamente un anno, non è però stato svelato su quali altre piattaforme verrà distribuito; disponibile in versione Deluxe e 1st Class con la Play Arts Kai di Cloud e della celebre Hardy Daytona

Abbiamo recensito FINAL FANTASY VII REMAKE con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da SQUARE ENIX tramite Koch Media.

Come anticipato all’inizio della recensione, FINAL FANTASY VII può essere considerato come uno dei più influenti JRPG di sempre. Ma si tratta pur sempre di un gioco di oltre vent’anni fa, ragion per cui SQUARE ENIX ha deciso di rinnovarne totalmente il gameplay in FINAL FANTASY VII REMAKE in modo da rendere il titolo più contemporaneo e fruibile anche da una nuova generazione di videogiocatori. Eliminati i combattimenti a turni e gli incontri casuali, propone ai giocatori un approccio più fresco che cerca di unire un gameplay improntato sull’azione ad alcuni degli elementi più iconici del titolo originale, in modo da non perdere la propria identità.

Cloud Strife, il protagonista indiscusso

Fortunatamente quest’unione di vecchie e nuove meccaniche funziona alla perfezione, e il duro lavoro della software house ha dato vita a uno dei migliori sistemi di gioco visti negli ultimi anni. Una delle caratteristiche di maggior impatto è la differenziazione in battaglia dei quattro protagonisti, che garantisce al giocatore un approccio diverso in base a chi sta utilizzando in quel momento. I personaggi sono stati realizzati ricalcando degli archetipi classici dei giochi di ruolo che si rifletteranno nel nostro modo di utilizzarli, permettendoci inoltre di passare da uno all’altro in qualsiasi momento in modo da cambiare la nostra strategia in base al nemico che stiamo affrontando.

Se dunque di base i protagonisti hanno un “ruolo predeterminato”, questo potrà leggermente variare in base all’arma che equipaggeremo. Ad esempio Barret può essere equipaggiato con armi a lungo raggio, permettendoci di danneggiare i nemici in sicurezza, o con armi con un raggio più corto che danneggeranno maggiormente i nemici vicini. Ogni arma potrà poi essere ulteriormente migliorata grazie al sistema di Espansione, guadagnando Punti Espansione (o PE) in battaglia potremo spenderli in una sorta di albero abilità differente per ogni arma. Grazie ad esso potremo sbloccare nuovi slot per le Materia, migliorare le statistiche dell’arma o addirittura dotarla di bonus come una maggiore resistenza agli status alterati.

Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo…

Il sistema di combattimento di FINAL FANTASY VII REMAKE utilizza uno dei sistemi più conosciuti della saga, l’Active Time Battle, adattandolo però ad un contesto action. I personaggi saranno liberi di muoversi all’interno dell’area di gioco e potremo utilizzare l’attacco base o l’abilità unica del protagonista in uso ogni qualvolta vorremo senza alcuna limitazione. Per poter utilizzare le magie, le tecniche o gli oggetti invece dovremo ricorrere all’ATB. Ogni personaggio possiede infatti una barra ATB divisa in due segmenti che si riempirà sia gradualmente durante il combattimento che in base ai danni che effettueremo, e ogni azione che non sia di base andrà a consumare una sezione di tale barra.

Il primo incontro con Aerith a Midgar

Questo fa sì che in battaglia sia necessario adottare un approccio più strategico, tenendo d’occhio non solo la nostra ATB ma anche quella dei personaggi controllati dall’IA. Essi tendenzialmente si limiteranno a utilizzare gli attacchi base finché non saremo noi a dare loro un ordine specifico, ma grazie all’utilizzo di alcune Materia potremo ampliare le loro capacità. Ad esempio la Materia Autosoccorritrice permetterà al personaggio che la equipaggia di utilizzare autonomamente magie o oggetti curativi in caso di difficoltà, sia su se stesso che sugli alleati. Ovviamente ciò non influisce se saremo noi a controllare direttamente il personaggio, ma solamente quando esso è controllato dall’IA.

La velocità di ricarica dell’Active Time Battle dipenderà da differenti fattori, determinati sia dall’arma equipaggiata e da come l’abbiamo migliorata che dalla presenza di Materia particolari, accessori o di status alterati attualmente attivi. Ad esempio utilizzando una magia come Sprint aumenteremo la velocità con cui la barra si ricarica, ma avremo anche la possibilità di equipaggiare oggetti in grado di farci iniziare il combattimento con un segmento dell’ATB completamente pieno. Starà poi a noi decidere quando e come utilizzarla, se sfruttarla per l’utilizzo di potenti magie e tecniche da combattimento oppure se conservarla per le cure in caso di necessità.

