Run away with me, girl – Recensione del primo volume

Per celebrare il Pride Month, la nota casa editrice Star Comics ha previsto per il mese di giugno una serie di novità a tema LGBTIQ+. Ad aprire le danze è stato Run away with me, girl di Battan, uscito l’8 giugno, con in omaggio tre illustration cards a tiratura limitata. Noi di Akiba Gamers abbiamo avuto l’opportunità di leggere questo manga, perciò andiamo a vedere ora più nel dettaglio di cosa parla, partendo innanzitutto dalla trama.

Momo Makimura è dottoranda in oculistica, ma non riesce a dimenticare Onishi Midori, la ragazza con la quale usciva ai tempi del liceo. Le due erano solite scambiarsi lettere d’amore, intrecciare le dita delle loro mani portando lo stesso colore di smalto per unghie, darsi dolci baci e fare gite in campagna esclusivamente per poter trascorre del tempo insieme da sole. Dall’ultimo giorno delle superiori le due non si sono mai più riviste e, incontrandosi nuovamente dopo tutto quel tempo, affiorano subito in entrambe i bellissimi ricordi di quegli attimi vissuti all’insegna della tenerezza e della felicità. Midori, però, adesso sta per sposarsi con Tazune ed è incinta. Come la prenderà Makimura? Sarà costretta a reprimere ancora una volta i suoi sentimenti? E che ne sarà dei progetti di Midori per il futuro?

Un amore che dura dai tempi del liceo

Le protagoniste di Run away with me, girl sono due ragazze: Makimura e Midori. Makimura è la classica ragazza studiosa, tranquilla e taciturna, rispetto ai tempi delle superiori non è cambiata quasi per nulla, è sempre così riflessiva e timida da risultare un po’ introversa. Anche dal punto di vista estetico ella risulta una fanciulla precisa e ordinata: porta sempre i capelli raccolti in una coda di cavallo, indossa abiti semplici e comodi e tondi occhiali da vista. Nonostante siano passati ben dieci anni, Makimura non ha mai dimenticato la compagna Midori: tutto l’amore che provava per lei al liceo con il passare tempo non ha fatto altro che assopirsi leggermente, per poi riscoprirsi più forte di prima nel momento in cui le due si sono finalmente rincontrate. Midori è sempre stata una ragazza sbarazzina e solare, astuta e diretta. Crescendo ha abbandonato le trecce che le conferivano quell’aspetto frizzante e giovanile tipico delle liceali, per diventare una donna adulta, elegante e stilosa, impegnata nell’importazione di abiti. Non appena rivede Makimura, anche in Midori scatta qualcosa, tanto che inizierà a domandarsi se la sua vita senza di lei possa dirsi realmente felice.

Tra i personaggi secondari, in questo primo volume possiamo fare la conoscenza di Komari Nikaido, un’amica che Makimura ha conosciuto su Twitter e con la quale si confida spesso per telefono; Tamayama, collega di Makimura che lavora all’oculistica Tanuki; la sorella minore di Makimura, di cui non sappiamo il nome; Tonoike Tazune, il futuro marito di Midori, un tipo decisamente arrogante e presuntuoso, sempre molto concentrato sul proprio lavoro, trascura i preparativi delle nozze e riserva sovente parole di scherno e disprezzo nei confronti della sua futura moglie, arriverà persino a picchiarla; infine Azusa Domyo, una collega di Midori, innamorata di Tazune.

Una serie Girl’s Love

Questo slice of life dai toni romantici è incentrato sulla bellissima storia d’amore tra Makimura e Midori, un sentimento dolce nato tra i banchi di scuola e sopravvissuto alla lontananza e agli anni. Non dobbiamo pensare però, che il manga di cui stiamo parlando affronti solamente la tematica LGBTIQ+, e che quindi le vicende ruotino esclusivamente intorno alla vita di coppia tra due donne. I temi trattati sono infatti molteplici, ed è proprio questo il punto di forza dello storytelling. Si parla certamente di amore, ma anche della violenza sulle donne, sia verbale, sia fisica; si accenna anche all’importanza di avere rapporti sessuali protetti, particolare che spesso viene sottovalutato dai giovani per la paura di un rifiuto da parte del/della partner e che in alcuni casi (proprio come accade ad una delle nostre protagoniste) può portare ad una gravidanza indesiderata.

Run away with me, girl affronta poi anche argomenti come la ricerca della felicità, la paura che, molto spesso, si prova ad essere veramente contenti e soddisfatti di se stessi e della propria vita, dalla quale deriva la difficoltà di trovare il coraggio di dichiarare quello che si prova per cambiare le proprie sorti. Il sesto capitolo, in particolare, è dedicato all’introspezione psicologica di uno dei personaggi secondari, Tazune, che sviluppa nel corso della sua vita un atteggiamento di sfida e un sentimento di disprezzo nei confronti delle donne. Questo sembra sia dovuto al fatto che egli, da giovane, non aveva un grande successo con le ragazze, e avvertiva scherno nei loro sguardi: Tazune si è quindi creato una sorta di corazza e purtroppo ha reagito alle difficoltà che ha incontrato sul suo percorso diventando un uomo ostile, cafone e persino violento, che tratta il prossimo con sufficienza e che vede la controparte femminile come un mero oggetto. Questa parte della narrazione costituisce senza dubbio un approfondimento sui meccanismi della psiche umana che Battan ha saputo portare all’attenzione del lettore con estrema delicatezza e maestria.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, si può affermare che le illustrazioni appaiono decisamente semplici, composte da linee altrettanto basilari; alcune scene spesso vengono solo abbozzate e il focus resta comunque incentrato sulla figura delle protagoniste, senza far particolarmente attenzione a particolari e dettagli circostanti. Anche gli sfondi risultano poco curati e in molti casi quasi o del tutto assenti. Consigliato a chi ama le storie romantiche, questo manga fa per voi se non sopportate pregiudizi e stereotipi e se, nel vostro piccolo, lottate anche voi ogni giorno per abbatterli.

Una dolce storia d’amore

Run away with me, girl è approdato in Italia nel momento più azzeccato possibile, ovvero durante il mese di giugno, che ogni anno si tinge di tinte arcobaleno per celebrare l’accettazione e l’autoaccettazione sociale della comunità LGBTIQ+. Abbiamo davanti una storia che ci spiazza per la dolcezza e la tenerezza con cui viene vissuto l’amore tra le due protagoniste, ma anche per la cruda realtà che descrive: un mondo che, nonostante tutto, costringe purtroppo ancora molte persone a vivere nell’ombra e a reprimere i loro sentimenti. Inoltre, è incredibilmente interessante che, oltre a questo, vengono affrontati tanti altri argomenti seri e importanti, che possono sicuramente costituire lo spunto per una riflessione approfondita. Nonostante i disegni siano piuttosto semplici e quasi privi di dettagli, il primo volume promette già bene per gli sviluppi di questa miniserie destinata ad entrare e rimanere nel cuore dei lettori!

L’inizio di una miniserie promettente