ASTLIBRA Revision – Recensione

ASTLIBRA Revision rivoluziona il mondo dei titoli indipendenti, da questo 16 novembre anche su Nintendo Switch. Ecco la nostra recensione!

ASTLIBRA Revision – Recensione

Sappiamo bene come il mondo dei videogiochi richieda una grande dedizione da parte degli sviluppatori, non solo in termini di attenzione ai dettagli e contenuti, ma anche in termini di tempo, cosa che oggi giorno purtroppo viene fin troppo sottovalutata, rendendo la creazione di un videogioco una veloce corsa alla pubblicazione, trascurando e abbozzando aspetti che meriterebbero il giusto tempo di lavoro. Cosa succede però quando un singolo uomo, con giusto qualche supporto, decide di dedicare circa quindici anni alla creazione del proprio videogioco? Nasce così ASTLIBRA Revision, creazione dello sviluppatore giapponese KEIZO, che tra ambientazioni, personaggi e nemici (tutti disegnati a mano) rivoluziona la concezione di “lavoro indipendente”, regalandoci una piccola perla dell’universo RPG che difficilmente potrebbe trovare rivali nel medesimo genere.

Vivete quindi con noi questa nostra ultima recensione, volta a scoprire come la potenza della narrazione e le lavorazioni fatte con cura, siano superiori a qualsiasi grafica e potenza tecnica. Buona lettura.

ASTLIBRA Revision – Recensione

  • Titolo: ASTLIBRA Revision
  • Piattaforma: Nintendo Switch, PC (Steam)
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: RPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: WhisperGames
  • Sviluppatore: KEIZO
  • Lingua: Inglese (testi)
  • Data di uscita: 13 ottobre 2022 (versione PC), 16 novembre 2023 (versione Nintendo Switch)
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: The Cave of Phantom Mistm previsto entro la fine del 2023
  • Note: nessuna

Abbiamo recensito ASTLIBRA Revision con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da PR Hound.

La storia di ASTLIBRA inizia con il nostro protagonista senza nome che tenta di scappare da un attacco demoniaco assieme una sua compagna d’infanzia. Dopo aver perso i sensi, si risveglia in completa solitudine, lontano da qualsiasi avamposto umano e senza più alcun ricordo del suo passato. Unico compagno rimasto è il corvo parlante di nome Karon, che come lui non ha memoria del proprio passato. Sperando di ritrovare eventuali tracce rimaste d’umanità, nonché indizi sull’identità di Karon, i due decidono di lavorare insieme. Man mano che la storia procede, il nostro protagonista si imbatte in un antico manufatto capace di viaggiare nel tempo, donando ai protagonisti il potere di cambiare il futuro e gli eventi della storia così come la conoscono…

ASTLIBRA Revision – Recensione

La potenza della narrazione

La trama di ASTLIBRA Revision ci viene narrata tramite una storia lineare, suddivisa in capitoli ambientati in diverse location, esplorabili come nei più classici dei metroidvania, ma senza una mappa vera e propria che ci possa fare da guida. La trama principale può essere facilmente completata in circa una trentina di ore, ma ne serviranno almeno il doppio per raggiungere il finale segreto, esplorare al 100% ogni quadro di gioco e completare ogni voce appartenente alla lista di creazione, ma procediamo con calma. Già dal menù principale di gioco potremo accedere alla voce “Demo“, ovvero una sorta di prologo dell’intera avventura (non presente nel caso si iniziasse a prescindere una nuova avventura) e che fungerà da introduzione per tutte le meccaniche presenti nel gioco, richiedendo circa una-due ore per completarla. La demo può essere visionata anche prima di acquistare il titolo e, così come lo stesso sviluppatore, ci sentiamo di consigliarvi vivamente la sua sola fruizione nel caso siate anche solo leggermente interessati all’acquisto, perché indubbiamente ve ne innamorerete.

Il punto forte del gioco è infatti la potenza della narrazione, dove viene messo in risalto come basti una trama non scontata e dei personaggi ben caratterizzati per creare un’eccellente titolo, lasciando fuori dal calderone anche graficoni in 8K e 120FPS. La trama saprà infatti rapirvi e trascinarvi in un’emozionante avventura mai banale e prevedibile, ricca soprattutto di colpi di scena. Oltre a questo troviamo anche diverse meccaniche capaci di catturare il giocatore, come la creazione dell’equipaggiamento, il grinding delle armi e i diversi enigmi ambientali che ci proporrà la trama.

