Una leggenda narra che l’entità divina Firebringer discese sul mondo dopo essere stata cacciata dal paradiso celeste, gettando l’umanità nel caos più assoluto. Per poter impedire tutto questo, altre divinità donarono i loro poteri ad un singolo essere umano, al fine di sconfiggere quest’essere corrotto. La battaglia fu lunga ma alla fine l’umanità prevalse e l’essere umano vittorioso fondò un impero, con il solo scopo di sconfiggere e impedire ogni 150 anni il ritorno dell’entità. Dopo mille anni di conflitti intervallati da periodi di pace, Firebringer venne quasi definitivamente sconfitto e l’impero iniziò una lunga fase di decadenza. Passarono gli anni e il ritorno di questa entità maligna e vera piaga del mondo venne bloccata nuovamente da un misterioso eroe, nonostante l’impero a questo punto sia ormai diventato una reliquia di un passato dimenticato. Il male trama nuovamente di tornare: questa volta, quattro nuovi eroi sono pronti ad incrociare il loro cammino uniti in un unico destino. Questa è la storia di SaGa SCARLET GRACE: AMBITIONS.
SaGa SCARLET GRACE: AMBITIONS è è una versione migliorata di SaGa SCARLET GRACE, uscito esclusivamente in Giappone originariamente su PlayStation Vita. SQUARE ENIX ha deciso di ritornare a investire sulla possibilità di riuscire a invogliare qualche nuovo fan a provare questa gloriosa serie e, dopo i porting dei primi episodi, ha deciso di rilasciare in tutto il mondo anche questa versione migliorata di SaGa SCARLET GRACE per PlayStation 4, Nintendo Switch, dispositivi mobile e PC. Da sempre grande fan dai tempi del Super Famicom, ho deciso di gettarmi ora sulla recensione del titolo, non recuperato ai tempi della PlayStation Vita in Giappone a causa della barriera linguistica, dettaglio assolutamente da tenere in conto vista la tipologia del gioco e dei titoli precedenti.
- Titolo: SaGa SCARLET GRACE: AMBITIONS
- Piattaforma: PlayStation 4, PlayStation Vita, Nintendo Switch, PC / Steam, iOS, Android
- Versione analizzata: PlayStation 4 (EU)
- Genere: JRPG
- Giocatori: 1
- Publisher: SQUARE ENIX
- Sviluppatore: SQUARE ENIX, studio R.E.E.L, Ltd
- Lingua: Inglese (testi)
- Data di uscita: 3 dicembre 2019
- Disponibilità: digital delivery
- DLC: nessuno
- Note: versione migliorata di SaGa SCARLET GRACE mai arrivato in Europa
Abbiamo recensito SaGa SCARLET GRACE: AMBITIONS con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da SQUARE ENIX tramite Koch Media.
Old Gen
All’inizio, tramite un piccolo questionario, il gioco valuterà le nostre risposte e avremo a disposizione la scelta di uno fra quattro personaggi disponibili: Urpina, Taria, Balmaint e Leonard, le cui storie saranno inizialmente differenti ma che si incroceranno in un destino comune. Ad accompagnare i personaggi principali ovviamente ci saranno tanti personaggi secondari recrutabili nel party, il più delle volte però non molto ben caratterizzati. Una delle prime cose che saltano all’occhio iniziando a giocare è sicuramente l’impatto grafico del titolo, ma non proprio per motivi lusinghieri.
Nonostante abbia detto più volte che, per quanto mi riguarda, l’impatto grafico di un titolo è un fattore insignificante per me, o almeno rappresenta uno degli ultimi fattori per il giudizio di un titolo, i modelli poligonali utilizzati nonostante provengano da un gioco per PlayStation Vita non godono di dettagli o espressioni degni da caratterizzare i personaggi al meglio. Il più delle volte infatti vi sembrerà di comandare dei pezzi di legno inespressivi e sarà solo l’eccellente doppiaggio integrato in questa versione migliorata a far trasparire le emozioni dei personaggi. Per il resto invece l’artstyle, lo stile dei personaggi e dei nemici ricalca i precedenti giochi della serie introducendo poche novità in questo ambito: fortunatamente il mondo di gioco vivo e interessante rimedia in parte all’inespressività dei personaggi.
Da JRPG a Visual Novel
Un altro “difetto” riscontrabile quasi fin da subito sarà la quasi totale mancanza di esplorazione di città e mappe. A differenza dei capitoli precedenti, queste sezioni saranno ridotte ad eventi simil visual novel dove parleremo con il personaggio di turno per richiedere informazioni, con il mercante o il nemico da sfidare. Una scelta che non condivido personalmente in quanto, per un JRPG, l’esplorazione di un dungeon o di una nuova città sono caratteristiche basilari tali da non poter essere rimosse e questo senso di “disagio” si potrà anche provare durante qualche tragico evento che capiterà nelle storie dei nostri protagonisti, che sarà sminuito da una narrazione decente dal punto di vista dei dialoghi ma non dalla presentazione visiva degli stessi al giocatore. La mappa di gioco invece comincerà a espandersi man mano che la visiteremo e alcuni luoghi non esplorabili lo diventeranno in futuro.
