Con Mario Strikers: Battle League Football si torna sui campi da calcio, memori delle infinite partite su GameCube e Wii. Che la serie di Mario Strikers tornasse sulle scene era la speranza di molti. E finalmente a distanza di anni, dopo Tennis e Golf a occupare lo slot dello spin-off estivo di Super Mario, in questo 2022 tocca alla creatura di Next Level Games tenere occupati i fan Nintendo con la loro interpretazione “mariesca” del calcio a 5. Mario Strikers: Battle League Football è disponibile in esclusiva su Nintendo Switch dallo scorso 10 giugno, e se già ci aveva convinto delle sue potenzialità durante la nostra prova avvenuta con la demo First Kick, dopo un paio di settimane intense passate sul gioco siamo pronti a dire la nostra sul ritorno di Mario sui campi da calcio. Sarà riuscito Mario a gonfiare la rete del nostro cuore? Scopritelo nella nostra recensione.
- Titolo: Mario Strikers: Battle League Football
- Piattaforma: Nintendo Switch
- Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
- Genere: Arcade, Sportivo
- Giocatori: 1-4 online, fino a 8 contemporaneamente in locale
- Publisher: Nintendo
- Sviluppatore: Next Level Games
- Lingua: Italiano
- Data di uscita: 10 giugno 2022
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: in arrivo aggiornamenti gratuiti con nuovi contenuti
- Note: il gioco a oggi è improntato quasi esclusivamente sulla componente online
C’è da mettere in chiaro fin da subito una cosa, l’approccio di Mario Strikers: Battle League Football è completamente diverso, e in parte atipico, rispetto a quello di Camelot con Mario Tennis Aces e Mario Golf: Super Rush. Un approccio sfacciatamente più arcade, non solo nel gameplay come era lecito aspettarsi da questa tipologia di titolo, ma anche a livello contenutistico.
La prima cosa che salta subito all’occhio in Battle League Football è l’assenza di una modalità storia, di un racconto che leghi Mario e i suoi compagni in questa nuova avventura sportiva. Se proprio in Mario Tennis, e soprattutto, in Mario Golf, la modalità storia era la portata principale e il pretesto per sbloccare gran parte dei contenuti di gioco, Next Level Games sposta il fulcro del gioco e delle attività sul comparto online lasciando a bocca asciutta, o quasi, chi si aspettava la classica campagna single player.
Notti magiche, inseguendo un goal
Al suo posto troviamo però una serie di coppe da affrontare, dalla difficoltà crescente, nelle quali mettere alla prova i frutti del nostro allenamento ottenendo così in cambio delle monete da spendere successivamente per equip ed estetiche dello stadio. E una volta completata la versione normale, avremo accesso alla modalità Galattica, variante potenziata e più difficile da completare. Se escludiamo la partita rapida e l’allenamento, la modalità Coppe è l’unica opzione dedicata al gioco in singolo disponibile all’interno di Mario Strikers: Battle League Football. Una limitazione che mette in risalto uno dei problemi più grossi di questa produzione Next Level Games: la pochezza di contenuti. Nessun personaggio aggiuntivo da sbloccare, nessun segreto da portare a galla giocando. La maggior parte dei contenuti è già disponibile non appena avviato il gioco, con i soli equipaggiamenti bloccati e ottenibili spendendo le monete di gioco raccolte affrontando i vari match.