Le meccaniche RPG all’interno del titolo concentrano tutta l’attenzione sullo sviluppo del nostro protagonista che, in quanto eroe misterioso dal passato indefinito, potrà impersonare qualsiasi “ruolo” più ci aggradi, avvalendoci di un vastissimo arsenale di armi, dai pugnali alle spade a due mani, passando per catalizzatori magici e persino varie katana, ognuna delle quali caratterizzata da un aspetto visivo unico. Punto di forza del titolo è anche lo spronare il giocatore a non usare sempre le stesse armi o armature, creando un grado di confidenza con l’equipaggiamento che aumenterà in base al numero di nemici sconfitti o colpi subiti, e una volta portata la confidenza (o maestria che dir si voglia) al massimo otterremo uno speciale bonus, che sia questo passivo oppure un punto da aggiungere alla schermata di Karon.

ASTLIBRA Revision – Recensione

Il nostro fidato compagno infatti non sarà solo un banale corvo chiacchierone, ma avrà anche la facoltà di donare al nostro protagonista diversi bonus in base al numero di pietre speciali incastonate nel suo specifico menu. Qui ci verrà mostrata una lista di diverse abilità attive (come il doppio salto o lo scatto) o passive (come l’aggiunta nell’HUD del numero di scrigni presenti in quel quadro di gioco), alcune delle quali sbloccabili con l’avanzare della storia e altre sbloccabili portando al massimo la confidenza di una speciale arma o armatura. Questo porta il giocatore a sperimentare diversi stili di gioco, sentendo sempre una leggera brezza di novità.

ASTLIBRA Revision – Recensione

Basta un sol uomo…

Il combattimento in ASTLIBRA Revision è alquanto semplice e intuitivo, rispecchiando perfettamente la sua natura da metroidvania, ma portando comunque diverse novità anche su questo fronte. Oltre a poter attaccare i nemici con le armi disponibili (ognuna con il proprio pattern, peso e gittata), avremo a disposizione diverse magie, o meglio invocazioni, che richiameranno il potere distruttivo di alcuni esseri dimenticati, come il fuoco dei dragoni o gli scudi di un antico golem. Ogni invocazione richiederà una porzione dell’apposita barra di “forza”, che sarà facilmente riempibile attaccando semplicemente i nemici. Tenendo premuto il tasto associato alle invocazioni comparirà un breve menù composto da due riquadri e il tempo di gioco si fermerà (a difficoltà più elevate invece il tempo di gioco continuerà a scorrere normalmente), permettendovi di prendere tutto il tempo necessario per l’invocazione. Qui infatti dovremo selezionare, tramite specifiche combinazioni attuabili con la croce direzionale, quale essere richiamare (ad esempio premere in combinazione due volte la freccia superiore ci permetterà di invocare un piccolo draghetto), ognuno associato ad un diverso elemento. Nella scheda del menù “Abilità” potremo anche scegliere quale invocazione associare al rispettivo elemento.

ASTLIBRA Revision – Recensione

Tra le altre schede del menù troviamo quella per l’inventario, che ci permetterà di associare diversi consumabili al menu rapido di gioco e accedere ad un particolare diario del protagonista dove saranno riportate alcune combinazioni di oggetti e il loro effetto. Grande comodità risiede nel poter smontare gli oggetti assemblati per poter riavere indietro tutti gli elementi utilizzati, così da scoprire maggiori combinazioni. Le armi e le armature potranno invece essere acquistate solo tramite l’ausilio dei materiali da creazione più una piccola somma di denaro all’interno dei vari negozi, e non potranno essere craftate direttamente dal nostro protagonista. Potremo possedere solo un’arma, uno scudo (in casi di armi ad una mano), un’armatura e due accessori, però non potremo possedere copie di alcun pezzo d’equipaggiamento, rendendolo di fatto “unico”, ma pur sempre vendibile e in quel caso nuovamente acquistabile. I materiali potranno essere ottenuti tramite la sconfitta dei nemici, i punti di raccolta o l’apertura dei forzieri sparsi per la mappa, contenendo spesso anche nuovi pezzi di equipaggiamento o formule di creazione.

I nemici però non lasceranno cadere solo denaro e materiali di creazione, ma anche particolari sfere colorate e necessarie per lo sviluppo del personaggio. Quest’ultimo infatti, oltre a salire di livello in base all’esperienza acquisita, potrà aumentare i propri parametri attraverso il menù di “Crescita“, dove spendendo sfere del colore richiesto potremo aumentare i nostri parametri in modo definitivo. Questa funzione permette di scegliere la nostra strada di potenziamento, lasciando al giocatore la libertà di prediligere strade più orientate alla resistenza del protagonista o al suo potere offensivo. Inoltre, salendo di livello tramite esperienza, potremo anche potenziare i parametri attraverso speciali pietre, modificandoli liberamente (prediligendo magari più HP e meno punti Magia in determinate situazioni) in ogni shop di gioco.

