La nostra vita scorre serena, come ogni giorno del resto. Sembra tutto tranquillo, quando dal cielo vediamo precipitare una strana macchia rosa luccicante. Si tratta di Tibby, che senza troppi giri di parole ci comunica essere un abitante del paradiso, caduto accidentalmente sul nostro pianeta per cause a noi sconosciute. È chiaro fin da subito che l’unica cosa che vuole è tornare su in cielo (evitando possibilmente il trapasso), e l’unico modo per raggiungerlo è arrivare fino alla Torre rigogliosa, grazie alla quale il nostro Tibby potrà fare ritorno a casa. Armati di buon senso (del ritmo), ha così inizio la nostra avventura!
Come il gioco ci precisa una volta terminato il breve tutorial iniziale, la storia che fa da “sfondo” a Rhythm Paradise Megamix non ha nessuna pretesa: vuole semplicemente essere una storia tranquilla e poco impegnativa, per far sì che il nostro unico pensiero sia soltanto concentrarci sul gioco… o dovrei dire sui mini-giochi. Come suggerito dal Megamix nel titolo, questi comprendono una selezione dei migliori mini-giochi presenti all’interno dei precedenti capitoli, nonché alcuni inediti, creati ad-hoc per questa nuova versione per Nintendo 3DS. Più precisamente, sono circa 70 le vecchie glorie, mentre 30 quelli originali; ovviamente non avrei modo di analizzare uno ad uno tutti i mini-giochi, sarebbe disumano (e probabilmente nemmeno tanto legale). Ma prendete di nuovo il consiglio che il gioco vuole darci: mettetevi comodi, rilassatevi e godetevi questa recensione.
- Titolo: Rhythm Paradise Megamix
- Piattaforma: Nintendo 3DS
- Genere: Rhythm Game
- Giocatori: 1 -4 (multiplayer online)
- Software house: Nintendo
- Sviluppatore: Nintendo Software Planning & Development
- Lingua: Italiano (testi), Italiano o Giapponese (canzoni)
- Data di uscita: 21 ottobre 2016
- DLC: nessuno
- Note: contiene i migliori minigiochi dei precedenti episodi
Ti andrebbe un po’ di ritmo soli io e te?
Ritmo. Questa sarà la parola che più di tutte odierete per l’intero corso del gioco, senza contare che viene inserita in quasi tutte le frasi di tutti i dialoghi ai quali assisteremo. Perché è così importante? Chi ha già avuto a che fare con questa serie sa perfettamente di costa sto parlando, ma partiamo dal principio, cercando di riassumere in maniera efficace su cosa si basa Rhythm Paradise. In sostanza, qualsiasi sarà il mini-gioco che andremo ad affrontare, pur essendo esteticamente diversi fra di loro, essi hanno in comune uno stesso obiettivo: tenere il ritmo. Il nostro compito sarà infatti quello di premere i tasti o toccare lo schermo inferiore perfettamente a tempo con il ritmo della canzone. E quando dico “perfettamente” non sto usando un eufemismo: intendo dire che bisognerà davvero essere PERFETTI per considerare l’azione valida. Ci viene concesso un minimo di scarto, nell’ordine di qualche millisecondo, ma niente di più. Chiunque abbia giocato i precedenti capitoli si ricorderà molto bene pianti e isterie che questi mini-giochi riescono a causare, e in Rhythm Paradise Megamix ciò non è cambiato. La difficoltà, inizialmente bassa e decisamente più accessibile, crescerà man mano che avanzeremo con i livelli, costringendoci a molto spesso a ripetere ciascun mini-gioco più e più volte.
Personalmente gradisco molto la curva della difficoltà adottata in questa serie, che costringe il giocatore a rimanere sempre concentrato durante tutta la performance. Può non piacere come sistema, ma adoro qualsiasi tipo di gioco ritmico esistente, quindi attribuisco una grande importanza al fattore difficoltà.
Déjà vu! I’ve just been in this place before!
