THE RUMBLE FISH 2 – Recensione

Pubblicato per la prima volta nel 2005, e successivamente nel 2012, per cabinati arcade da sala giochi, THE RUMBLE FISH 2 è approdato finalmente nelle nostre case, attraverso tutte le piattaforme, lo scorso 8 dicembre. Abbiamo deciso così di metterci mano e vedere con i nostri occhi quali modifiche avessero portato i ragazzi del team 3goo alla vecchia icona dei picchiaduro. La pubblicazione del titolo segna inoltre la sua prima pubblicazione fuori dal territorio giapponese.

I titoli che nascono su arcade e ricevono successivamente un porting per console di nuova generazione brillano sempre per le forti emozioni che suscitano con il fattore nostalgia. Dopo ore perse a finire la modalità classica con ogni personaggio del roster (oltre a qualche piccola vittoria online) siamo pronti a raccontarvi la nostra esperienza in questa ultima recensione.

Fight For Survival

THE RUMBLE FISH 2 presenta molte poche modalità a cui attingere, tutte fin troppo simili tra loro. Troviamo la modalità Arcade, ovvero la modalità originale di gioco, la modalità Survival, dove affronteremo combattimenti non-stop e dovremo sconfiggere più personaggi possibili senza morire, la modalità Time Attack, dove dovremo completare la modalità Arcade nel minore tempo possibile, e la modalità PVP. Non mancano nel menu anche voci secondarie come quella dedicata all’Allenamento, alla Galleria (utile soprattutto per perdersi nei dettagliati bozzetti personaggio) e alle classifiche online.

Il roster comprende 13 personaggi più altri tre acquistabili separatamente o già inclusi nella versione speciale di gioco. Ogni personaggio avrà il proprio background analizzato attraverso la modalità Arcade, dove assisteremo a speciali dialoghi tra i combattenti ogni volta che arriveremo ad un determinato scontro tra i diversi proposti. Ovviamente, com’è lecito immaginare, la difficoltà del titolo è rimasta pressoché invariata (anche se modificabile in qualsiasi momento dal menu), ma una volta sconfitti potrete selezionare un nuovo personaggio dalla griglia per riprendere esattamente da dove avevate interrotto.

Oltre alla diverse combo disponibili, avremo anche due particolari indicatori utili per selezionare potenti mosse e combinazioni. La prima si ricarica attaccando l’avversario e ci permetterà di sferrare potenti attacchi capaci di ribaltare persino la situazione nei momenti più tragici. La seconda barra si ricarica invece subendo danni, permettendo di eseguire potenti contrattacchi che rallenteranno per breve tempo l’azione dell’avversario. Il Titolo offre anche una resa grafica dei danni, dove in base ai colpi subiti potremo notare diversi cambiamenti sull’estetica del personaggio, come capelli rovinati o vestiti strappati.

Più dubbi che combo

THE RUMBLE FISH 2 non brilla sicuramente per innovazione o nuovi contenuti, puntando unicamente sulla sensazione “Arcade” che restituisce al giocatore, ma è davvero ciò che ci aspettavamo? Il titolo si è da subito presentato come porting, non come nuova edizione o remake, e a mio avviso è il problema più grande dell’intera opera. Se il lavoro fatto in termini di porting è più che discreto, soprattutto per quanto riguarda i comandi, è l’dea di base a non avermi convinto a pieno. Un titolo che nel 2023 offre così poca scelta sul piano ludico, rischia di essere messo da parte ed essere cercato unicamente da tutti coloro che non lo hanno potuto vivere ai tempi d’oro in quanto esclusiva giapponese. Controproducente, a mio avviso, un elevato prezzo di vendita che ancora oggi, dopo circa quattro mesi dall’uscita, non riesce ancora a rappresentare il reale pacchetto offerto.

Ci troviamo davanti un prodotto vuoto che verrà abbandonato fin troppo velocemente sullo scaffale, lasciando poca scelta a chi magari ne usufruisce unicamente offline, soprattutto se non appassionato di PVP online. La stessa trama, solo in parte abbozzata, spinge con difficolta il giocatore a vedere il finale Arcade di ogni personaggio del roster.

Combattimenti in cel shading

Tecnicamente THE RUMBLE FISH 2 è stato trasportato egregiamente su console di nuova generazione, svecchiando i vecchi modelli in 2D con nuovi modelli in 3D realizzati con la tecnica del cel shading. Questo aiuta sicuramente il titolo a mantenere la propria identità dopo vari anni di servizio, risultando più che appetibile per tutti i fan del settore.

Le traduzioni dei testi in italiano presentano solo pochi errori, spesso più di natura grafica (come lettere senza colore) che di traduzione, ma non mancano anche casi dove alcune parole, probabilmente sfuggite in fase di controllo, presentano dopo diversi mesi di patch ancora termini in inglese non tradotti in italiano.

A chi consigliamo THE RUMBLE FISH 2?

THE RUMBLE FISH 2 è consigliato a tutti coloro che rimpiangono le lunghe giornate passate in sala giochi, con la comodità di poter vivere quelle stesse sfide ora comodamente sul divano di casa o sempre con sé su Nintendo Switch. Consigliato anche a chi ha sempre sentito di essersi perso qualcosa nel non mettere le mani sul vecchio picchiaduro esclusiva giapponese.