ASTLIBRA Revision – Recensione

Ultima funzione, ma non per importanza, è proprio la bilancia attraverso cui ruota l’intero gioco. Qui potremo porre sui piattini diversi oggetti presenti nel nostro inventario, tutti in possesso di differenti punti karma. Mettendo gli oggetti sui piattini il karma del protagonista oscillerà verso positivo o negativo e aggiungerà al protagonista bonus passivi in base agli oggetti posti sui piattini (sbloccando ad esempio la ricarica automatica della barra degli HP). Più il Karma sarà bilanciato e più gli effetti saranno potenti, più il karma sfocerà eccessivamente verso uno dei due lati, e più gli effetti benefici diminuiranno, fino ad annullarsi nel caso raggiungessero lo zero. Ovviamente porre gli stessi oggetti sui piattini non raddoppierà l’effetto benefico, ma bensì lo annullerà, portando il giocatore a dover sperimentare le proprie combinazioni per trovare quelle più adatte alla situazione.

2D tra arte e nostalgia

ASTLIBRA Revision si presenta come un titolo 2D a scorrimento laterale, con sfondi disegnati a mano e unici per ognuno dei luoghi che andremo a visitare. Le tracce musicali presenti nell’opera sono in gran parte composte da vari autori non famosi e presenti normalmente su internet, ma questo non è affatto un aspetto negativo poiché la maggior parte dei brani sono decisamente indimenticabili e capaci di rendere “epico” qualsivoglia frangente. Il gioco include inoltre un menu a parte nel caso si voglia semplicemente ascoltare con calma la colonna sonora.

A influenzare negativamente l’esperienza dobbiamo segnalare, a malincuore, l’assenza della localizzazione italiana, che come in altri casi precedenti potrebbe portare diversi giocatori a non avvicinarsi ad una piccola perla come questa.

ASTLIBRA Revision – Recensione

A chi consigliamo ASTLIBRA Revision?

ASTLIBRA Revision è consigliato a tutti gli amanti degli RPG giapponesi vecchio stampo, ma anche a tutti coloro che vogliono vivere un’avventura ricca di colpi di scena e che può offrire anche una crescita del personaggio totalmente libera per il giocatore, ponendosi come un titolo assolutamente da recuperare dato anche il prezzo a cui ci viene offerta l’avventura.

  • Trama ricca di colpi di scena e mai banale
  • Le tracce musicali rispecchiano pienamente l’atmosfera di gioco e rendono giustizia ad ogni singolo evento
  • Gameplay semplice e appagante, indirizzato principalmente ad una personale crescita del personaggio…

  • …Ma la meccanica del farming potrebbe far storcere il naso a chi ne è poco avvezzo
  • Alcuni enigmi ambientali meno guidati potrebbero portare smarrimento
  • L’assenza della localizzazione italiana è come sempre limitante
ASTLIBRA Revision
4.5

La nascita di una perla tra i titoli indipendenti

Ci sono voluti all’incirca quattordici anni di sviluppo e uno di revisione, ma possiamo dire senza alcun dubbio che ne sia valsa la pena, perché ASTLIBRA Revision è una piccola perla da non perdere assolutamente. Con una trama che difficilmente vi farà staccare dallo schermo, un gameplay semplice ma capace di creare dipendenza attraverso le sue meccaniche di farming e sviluppo dell’equipaggiamento, tracce musicali che avrete piacere di ascoltare e riascoltare anche fuori dal gioco e una grafica che omaggia la vecchia scuola pixel art, siamo davanti uno dei migliori titoli indipendenti degli ultimi anni. L’assenza della localizzazione italiana è di certo un punto a sfavore, contando anche la natura story driven dell’opera, ma il prezzo a cui ci viene offerta l’esperienza controbilancia questa pecca, portando anche il più schivo ad avvicinarsi. In definitiva un titolo che vi consigliamo caldamente di recuperare, anche dopo aver dato magari una possibilità alla breve demo presente sugli store. Non ve ne pentirete, ne siamo certi.

Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ama perdersi nella scrittura ascoltando le OST di FINAL FANTASY e KINGDOM HEARTS. Convinto fieramente che la bellezza di un equip sia più importante delle sue statistiche, è sempre alla ricerca di nuovi oggetti da aggiungere alla sua collezione videoludica.

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