“Dame da ne, dame yo, dame na no yo…” con queste parole, cantate da un volto più o meno corrotto e disumano chiaramente preso da un’immagine statica, avrete sicuramente sentito aprirsi moltissimi video negli ultimi giorni. Tutti ne avremo visto almeno una variazione con questo o quel personaggio famoso reale ma anche fittizio, fino ad arrivare alle versioni più astratte in cui a “cantare” sono oggetti inanimati (spesso con risultati tanto disastrosi quanto ironicamente divertenti). Ma com’è nato questo meme, da dove viene la canzone Bakamitai e perchè interessa così tanto a noi di Akiba Gamers? Ve lo spieghiamo subito.
La saga di Yakuza o Ryu ga Gotoku è iniziata nel 2005 e arrivata in Giappone al settimo capitolo con LIKE A DRAGON, in arrivo anche qui in Occidente a novembre come titolo di lancio per Xbox Series X. Qui in redazione è diventata ben presto una delle nostre serie videoludiche più amate per via di un mix esplosivo di storia interessante, complessa ed emotivamente carica, un gameplay ricco e variegato e una sana dose di stravaganza nipponica. Fra le tantissime attività secondarie contenute in questa proprietà intellettuale di SEGA ve n’è presente una in particolare che ha conquistato in fretta il pubblico, introdotta a partire dal terzo capitolo uscito su PlayStation 3 nel 2009 e poi aggiunta sia successivamente che retroattivamente nei remake: il minigioco del Karaoke.
Recandosi in un karaoke bar e pagando una piccola somma all’interno del gioco è possibile partecipare ad un breve rhythm game in cui il protagonista di turno (non sempre Kazuma Kiryu) ed eventuali accompagnatori canteranno una canzone da noi scelta. Bakamitai o Baka Mitai (lett. Sono stato uno stupido) è proprio una di queste canzoni, apparsa inizialmente in Yakuza 5 cantata da Shun Akiyama, e poi reintrodotta in Yakuza 0, Yakuza Kiwami e in Yakuza: Like A Dragon. Proprio il prequel Yakuza 0, considerato da molti il capitolo migliore della saga e anche il primo ad approdare su PC, è diventato in fretta un titolo di culto e la canzone stessa è diventata a sua volta un meme conosciuto anche dai non-fan della saga, da utilizzare in sottofondo a qualche scena particolarmente triste o nostalgica, oppure in caso di qualche divertente bug.
Dopo diversi anni dall’uscita dei giochi in cui appare la canzone, una nuova tecnologia è stata introdotta sul mercato ed è stata presto conosciuta da molti non solo per i suoi usi umoristici ma anche per quelli più negativi, come il ricatto o il furto di identità per non parlare dello spregevole revenge porn: stiamo parlando del Deepfake, una serie di tecniche di sintesi di immagini che permettono, grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning, di “prendere” la faccia di una persona e “trapiantarla” sul volto di un altra, in modo da imitarne nei casi più estremi persino mimica facciale e movimenti. Fortunatamente, questa volta il potere della tecnologia e del deepfake è stato usato per scopi decisamente più innocui, creando quello che è di fatto il primo meme virale di agosto 2020.
Baka Mitai Compilation
In realtà, i primissimi tentativi risalgono al 2018 e poi dopo la metà di luglio 2020, ma si trattava di alcune sporadiche clip caricate su YouTube che ci avrebbero messo qualche settimana a prendere trazione, in cui diversi personaggi in immagini statiche si ritrovano “strapazzati” per cantare in qualche modo Bakamitai, con tanto di movimento di occhi, labbra e dell’intera testa. Come ci si è riusciti? Innanzitutto serve un modello, la cui mimica facciale viene analizzata e poi adattata per il volto statico che si è andati a scegliere per il deepfake. C’è chi ha fatto da solo, registrandosi mentre canta la canzone, ma la maggior parte dei meme popolari hanno preferito utilizzare qualcosa di già fatto: questo video del 2017 in cui l’utente YouTube ShaggySuave effettua il lipsync della canzone. A luglio 2020, è stata estrapolata una clip della durata di circa 30 secondi in cui il ritornello, la parte più conosciuta della traccia audio è stato ricaricato e ricantato.
Abbiamo dunque il volto estrapolato. Per rendere virale il suddetto meme, è necessario stamparlo sulla faccia di qualcuno di insospettabile, ed è opinione comune che sia stata la versione che ritrae Linus Sebastian, popolare tech YouTuber dietro al canale LinusTechTips, a far iniziare questa valanga di video a tema Bakamitai. Per realizzare questi video è stato usato un software amatoriale in cui basta inserire il video template, l’immagine di base, e il processo verrà completato automaticamente senza dover smanettare troppo. Per evitare possibili usi impropri, ci limiteremo a dire che questo software è reperibile gratuitamente ma non vi diremo dove. Sono inoltre presenti video tutorial che spiegano come fare.
Thanos canta Bakamitai
Una volta processate l’immagine e il video, si ha il prodotto finito, in cui la foto statica “prende vita” in maniera spesso poco realistica, visto un solo modello facciale da cui copiare, cantando il ritornello di Bakamitai. Dal canto nostro, pur ridendo di alcuni risultati, siamo più contenti del fatto che una canzone “storica” del genere potrà attirare nuovi fan verso la saga di Yakuza, aiutando ad accrescere ancora di più la sua popolarità in Occidente: questo è il potere di internet.