Queste oscure Materia

Ciò che è invece rimasto quasi totalmente invariato in FINAL FANTASY VII REMAKE rispetto all’originale è il sistema di Materia. Esistono quattro tipologie principali di Materia: quelle Magiche, che ci permettono di utilizzare incantesimi in battaglia, quelle Pratiche, che ci garantiscono l’utilizzo di nuove abilità, quelle di Sostegno, che doneranno effetti aggiuntivi alle Materia a esse collegate, e infine quelle Indipendenti, che migliorano le statistiche di chi le equipaggia. Ogni arma sarà dotata di diversi slot in cui inserire le nostre Materia, che potranno essere sia singoli che doppi. Questi ultimi ci permetteranno di sfruttare al meglio le Materia di Sostegno, ad esempio collegando la Materia Estensiva a una Materia Magica, in modo tale che quest’ultima abbia effetto su tutti gli avversari o gli alleati.

Sephiroth

Guadagnando Punti Abilità (o PA) le nostre Materia saliranno di livello, permettendoci così di utilizzare abilità e magie di maggior potenza o avere un aumento maggiore delle statistiche. Se queste quattro tipologie di Materia sono rimaste pressoché invariate, il discorso cambia per le Materia Invocative. Ogni personaggio potrà equipaggiarne una e, durante le battaglie più difficoltose, avremo la possibilità di evocare un Esper che agirà autonomamente per un breve periodo di tempo, al termine del quale utilizzerà il suo attacco finale. Nonostante combatta in modo autonomo, potremo utilizzare segmenti della nostra barra ATB per richiedere all’Esper di eseguire delle azioni specifiche.

Tra le novità presenti in FINAL FANTASY VII REMAKE troviamo gli Incarichi da Tuttofare. Girando per i vari settori della città capiterà infatti di trovare qualcuno in difficoltà, che offrirà a Cloud una ricompensa in cambio del suo aiuto. Inoltre in città potremo incontrare Chadley, un giovane scienziato che ci chiedere una mano a sviluppare Dossier di Ricerca. Le sue richieste saranno abbastanza semplici, dall’utilizzo di determinati attacchi allo sconfiggere un certo numero di nemici, e verremo ricompensati con la possibilità di acquistare nuove Materia che plasmerà per noi o di poter sfidare la versione digitale di uno degli Esper presenti all’interno del gioco. Saranno inoltre presenti numerosi mini-giochi con cui divertirci tra una missione e l’altra, oltre che la possibilità di partecipare a diversi tornei di combattimento.

Great Gospel

Dal punto di vista tecnico, FINAL FANTASY VII REMAKE non fa altro che confermare le vette qualitative che SQUARE ENIX può raggiungere. Sviluppato utilizzando come motore Unreal Engine 4, dal punto di vista grafico il gioco è davvero spettacolare. I modelli poligonali dei personaggi sono realizzati con una cura magistrale, che siano essi tra i protagonisti o solo degli NPC. Le frenetiche animazioni di battaglia sono perfettamente fluide, rendendo così i combattimenti ancora più spettacolari. La problematiche legata alla telecamera, che avevamo evidenziato in fase di anteprima, sono state leggermente migliorate e avremo la possibilità di modificare la prospettiva allontanando la telecamera dal personaggio nelle impostazioni. Purtroppo però il problema si ripresenta in caso di combattimenti in salto, soprattutto quando ci troveremo in uno spazio chiuso.

Il comparto sonoro di FINAL FANTASY VII REMAKE è superlativo e lascerà a bocca aperta sia i fan dell’originale che i nuovi giocatori. La software house ha infatti implementato un sistema di audio dinamico che fa sì che la traccia in sottofondo si modifichi gradualmente in base a ciò che succede all’interno del gioco e al luogo in cui ci troviamo, in modo che non ci sia mai uno stacco netto tra un brano e l’altro. Inoltre avremo la possibilità di raccogliere in giro per Midgar dei vinili da ascoltare tramite i jukebox sparsi nei vari settori, tra nostalgici brani della colonna sonora originali e nuovi stravaganti remix.