Andando a spulciare per bene il gioco è lampante quanto poco abbia da offrire a chi non gradisca passare il suo tempo online a sfidare giocatori sparsi per il mondo preferendo invece le gioie e il relax del gioco in solitaria. Da questo punto di vista avremo tra le mani una manciata di contenuti, per lo più limitati agli equipaggiamenti dei vari calciatori. Sia ben chiaro, la costruzione di una build per il proprio personaggio è un aspetto fondamentale all’interno del gameplay che cambia radicalmente la resa in campo di Mario e compagni, ma questo può non bastare per chi macina contenuti e ne cerca sempre di più. La filosofia di Mario Strikers: Battle League Football è quella del titolo “in progress”, che parte da una base limitata per aggiungere a cadenza regolare, e con update gratuiti, nuovo materiale che intrattenga i giocatori per tenerli attivi sul gioco. In casa Nintendo abbiamo già visto questa formula applicata con discreto successo con la serie di Splatoon, pronta a replicare tra poco con il terzo capitolo, con Mario Tennis e Mario Golf, e recentemente proprio con Nintendo Switch Sports. E se sulla carta le buone intenzioni funzionano, quello che manca nella comunicazione è la gestione della roadmap del gioco, lasciando interdetto il pubblico su cosa sia in arrivo e quando.
Ma chiudiamo questa parentesi critica sul single player e sui contenuti, e parliamo di quello che invece funziona di Mario Strikers: Battle League Football e che lo rende un titolo da tenere d’occhio per chi è alla ricerca di un gioco frenetico, divertente e da condividere con gli amici.
Da sempre la serie di Mario Strikers fa parte di quella branca di titoli arcade votati alla caoticità, una reinterpretazione del “fútbol de salón” senza regole e senza esclusione di colpi. E Battle League Football ne raccoglie a pieno titolo l’eredità, riproponendo in chiave moderna quel gameplay immediato e accessibile che ha fatto strage di cuori sia su Game Cube che su Wii. Per quanto l’immediatezza dell’azione sia uno dei suoi cavalli di battaglia, Mario Strikers: Battle League Football offre un gameplay che si stratifica fra meccaniche basilari e azioni più avanzate, che se padroneggiate segneranno la differenza fra i vari giocatori. Ed è qui che entra il ballo il prezioso tutorial, che permette di conoscere tutte le sfaccettature di Mario Strikers, imparando a muoversi sul campo, destreggiarsi fra tiri e passaggi, magari imparando a gestire i passaggi rapidi e i tiri immediati giocando di prima o perfezionando gli Ipertiri, colpi speciali che se eseguiti con il giusto tempismo, ci permetteranno di insaccare in rete ben due punti.
Ma le lezioni non si fermano qui e i giocatori possono anche imparare l’uso dei power-up in partita, su come schivare e contrastare con precisione gli avversari o ancora, per chi ha guadagnato una certa esperienza in campo, dedicarsi alle azioni perfette, tiri eseguiti con il giusto tempismo che il più delle volte si traducono in un goal garantito. Una volta presa confidenza con la palla, il passo successivo riguarda la costruzione e la gestione della squadra, scegliendo quattro calciatori fra una rosa di dieci personaggi suddivisi per tecnica del tiro, velocità e potenza, con le statistiche che potranno essere influenzate dagli equip assegnati, che ne modificheranno i valori base di ogni calciatore.
Se è vero che in singolo o in locale andare a usare gli equipaggiamenti cambia di poco il risultato dello scontro, sarà proprio online che si avrà necessità di “buildare” la squadra perfetta per ogni occasione. Ancora di più nella modalità Club Striker, opzione dedicata al gioco competitivo e classificato.
Siamo una squadra fortissimi!
In Club Striker sarà possibile creare il proprio club calcistico, assegnandogli un nome, le divise da usare in casa e fuori e l’aspetto dello stadio. Ogni giocatore potrà inserire nel club un un solo calciatore, e la nostra squadra può essere completata utilizzando quelli introdotti dagli altri membri.
Essendo una modalità incentrata unicamente sul multiplayer online, il nostro club potrà ospitare fino a venti giocatori, che potranno unirsi alle nostre partite, o contribuire a far crescere la squadra vincendo le partite della lega stagionale condividendo i punti ottenuti. Infatti lo svolgimento di Club Striker è suddiviso in stagioni della durata settimanale (con una settimana di stop fra una season e l’altra), nella quale suddivisi per gruppi dovremo guadagnare più punti possibili per piazzarci al vertice del nostro girone e garantirci la promozione alla lega successiva. Durante la settimana di pausa si giocheranno invece match amichevoli, che non daranno punti ai fini della classifica, ma permetteranno lo stesso di raccogliere ricompense che andranno a formare la cassa del club da riconvertire in estetiche per lo stadio.
