Ah, Novembre: le giornate si accorciano, il tempo si fa piovoso, le temperature si abbassano e forse per alcuni (sicuramente per me) questo è il periodo perfetto per passare la serata davanti al caminetto, con un bel tè caldo e in compagnia di una console o di un PC. Qui su Akiba Gamers vi proponiamo ormai da qualche tempo una rubrica in cui spendiamo qualche parola in più per quello che per noi sarà il Gioco del Mese, inteso non tanto come il miglior gioco in uscita nel periodo preso in esame, ma quello che ci ha colpito di più per motivi particolari o che magari finirebbe per rimanere sottotraccia rispetto a certe altre produzioni più blasonate.
Questo novembre sembra essere davvero carico per i videogiocatori: da release anticipatissime come DEATH STRANDING ad altri titoli un po’ più chiacchierati come Pokémon Spada & Scudo ce n’è davvero per tutti i gusti, ma quale potrebbe essere il titolo perfetto per rilassarsi in questo buio mese che precede il periodo invernale? La risposta per noi è molto semplice, e ci arriva dall’ultima fatica di GUST: Atelier Ryza: Ever Darkness & The Secret Hideout, ventunesima main entry della serie iniziata nel lontano 1997, che è sicuramente il nostro Gioco del Mese di Novembre 2019. Per giudizi tecnici più dettagliati vi invitiamo a leggere la nostra recensione, ormai disponibile da qualche giorno: qui ci limiteremo a farne una panoramica e a spiegare brevemente i motivi che ci hanno portato a questa scelta.
In Giappone Atelier Ryza: Ever Darkness & The Secret Hideout è stato il titolo di maggior successo della serie, battendo gli altri anche con largo margine in termini di vendite e ricezioni positive nel mercato mainstream, rispetto ad una proprietà intellettuale che è sempre stata considerata più “di nicchia”, e non possiamo che accodarci all’opinione comune dei consumatori giapponesi che lo hanno fra le mani già da qualche mese. La storia di questo titolo inizia davvero in modo umile e senza pretese: siamo semplicemente di fronte ad una ragazza, la nostra Ryza appunto, che insieme ai suoi amici Tao e Lent si ritrova in quel periodo difficile della vita che è il limitare fra l’adolescenza e l’età adulta, provando il conflitto fra il passato felice e spensierato, il futuro pieno di incertezze e le aspettative che i suoi genitori e gli altri adulti hanno su di lei, in un villaggio decisamente all’antica che non vede di buon occhio la smania di avventure dei tre ragazzi. Tutto questo cambia quando il trio fa un incontro fortuito con un misterioso alchimista di professione, Empel, e la sua guardia del corpo e compagna Lila: i due insegneranno i primi rudimenti d’alchimia alla protagonista e asseconderanno la sua voglia di avventure, e da lì la storia lentamente prenderà pieghe più complesse ed oscure di cui non vogliamo svelarvi troppo.
Questo Atelier dà una libertà estrema al giocatore, con la maggior parte del mondo di gioco non bloccata per ragioni di storia, ma solo da ostacoli ambientali che potranno essere superati praticamente in qualsiasi momento grazie all’ausilio di attrezzi sintetizzati tramite l’alchimia. Ognuno è libero di giocare al proprio ritmo e non ci sono limiti di tempo, fortunatamente. I combattimenti inoltre possono essere quasi completamente evitati, per chi preferisse il comparto esplorativo e il sistema di creazione degli oggetti. Insomma, la natura “prendi e lascia” del gioco lo rende adattissimo anche a breve sessioni di gameplay, oppure come esperienza rilassante da fare, come dicevamo all’inizio dell’articolo, sotto le coperte o davanti al caminetto, aiutati da una colonna sonora di qualità che complementa molto bene l’atmosfera del gioco.
La storia risuonerà sicuramente di più con chi quel periodo sopracitato lo sta attraversando o lo ha superato da poco, ma penso che giocatori di tutte le età possano apprezzarla per quello che è: una sognante e (in larghissima parte) tranquilla avventura in un mondo idilliaco, con un cast di personaggi simpatico e coinvolgente. Non rimarrà deluso neanche chi pensa che l’occhio voglia sempre la propria parte: anche se ancora non siamo al livello di titoli di maggior caratura, la resa grafica è più che dignitosa.
Non viene di certo difficile immaginarsi Atelier Ryza: Ever Darkness & The Secret Hideout come una sorta di incrocio fra titoli come Stardew Valley, STORY OF SEASONS e DRAGON QUEST, dove davvero c’è un po’ di tutto, per tutti i gusti, con le dovute proporzioni. Se siete alla ricerca di qualcosa di non impegnativo che vi faccia compagnia in una giornata uggiosa, Atelier Ryza: Ever Darkness & The Secret Hideout potrebbe essere la scelta vincente. Ora vi saluto: tutte quelle piante del sottobosco non si raccoglieranno di certo da sole!
Nota: mentre la versione digitale di Atelier Ryza: Ever Darkness & The Secret Hideout uscirà in Europa il prossimo 1 novembre, per quella fisica su PlayStation 4 e Nintendo Switch ci sarà da attendere un’ulteriore settimana: la distribuzione nei negozi a opera di Koch Media è prevista per l’8 novembre.
Con Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout ha inizio una trama tutta nuova della serie Atelier, amatissima dai fan di GUST. Il bellissimo gioco di ruolo segue le gesta di Ryza, una ragazzina che sogna di fuggire, insieme alla sua banda di amici, dal suo banale stile di vita nel villaggio. Un giorno, mentre esplorano una foresta proibita in cerca di avventure, Ryza e i suoi amici incontrano un alchimista che cambia le loro vite per sempre. Dopo averlo convinto, quest’uomo misterioso insegna a Ryza le basi dell’alchimia, lanciandola in un’avventura che alla fine la condurrà in una ricerca per salvare la sua città natale dall’oscurità misteriosa e mortale che si nasconde sotto la superficie.
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