Ys X: Nordics – Recensione

Abbiamo messo alla prova Ys X: Nordics, decimo capitolo della saga action RPG di Nihon Falcom, disponibile da questo ottobre in Europa. La nostra recensione!

Ys X: Nordics – Recensione

È un periodo straordinario per i fan di Nihon Falcom, che dopo aver messo le mani sull’attesissimo The Legend of Heroes: Trails through Daybreak (qui trovate la recensione di Trails through Daybreak) e il recente Ys X: Nordics, nei mesi di gennaio e febbraio 2025 potranno rispettivamente cimentarsi con Ys Memoire: The Oath in Felghana e The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II. Complici dei tempi di localizzazione sempre più brevi, l’immenso “gap” che si era creato tra Giappone e Occidente è ormai ai minimi storici, tant’è che Ys X: Nordics è approdato in Europa e Nord America con appena tredici mesi di ritardo rispetto al Paese del Sol Levante.

Ambientato un mese dopo i fatti di Ys I & II, il decimo episodio della serie ha per protagonista un Adol Christin un tantino più giovane e inesperto di quello che abbiamo impersonato in Ys IX: Monstrum Nox (fiondatevi sulla recensione di Ys IX: Monstrum Nox), ma sempre pronto a cacciarsi in situazioni impensabili in nome dell’avventura. Dopo aver sviscerato il mondo di Ys X: Nordics, siamo finalmente pronti a raccontarvi la nostra esperienza.

Ys X: Nordics – Recensione

  • Titolo: Ys X: Nordics
  • Piattaforme: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, PC (Steam)
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: Action RPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: NIS America
  • Sviluppatore: Nihon Falcom
  • Lingua: Inglese (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 25 ottobre 2024
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: costumi e oggetti di gioco aggiuntivi
  • Note: la Deluxe Edition include colonna sonora e mini-artbook

Abbiamo recensito Ys X: Nordics con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da NIS America tramite PLAION.

Storie di vichinghi e creature immortali

Come accennato nell’introduzione, Ys X: Nordics si colloca cronologicamente tra la fine di Ys II e l’inizio di Ys: Memories of Celceta, tant’è che il racconto si apre sulla nave salpata dalla città portuale di Promalock e diretta nella boscosa regione meridionale di Celceta. Tenendo fede alla tradizione del franchise, il viaggio dell’imbarcazione con a bordo Adol “il rosso” e l’amico fraterno Dogi – cui questa volta si è aggiunto il dottor Flair Rall – si interrompe bruscamente a poche leghe dalla destinazione, quando la temibile flotta pirata conosciuta col nome di Balta Seaforce assalta la nave e ne uccide il capitano, accusandolo di non aver pagato il pedaggio richiesto per poter attraversare il Golfo di Obelia. Anziché naufragare, come in genere accade nelle battute iniziali di quasi tutti i capitoli della serie, il protagonista e gli altri passeggeri del vascello Passenger Liner Adamas vengono costretti ad approdare nella vicina Carnac, una città costiera appartenente al territorio imperiale Romun in cui si mescolano diverse culture, a cominciare da quella normanna. Contesa tra il già menzionato Impero Romun e gli spietati vichinghi della Balta Seaforce, Carnac aveva già poca voce in capitolo circa il proprio futuro, ma il sentimento di impotenza provato dai suoi abitanti è letteralmente sfociato nella disperazione più totale in seguito alla comparsa dei Griegr, minacciose creature apparentemente che possono essere uccise soltanto mediante l’utilizzo del Mana.

Ys X: Nordics – Recensione

Realizzando di poter ricorrere alla risorsa magica che solo pochissimi individui riescono a maneggiare, un diciassettenne Adol intenzionato a “liberare” la popolazione di Carnac si vedrà costretto ad allearsi temporaneamente con Karja Balta, principessa pirata figlia del comandante della Balta Seaforce e unica guerriera di tutto il Golfo di Obelia precedentemente in grado di tenere testa ai Griegr. Uniti dal fato e da bizzarre manette di Mana che impediranno loro di separarsi, i due caparbi combattenti dovranno viaggiare tra le varie isole dell’arcipelago, ignorando che strada facendo il loro legame sinergico diverrà sempre più forte, nonché indispensabile per poter risolvere i gravosi problemi che affliggono l’intera baia.

Benché questo abbia tentennato per diverse ore, prima di decollare e sorprenderci con qualche colpo di scena ben piazzato, l’intreccio di Ys X: Nordics si è rivelato più che all’altezze delle aspettative e dei nuovi standard qualitativi stabiliti dall’ottava e dalla nona iterazione del brand, che a partire da “Lacrimosa of Dana” ha alzato non poco l’asticella, sia per quel concerne la caratterizzazione dei personaggi che in termini di ambientazione e world building. Pur non eguagliando la profondità di Ys VIII, che grazie a tematiche estremamente interessanti – come la selezione naturale – era e rimane il miglior episodio di tutta la saga, la nuova avventura di Adol è piuttosto divertente e piacevole da seguire, anche perché il suo sviluppo non propone le fastidiose lungaggini tipiche del genere ludico cui Ys X: Nordics appartiene. Anzi, rispetto alla maggior parte dei suoi predecessori, l’ultima proposta di Nihon Falcom tende ad andare dritta al punto, tant’è che la main quest può essere completata in appena 25 ore circa. Qualora il giocatore decida invece di setacciare ogni angolo di Obelia, scavando magari nei miti norreni che hanno palesemente ispirato la creazione della suddetta regione e dedicandosi ai numerosi contenuti opzionali, il totale completamento di Ys X: Nordics può richiedere più di sessanta ore.