Il Club Striker è una buona aggiunta alle modalità online e offre un buon incentivo nel socializzare e unirsi a un club per crescere insieme e ottenere risultati tangibili a fine stagione. Nonostante il sistema del club ci abbia convinto, resta però qualche dubbio sullo svolgimento di quest’ultimo. La gestione è affidata quasi interamente al proprietario, mentre i membri non hanno alcun modo di far sentire la propria “voce” sulle scelte del club, se non evidenziando la preferenza per gli elementi estetici, che poi saranno comunque valutati e decisi dal proprietario. E ancor meno sullo “striker” scelto che potrebbe portare a doppioni nel roaster dei club poco affollati.
Sebbene la prima stagione si sia conclusa con successo conquistando il primo posto del nostro girone e conseguente promozione, l’assegnazione dei punti si basa semplicemente sulla quantità dei match giocati e favorisce i club più numerosi e attivi rispetto a quelli più piccoli o composti da giocatori che giocano saltuariamente, che rischiano in futuro di rimanere bloccati nel proprio rango per settimane.
L’arbitro manda tutti a bere un té caldo negli spogliatoi!
Parlando invece di qualità degli incontri, Mario Strikers: Battle League Football offre un’esperienza online decisamente appagante, che da il meglio di sé se affrontata in compagnia di un amico negli scontri 2v2. Da questo punto di vista, Next Level Games si è prodigata per offrire varie soluzioni per il matchmaking, sia tramite un secondo giocatore in locale che, appunto, invitando un amico presente nella propria lista con il quale affrontare gli avversari di tutto il mondo, che in ottica Club Striker è un valore aggiunto non da poco.
La qualità del netcode è rimasta praticamente la stessa che abbiamo avuto modo di testare nella demo First Kick. In generale le partite si svolgono senza troppi problemi, con una latenza tendenzialmente nella norma per questo genere di titoli multiplayer. Ogni tanto capita qualche imprevisto nel quale il lag è ben più evidente ma si tratta di episodi isolati e mai preoccupanti, dove il problema maggiore si traduce nell’impossibilità di finalizzare con successo le nostre azioni in campo. In locale invece il numero di giocatori coinvolti nel multigiocatore cresce, e grazie alle varie configurazioni fra Controller Pro e Joy-Con (e la disponibilità di altrettanti amici) è possibile arrivare fino a otto giocatori contemporaneamente sulla stessa console, con il solo Boom Boom controllato dalla CPU in entrambe le squadre.
Anche graficamente viene ripreso lo stile sopra le righe dei precedenti capitoli, con una caratterizzazione dei personaggi ancora più marcata e volta a tirare fuori il loro lato “aggressivo” e competitivo. Fra una resa grafica più che solida, un frame rate ancorato a 60 FPS (che scendono a 30 durante i filmati e i replay) e animazioni estremamente curate e dettagliate, Mario Strikers: Battle League Football tocca il suo punto massimo durante le cutscene che immortalano gli Ipertiri, con delle suggestive sequenze dedicate ai super colpi dei diversi calciatori, e che anticipano il minigioco ad esso collegato per garantirci la rete. Anche i personaggi godono di una buona modellazione, che viene arricchita dal design degli equipaggiamenti, che non solo alterano le statistiche ma ne modificano in tempo reale l’aspetto.
Sul campo di Mario Strikers: Battle League Football tutto è permesso! Un nuovo capitolo della serie Mario Strikers arriva su Nintendo Switch! Preparati a scoprire lo strike, uno sport cinque contro cinque simile al calcio in cui la miglior difesa è l’attacco! Personalizza la tua squadra come preferisci assegnando equipaggiamento che modifica non solo l’aspetto dei giocatori, ma anche le loro abilità. Fino a otto giocatori, quattro per squadra, possono sfidarsi sulla stessa console Nintendo Switch!
