Con il lancio statunitense di Story of Seasons: Trio of Towns previsto per il 28 febbraio, i fan potrebbero essere curiosi di sapere se i DLC post-lancio del titolo arriveranno anche in occidente. In un blog di sviluppo, la distributrice XSEED Games delinea le ragioni per cui la cosa non accadrà o, se dovesse accadere, non sarà gratuita.
Per prima cosa, ecco tutte le cose che le quattro patch uscite in giappone aggiungono al gioco:
- Un nuovo celibe e una nuova nubile: Stephanie, la presentatrice del concorso e Woofio, il giudice vestito da cane. Ciò include nuovi eventi abitante e romantici per questi personaggi.
- Alcuni nuovi eventi, tipo la visita di vostro padre e mangiare insieme agli amici dello stesso sesso.
- L’abilità di avere un figlio coi candidati per il matrimonio segreto.
- Una nuova storia artista (simili ai canali televisivi nel precendente Story of Seasons).
- Un nuovo animale domestico: Cheburashka, un personaggio dei cartoni animati russi molto popolare in Giappone.
- Nuovi costumi, compresi quelli basati su Lest e Frey di Rune Factory 4.
- Nuove reazioni ai diversi abiti e cuccioli da parte di celibi e nubili.
Come XSEED fa notare, una delle patch include più di 200.000 caratteri di testo giapponese, quasi quanti ne aveva l’originale Corpse Party.
Essendo uscito l’ultimo giro di DLC a metà dicembre in Giappone, con DLC di tale grandezza da aggiungere, tradurre e verificare, sarebbe impossibile includere il gioco principale senza ritardarlo di mesi. E con gli stessi soldi e la stessa manodopera usati per un simile progetto, si potrebbe “quasi rilasciare un qualsiasi altro titolo completo”.
Se XSEED optasse per la traduzione di questi DLC, probabilmente ogni patch costerebbe $ 3,99, con la prima e la seconda patch combinate in un singolo aggiornamento, dato che rispetto alla terza e alla quarta patch, contengono molto meno materiale, per un’uscita totale di tree patch, anziché quattro. E far pagare i DLC vorrebbe dire non poter includere il personaggio di Cheburashka, e nemmeno offrirlo gratuitamente ne avrebbe garantito la licensa d’uso.
La casa di distrubuzione vuol sapere cos’hanno da dire i fan in merito. Quindi sentievi liberi di reagire sui social media (ma senza cadere nella tossità o nelle minacce di morte): Tumblr, Twitter, Facebook.
Fonte: XSEED Games via Gematsu