Ys X: Nordics – Recensione

Pirati siamo noi, all’arrembaggio!

Se come chi vi scrive non avete amato granché la decisione di Nihon Falcom di ambientare Ys X: Monstrum Nox all’interno di una città, e al tempo avete sentito la mancanza della traboccante componente esplorativa offerta invece da Ys VIII: Lacrimosa of Dana, sicuramente gioirete nell’apprendere che Ys X: Nordics concede al giocatore una libertà senza precedenti, almeno per il brand. Sin dalle prime ore della vicenda, del resto, Adol e Karja potranno contare su una nave che permetterà loro di viaggiare da un capo all’altro dell’arcipelago, visitare dozzine di luoghi facoltativi, e non per ultimo dar battaglia agli altri vascelli incrociati lungo la navigazione. Sebbene l’accesso ad alcune location sia talvolta negato, Ys X: Nordics consente di visitare ogni singolo atollo del Gonfo di Obelia, motivo per cui gli sviluppatori hanno ben pensato di nascondere tesori e reliquie che narrano la storia della regione sulle isole del tutto opzionali e straripanti di mostri. A ragion veduta, non solo il prodotto incentiva la totale esplorazione delle mappe multiple realizzate a questo giro dai ragazzi di Nihan Falcom, ma sa anche ricompensare degnamente gli sforzi profusi dal giocatore nella ricerca delle stele in pietra e dei forzieri celati nei luoghi più impensabili e difficili da raggiungere.

Adol Christin

Una delle principali novità che Ys X: Nordics pone sul piatto va individuata nelle battaglie navali e nella possibilità di personalizzare a piacimento l’aspetto della Sandras, installando all’occorrenza nuovi armi o rafforzandone lo scafo e le sue difese. Tuttavia, se da una parte dar la caccia e bersagliare le imbarcazioni nemiche risulta molto divertente, la fase di abbordaggio lo è già meno, in quanto questa si limita a porre Adol e Karja contro ondate di avversari tutti uguali, in maniera non molto diversa da quanto accadrebbe in qualsiasi altra arena. Riteniamo insomma che lo svolgimento dell’arrembaggio andasse curato maggiormente, soprattutto in termini di varietà dei nemici e degli scenari.

Per quel che concerne invece il sistema di combattimento, occorre sottolineare che, diversamente dal solito, Ys X: Nordics presenta soltanto due personaggi giocabili, ossia lo spadaccino Adol Christin e la piratessa Karja, che da brava vichinga lotta con la sua inseparabile ascia. Non potendo offrire la medesima varietà garantita dai party numerosi di Lacrimosa of Dana e Monstrum Nox, con la decima iterazione del brand gli sviluppatori di Nihon Falcom hanno voluto stravolgere le carte in tavola, introducendo una validissima alternativa all’ormai rodato combat system di Ys. Laddove la cosiddetta “Solo Mode” consente di assumere il controllo diretto di un solo personaggio, delegando la gestione del partner alla discreta intelligenza artificiale, l’inedita “Duo Mode” permette invece di manovrare contemporaneamente entrambi i combattenti. Attraverso il sistema Cross Action, che sfrutta i grilletti del controller, è infatti possibile innescare azioni coordinate che, a seconda delle circostanze, semplificano lo spezzamento della guardia dei boss o l’annientamento di folti gruppi di nemici. Oltre a prendere di mira lo stesso bersaglio, in Duo Mode i nostri Adol e Karja risultano persino più resistenti del normale, in quanto possono contare su una sorta di parata automatica che contribuisce a ridurre i danni riportati in prima linea. Tuttavia, dal momento che alcuni mostri sono in grado di sferrare assalti tanto potenti da spezzare momentaneamente il legame tra i due avventurieri, riducendo eventualmente le rispettive difese, durante le lotte più impegnative diventa quasi imperativo alternare la “Duo Mode” alla “Solo Mode”, al fine di fruttare i punti di forza di ambedue.

Ys X: Nordics – Recensione

In bilico tra due generazioni

Sviluppato totalmente col nuovo motore grafico proprietario di Nihon Falcom, che quest’anno avevamo già visto in azione in The Legend of Heroes: Trails through Daybreak, Ys X: Nordics mostra purtroppo il fianco sul lato prettamente grafico. Rispetto ai capitoli precedenti, tutto è complessivamente migliorato; ciononostante, complice la carente espressività dei personaggi, il risultato finale è ancora ben lontano dagli standard qualitativi cui ci hanno abituati JRPG contemporanei come SCARLET NEXUS o TALES of ARISE. Anzi, l’impressione è che il titolo cross-gen sia stato realizzato con la necessità di rispettare i limiti tecnici di Nintendo Switch, che attraverso la portabilità potrebbe anche mascherare le imperfezioni di Ys X: Nordics. Se non altro, i caricamenti rapidissimi e il frame rate a 60 FPS gradiscono, quantomeno su PlayStation 5 (la versione presa in esame), un’esperienza incredibilmente fluida e godibile.