Il gradevole look cartoonesco del mondo di gioco consentirà al giocatore di immergersi di più nella trama e nell’esplorazione facendo temporaneamente dimenticare la quasi assenza del fattore esplorativo. Oltre alla trama principale saranno infatti disponibili tantissime quest secondarie volte a garantirci una pausa dalla trama principale. I nemici saranno visibili nello schermo insieme al grado di difficoltà dello scontro che andremo ad affrontare per facilitare un po’ le cose ai giocatori neofiti. Sempre per questo motivo, rispetto ai capitoli precedenti, il livello di difficoltà si è a parer mio abbassato parecchio e il prepararci agli scontri sapendo la difficoltà degli stessi in anteprima è un fattore che potrebbe limitare il numero di salvataggi e caricamenti durante la partita, che consiglio comunque di effettuare in ampio numero onde evitare perdite di LP dovute a strategie non infallibili. La colonna sonora è decisamente motivo di vanto per il titolo grazie eccellente lavoro del maestro Kenji Ito, con numerosi brani di rilievo soprattutto per le fasi di battaglia contro i boss.
Pianificare la battaglia
La punta di diamante di quasi ogni titolo della serie SaGa è il sistema di combattimento. Potremo affrontare nemici scegliendo una formazione specifica tra tante e tanti personaggi con skill e caratteristiche differenti, ciascuno con i propri punti di forza e i propri punti deboli, caratteristiche di cui dovremo tener conto nei numerosi scontri che andremo ad affrontare. Un altro fattore che va sicuramente ad aumentare la tatticità degli incontri è la barra che rappresenta i turni di attacco dei nostri personaggi e dei nemici. Infatti, tenendo conto delle varie mosse che avremo a disposizione, se riusciremo ad allineare gli attacchi i nostri personaggi senza interruzione potremo scatenare un letale attacco combinato contro un malcapitato nemico. Dovremo stare comunque attenti perché anche i nemici potranno giovare di questo vantaggio tattico. Come in ogni episodio precedente, anche qui le nuove abilità verranno apprese non da un menu durante un level up tradizionale, ma imparate e attivate direttamente durante la battaglia, dandovi quel senso di confusione e “fattore C” che potrà cambiare le sorti di uno scontro in maniera drastica.
Il risveglio e l’apprendimento di una nuova tecnica, come succedeva nei capitoli del passato, è reso visibilmente meglio rispetto ai precedenti con alcune abilità accompagnate da coreografie ed effetti particellari veramente maestose e gradevoli alla visione. Potremo inoltre, con il drop accumulato durante gli scontri, acquistare o migliorare il nostro equipaggiamento. Sparisce invece il fattore della morte permanente nonostante comunque siano presenti comunque i tanto amati (oppure odiati, dipende a chi si chiede) LP. Quando un personaggio infatti verrà messo KO, il conteggio dei LP calerà sempre di più e una volta arrivati allo zero il determinato personaggio non sarà disponibile per numerosi scontri.
A chi consigliamo SaGa SCARLET GRACE: AMBITIONS?
Consiglio il titolo a tutti i fan della serie SaGa che hanno giocato precedentemente ad altri titoli di SQUARE ENIX appartenenti allo stesso universo narrativo, anche se i puristi potranno storcere il naso per quel che riguarda alcune nuove meccaniche volutamente inserite per svecchiare il titolo. Chiunque invece prediliga in un JRPG l’aspetto esplorativo di dungeon intricati o città maestose oppure si aspetta di trovare personaggi intricati con storie elaborate e profonde purtroppo qui non troverà pane per i propri denti.
- Finalmente disponibile in lingua inglese
- Ottima colonna sonora
- Battle system strategico e appagante
- Non all’altezza dei capitoli precedenti
- Esplorazione inesistente
- I personaggi sono poco caratterizzati
SaGa SCARLET GRACE: AMBITIONS
Un buon JRPG, ma non all’altezza dei predecessori
Il lavoro svolto da SQUARE ENIX, preso singolarmente, non è assolutamente un pessimo JRPG ma non arriva all’altezza dei precedenti capitoli. Purtroppo l’esperienza di gioco si accosta di più ad un titolo mobile piuttosto che ad una entry rimasterizzata proveniente da una delle serie di giochi di ruolo giapponesi più amate dal pubblico in patria. Se siete disposti comunque a dargli una possibilità senza avere altissime pretese dovute ai precedenti capitoli, SaGa SCARLET GRACE: AMBITIONS farà al caso vostro, se invece cercate altri giochi che ricadono meglio nel genere del gioco di ruolo classico potete tranquillamente cercare altro nel parco titoli assai numeroso per i giochi di questa tipologia.