Come descritto fino ad ora, Rhythm Paradise Megamix unisce in un unica cartuccia i maggiori successi dei precedenti capitoli con giochi del tutto nuovi, poco innovativi, ma che mantengono lo stile della serie. Peccato però che per la maggior parte del tempo ci troveremo a rigiocare sempre gli stessi, dato che quelli nuovi sono circa una trentina. Un numero che inizialmente può anche sembrare giusto, ma se contiamo un totale di cento mini-giochi, e soprattutto con le vecchie glorie prese di forza e inserite senza un minimo di modifica o adattamento, un minimo di delusione è impossibile non averla. Ho gradito molto potermi rimettere sotto con sfide che ai tempi mi hanno davvero stremato, ma avrei preferito qualche novità in più, ovviamente in termini di gioco.
Questo perché le novità ci sono, ma gran parte di esse non riguardano il puro aspetto videoludico. Sono infatti state aggiunte alcune feature di contorno, come un museo che raccoglie progressivamente le informazioni sui mini-giochi affrontati, o un negozio con all’interno oggetti, mini-giochi e canzoni da acquistare (ovviamente tramite valuta ottenibile giocando). Ho apprezzato invece tantissimo la nuova modalità Sfida, che ci permette di confrontarci online con altri giocatori. Chi come me ha avuto modo di dilettarsi in altri giochi ritmici, sa perfettamente che la corsa alla prima posizione in classifica è un fatto di importanza rilevante, ma soprattutto ci dà la possibilità di continuare a migliorarci e a prefissarci un obiettivo.
Nel mucchio però, e siete tranquillamente invitati a darmi dello stupido, ciò che davvero mi ha tenuto incollato più del previsto è stato il “Nutri la capra“. Si tratta di un mini-gioco non ritmico, giocabile in qualsiasi momento, all’interno del quale dovremo sostanzialmente nutrire una capra con delle rape. Il gameplay è tanto semplice quanto efficace: dovremo lanciare una ad una le rape in direzione della capra, con il classico meccanismo utilizzato dalle palline dei flipper, studiando i diversi ostacoli presenti per far si che la rapa finisca direttamente sopra il nostro animale. Più mangerà, più guadagnerà esperienza, salendo di livello. Apprezzabile inoltre il fatto che, per ogni livello, cambierà la disposizione degli ostacoli, costringendoci di volta in volta a modificare la nostra strategia.
A chi consigliamo Rhythm Paradise Megamix?
Se siete amanti dei giochi ritmici non dovete assolutamente farvi sfuggire questa collection: tanti brani, tutti divertenti e diversi fra di loro. La difficoltà è crescente, e ad alti livelli riesce letteralmente a farvi odiare tutto ciò che state facendo. Ma la soddisfazione di riuscire a tenere il ritmo di canzoni a velocità disumane è impareggiabile. D’altro canto, l’elevata difficoltà potrebbe spaventare i neofiti del genere, che rischierebbero di venire puniti eccessivamente dal gioco. Amanti delle sfide, invece, fatevi invece avanti, senza alcun dubbio troverete in Rhythm Paradise Megamix pane per i vostri denti.
- Divertente da morire
- Difficile
- La comicità della serie regna sovrana
- La capra
- Venduto a prezzo budget
- Tanti giochi…
- …ma la maggior parte è riciclata
- Difficile!
- Poche novità rilevanti
- Può risultare frustrante
Rhythm Paradise Megamix
Difficile da battere. In tutti i sensi!
Ancora una volta Nintendo ci ha visto giusto. Rhythm Paradise Megamix risulta un’ottima alternativa all’enorme quantità di giochi tripla A presenti sul mercato. Veloce, immediato, nessuna trama da seguire o cutscene da guardare obbligatoriamente: qui è il gameplay che fa da sovrano e non potevamo chiedere di meglio. È ancora presente la comicità che contraddistingue la serie e il suo stile da “non prendiamoci troppo sul serio ma non abbassate la guardia”. Ma non fatevi ingannare dalla sua apparente gaiezza: il gioco è davvero davvero impegnativo, capace di tenervi impegnati per ore o di farvi gettare la spugna dopo nemmeno mezz’ora. Peccato solo che gran parte dei mini-giochi siano riciclati senza alcun adattamento o modifica rispetto ai precedenti capitoli, con una costante sensazione di déjà vu che ci accompagnerà durante tutto il corso del gioco. Escludendo queste piccolezze, Rhythm Paradise Megamix risulta, senza alcun dubbio, uno dei migliori titoli disponibili sulla “piccolina” di mamma Nintendo, nonché uno dei migliori rhythm game degli ultimi anni.