Sicuramente meglio si comporta il comparto sonoro, anche e soprattutto grazie allo strepitoso accompagnamento musicale composto da Hayato Sonoda, Takahiro Unisuga e Shuntaro Koguchi, membri ufficiali del cosiddetto “Falcom Sound Team jdk”, cui questa volta si sono uniti anche Yukihiro Jindo e Mitsuo Singa. Oltre ad essere molto variegata, la colonna sonora include brani sempre attenti a sposare i toni assunti dall’avventura, e non vi nascondo che almeno un paio di motivi mi sono rimasti particolarmente impressi. Passando invece a menu e testi, ancora una volta localizzati soltanto in inglese, va detto che i traduttori di NIS America hanno svolto un ottimo lavoro, realizzando sottotitoli scorrevoli e molto fedeli all’originale. Buone anche le tracce parlate in inglese e giapponese, anche se la prima presenta accostamenti vocali meno convincenti e azzeccati di quelli proposti invece dall’inarrivabile doppiaggio nipponico.

Arriva un nuovo capitolo della leggendaria serie Ys, Ys X: Nordics, che offre combattimenti esaltanti e veloci, una storia commovente con improbabili alleati e un’esplorazione navale nel vivido Golfo di Obelia. Dopo il loro incontro in mare, il giovane avventuriero dai capelli rossi Adol Christin e la fiera piratessa Karja Balta si ritrovano legati dal destino — e dal misterioso potere di Mana! Mentre cercano un modo per sciogliere il misterioso legame che li unisce, si trovano presto coinvolti in un conflitto tra due fazioni: i guerrieri del mare noti come Normanni e i misteriosi e apparentemente immortali Grieger. Per salvare gli abitanti del Golfo di Obelia, Adol e Karja devono approfondire il loro legame e il potere che esso conferisce loro.

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Dogi

A chi consigliamo Ys X: Nordics?

Essendo quella di Ys una saga antologica, i cui singoli episodi sono raramente collegati tra loro, se non attraverso citazioni e sporadici riferimenti, Ys X: Nordics è indicato tanto ai fan storici di Adol Christin, quanto a coloro che ancora non sono mai naufragati in compagnia dell’avventuriero dai capelli rossi in grado di attirare a sé guai indicibili e persino calamità naturali. Sebbene una manciata di dialoghi tra Adol, Dogi e il dottor Flair Rall possano essere compresi soltanto da coloro che hanno completato Ys I & II, Ys X: Nordics non richiede insomma conoscenze pregresse, e anzi potrebbe rivelarsi il perfetto punto di partenza per prendere dimestichezza con l’immaginario di Nihon Falcom e recuperare pian piano tutti gli altri capitoli approdati nel nostro lato del globo.

  • Ricchissima componente esplorativa
  • La Duo Mode è un’ottima alternativa
  • Accompagnamento musicale pazzesco
  • Storia intrigante e ben raccontata…

  • …Che però richiede diverse ore per decollare
  • Graficamente è ancora troppo datato
Ys X: Nordics
4

Il capitolo di Ys di cui avevamo bisogno

Mescolando un intrigante intreccio narrativo e un impianto ludico rinnovato alla sensazionale componente esplorativa che la saga ha sempre garantito, Ys X: Nordics si è conquistato un posto tra i migliori esponenti del brand di Nihon Falcom. Riprendendo il senso di libertà vantato da Lacrimosa of Dana e replicato solo in minima parte da Monstrum Nox, il decimo capitolo del franchise trascina del resto il giocatore in un immenso mare brulicante di segreti e tesori da scoprire, tant’è che anche stavolta l’impressione è che lo spirito di avventura sia il vero protagonista della vicenda. Dal punto di vista tecnico, purtroppo, Ys X: Nordics continua ad essere ancorato agli standard della scorsa generazione (se non di due generazioni fa), ciononostante l’adozione del nuovo engine proprietario ha permesso a Nihon Falcom di compiere un notevole balzo in avanti. Non sarà il miracolo in cui i fan speravano, ma nel complesso l’action RPG funziona e conferma la validità di Ys.

Monster Hunter di professione, nonché accumulatore seriale di videogiochi di produzione rigorosamente giapponese, pare si sia autoesiliato in una dimensione alternativa in cui le personificazioni di SQUARE ENIX, BANDAI NAMCO Entertainment e CyberConnect2 sono sue compagne d’arme nella lotta contro l'odiato dio degli FPS e gli infedeli al suo seguito. Ha un’evidente ossessione per le spade e sogna di governare Gamindustri. Suoi nemici giurati sono i servizi in abbonamento e il digital delivery.

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