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Stesso discorso lo possiamo applicare agli stadi. Ogni giocatore può scegliere una metà del campo di gioco fra i cinque temi proposti, e nel caso del Club Striker si potranno cambiare alcuni elementi architettonici, come le porte o gli oggetti a bordo campo. Il tutto però si riduce a semplici modifiche estetiche, cosa che invece poteva essere sfruttata per aggiungere un ulteriore elemento di disturbo durante le partite, magari applicando effetti diversi in base al tipo di stadio scelto. C’è invece da lavorare sulla reattività della CPU per quanto riguarda il controllo dei compagni di squadra. Laddove è sempre preferibile affidarsi al selettore manuale del compagno, in certe situazioni si nota una certa lentezza negli altri calciatori nel posizionarsi sul campo o risalire in fase di contrattacco. Anche i portieri, mossi unicamente dalla I.A. in entrambe le squadre ha performance altalenanti, passando da muro invalicabile a colapasta che lascia passare anche il più banale dei tiri. Ed essendo l’unico elemento su cui non potremo mettere mano, spesso e volentieri sarà proprio Boom Boom la variabile randomica che determinerà la nostra vittoria o sconfitta.
Sul fronte del comparto sonoro Next Level Games ha lavorato ottimamente nel remixare i temi classici della serie di Super Mario per renderli più rock e “martellanti” donando agli incontri quel senso di grinta che ci si aspetterebbe da una competizione del genere.
A chi consigliamo Mario Strikers: Battle League Football?
Mario Strikers: Battle League Football è un titolo sportivo sfacciatamente arcade e dalle velleità multigiocatore. Next Level Games ha deciso di puntare maggiormente su questo aspetto, più precisamente su quello online, costruendoci intorno il Club Striker come attività principale. Se siete alla ricerca di un titolo multigiocatore frenetico e divertente con Mario Strikers: Battle League Football siete sulla buona strada, ma se cercate un’esperienza più classica indirizzata al gioco in solitaria, magari accompagnata da uno story mode, vi conviene volgere il vostro sguardo (e soldi) altrove.
- Gameplay accessibile e divertente
- Nel multiplayer dà il meglio di sé
- Il Club Striker è un buon incentivo al gioco competitivo
- Tecnicamente molto valido
- Singleplayer praticamente assente
- Pochissimi contenuti al lancio
- IA da migliorare
Mario Strikers: Battle League Football
Cartellino rosso al single player
Come abbiamo precisato subito in apertura di recensione, Mario Strikers: Battle League Football è un titolo votato maggiormente al multiplayer, e di conseguenza gran parte del gioco ruota interamente sulla componente online. Chi si aspettava un titolo sulla falsariga di Mario Tennis o Golf da questo punto di vista rimarrà estremamente deluso. E la delusione continua per quanto riguarda la mole di contenuti, estremamente risicata sia nel numero di modalità sia negli elementi di gioco sbloccabili, come nuovi giocatori, stadi ed equipaggiamenti. Stabilito a chi si rivolge Mario Strikers: Battle League Football è impossibile non riconoscergli la bontà di un gameplay solido e ben stratificato, capace di rapire il giocatore partita dopo partita. Anche la modalità Club Striker è una buona aggiunta che spinge ulteriormente l’acceleratore sul fronte multigiocatore, e salvo qualche elemento da rivedere, è un ottimo incentivo per restare sul gioco e contribuire alla crescita del nostro club. C’è da dire però che la penuria contenutistica è un fattore non da poco, che si riflette negativamente anche su chi è disposto a spendere il suo tempo online. Ed è un peccato che Nintendo non abbia ancora speso del tempo per illustrare la roadmap degli aggiornamenti, fattore che potrebbe aiutare i giocatori ad avere un’idea più chiara di come si evolverà il gioco nei prossimi mesi, senza essere costretti a navigare a vista nella speranza che prima o poi esca qualche nuovo contenuto.