Tifa, Cloud e Aerith

La narrazione è uno degli aspetti più importanti in FINAL FANTASY VII REMAKE. La software house non si è limitata a trascrivere semplicemente ciò che succedeva nell’originale, ma ha ampliato la sua storia permettendoci di conoscere meglio i suoi protagonisti e introducendo tanti nuovi eventi e personaggi oltre che rendendo canonici alcuni eventi visti in altri capitoli ambientati nell’universo di FINAL FANTASY VII. Si tratta di un primo capitolo in cui la narrazione fa davvero da padrone, che servirà a cementare le basi per ciò che succederà in futuro. Per questo il gioco potrebbe risultare più lineare come struttura rispetto ad altri capitoli della saga, nonostante avremo la possibilità di esplorare diverse aree tra cui alcune inedite.

Il titolo richiederà circa 40 ore per essere terminato, e una volta concluso sbloccheremo missioni inedite, sfide nell’arena e la possibilità di affrontarlo nuovamente ad una difficoltà più elevata per ottenere oggetti migliori. La vera nota di demerito, tuttavia, è la Modalità Classica, che la software house ha definito essere un omaggio al sistema di combattimento del gioco originale. Purtroppo non è proprio così: selezionandola non solo avremo il livello di difficoltà impostato su facile, ma i nostri personaggi si muoveranno e attaccheranno autonomamente, in un modo del tutto simile a un titolo per smartphone, e al giocatore verrà chiesto solamente di selezionare quali abilità utilizzare con l’Active Time Battle. Una vera occasione sprecata per chi sperava nella possibilità di una modalità a turni opzionale.

FINAL FANTASY VII REMAKE è una spettacolare reinterpretazione contemporanea di uno dei giochi di ruolo più rivoluzionari della storia che esplora ancora di più il suo mondo e i suoi personaggi. Il primo gioco di questo progetto è ambientato nella città di Midgar ed è un’esperienza completamente a sé stante che rappresenta un ottimo punto di partenza per la serie. Oltre ai suoi personaggi indimenticabili e alla trama appassionante, FINAL FANTASY VII REMAKE include un sistema di battaglia ibrido che unisce azione in tempo reale con combattimenti strategici basati sui comandi.

FINAL FANTASY VII REMAKE sarà disponibile per PlayStation®4 dal 10 aprile 2020.

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A chi consigliamo FINAL FANTASY VII REMAKE?

Senza ombra di dubbio tutti gli amanti dei JRPG dovrebbero acquistare FINAL FANTASY VII REMAKE, specialmente coloro che hanno avuto modo di giocare e apprezzare l’originale. La software house ha infatti trattato coi guanti il settimo capitolo, realizzando una prima parte che sarà capace di lasciarci senza parole. Ovviamente chi non ha giocato l’originale avrà modo di innamorarsi dei luoghi e personaggi iconici del titolo, oltre che del rinnovato sistema di combattimento. Certo, il rapporto longevità/prezzo potrebbe essere più basso, ma è comunque in linea con altri titoli della software house.

I bassifondi di Midgar

  • La narrazione vi terrà col fiato sospeso fino alla fine
  • Un ottima rivisitazione delle meccaniche classiche
  • Il sistema di combattimento è strutturato benissimo…

  • …Ma la Modalità Classica è ingiocabile
  • Il rapporto longevità/prezzo è un po’ alto
  • Alcuni potrebbero trovarlo troppo lineare
FINAL FANTASY VII REMAKE
4.7

Un magistrale nuovo inizio

Come ormai avrete intuito, FINAL FANTASY VII è uno dei miei giochi preferiti di sempre. Si tratta del primo JRPG in cui mi sono cimentato seriamente tanti anni fa, e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. Per questo sono sempre stato estremamente intransigente per quanto riguarda FINAL FANTASY VII REMAKE, ma devo ammettere che stavolta SQUARE ENIX ha superato ogni mia aspettativa. È stato infatti incredibile vedere come, a distanza di anni, alcuni eventi siano ancora scolpiti vividamente nella mia mente e siano stati riprodotti in un modo così impeccabile. Ed è stato ancora più sorprendere rimanere di stucco grazie alle tantissime novità introdotte nella narrazione, che mi hanno tenuto letteralmente incollato allo schermo fino alla fine. Ma non si tratta di un discorso da mero fanboy, il gioco ha una struttura estremamente valida e un sistema di combattimento che è la naturale evoluzione di ciò che era nel 1997. La software house è riuscita a tenere conto delle esigenze sia dei fan del titolo originale che di chi non l’ha mai giocato, creando un titolo che mescola continuamente tradizione e innovazione nella maniera più brillante possibile. FINAL FANTASY VII REMAKE è nostalgicamente moderno, un titolo magistralmente complesso nella sua semplicità, e speriamo solo di non dover attendere altri cinque anni per proseguire questa bellissima avventura.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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