CHASE: Cold Case Investigations – Recensione

Taisuke Kanasaki, autore di Hotel Dusk e Last Window, ci regala una nuova avventura ricca di mistero: CHASE: Cold Case Investigations

CHASE: Cold Case Investigations ~Distant Memories~

CHASE: Cold Case Investigations ~Distant Memories~ - RecensioneL’unità casi irrisolti del dipartimento di polizia di Tokyo è l’unica divisione delle forze di polizia a non fare mai, assolutamente niente… o almeno è questo che sostiene la giovane Koto Amekura, graziosa e volenterosa investigatrice nonché assistente del caporeparto, Shounosuke Nanase. Nanase è un uomo cinico e incredibilmente riservato, piuttosto propenso a mantenere nascosti i suoi meccanismi mentali, ma che non sembra scomporsi dinanzi a niente e nessuno.

Quella che sembra l’ennesima pigra giornata per i due unici membri della sezione casi irrisolti viene tuttavia turbata da un’improvvisa telefonata anonima, che indirizza i due detective su un caso irrisolto molto particolare: una misteriosa esplosione avvenuta cinque anni prima in un ospedale, in cui non furono riscontrati feriti, ma nella quale morì un solo addetto alle pulizie, apparentemente a causa di una strana fuga di gas.

CHASE: Cold Case Investigations ~Distant Memories~ è una visual novel investigativa sviluppata da ARC SYSTEM WORKS, opera di sviluppatori precedentemente appartenuti all’ormai defunto studio Cing, tra cui lo stesso regista Taisuke Kanasaki, già responsabile di altre avventure investigative altamente atmosferiche, quali Hotel Dusk: Room 215 e Last Window: The Secret of Cape West, della quale il titolo sfoggia uno stile e una narrativa molto simili.

  • Titolo: CHASE: Cold Case Investigations ~Distant Memories~
  • Piattaforma: Nintendo 3DS
  • Genere: visual novel, avventura investigativa
  • Giocatori: 1
  • Software house: ARC SYSTEM WORKS, Aksys Games
  • Sviluppatore: ARC SYSTEM WORKS
  • Lingua: Inglese (testi)
  • Data di uscita: 13 ottobre 2016
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: dal creatore di Hotel Dusk e Last Window

Quello che all’apparenza sarebbe potuto essere semplicemente un incidente causato dall’errore di un ragazzino, che all’epoca fece cadere un serbatoio di gas facendo sì che perdesse, si rivelerà presto essere qualcosa di molto più profondo. Tuttavia, inaspettate verità vengono a galla, così come nuove prove e dettagli forniti da tutti i possibili sospettati di questo intricato caso. Starà a Nanase e alla sua assistente Amekura – quindi al giocatore – fare luce su questo intricato mistero irrisolto.

La verità è sempre celata dalle bugie

Lo stile di CHASE è piacevolmente particolare. L’intero gioco sfoggia un look che è al contempo anime-style ma realistico, con un design e un’atmosfera a metà strada fra un Seinen Manga (fumetto per giovani adulti, caratterizzati da tratti e tematiche più mature) e un telefilm poliziesco, e i modelli dei personaggi sono incredibilmente dettagliati e con delle animazioni fluidissime. Se proprio c’è da cercare il pelo nell’uovo, forse l’intero gioco pecca di ripetitività, perché le animazioni tendono a ripetersi fra una scena e l’altra, e l’intera vicenda è ambientata unicamente in due luoghi: l’ufficio dei due detective e la stanza degli interrogatori in cui i due parlano con tutte le persone coinvolte nel caso, ma considerando il modico prezzo del gioco, non c’è comunque bisogno di lamentarsi.

Risposta sbagliata: prova di nuovo!

Cold Case Investigations è una visual novel investigativa, genere a cui appartengono le due eccentriche serie di Ace Attorney e Danganronpa. Tuttavia, CHASE si distingue da questi due giganti del genere investigativo non solo per l’atmosfera noir e molto più coi piedi per terra rispetto a queste due ottime ma fin troppo cartoonesche saghe, ma anche per alcune palesi differenze di gameplay. In primo luogo, sono del tutto assenti segmenti in cui cercare contraddizioni da dover confutare con l’ausilio delle prove, e l’intera avventura è molto più “sui binari”, nel senso che non c’è davvero alcuna componente esplorativa. Il più delle volte ci si limiterà a premere il tasto A per far scorrere il testo finché non viene presentata qualche domanda a cui bisogna rispondere scegliendo una delle opzioni suggerite, o semplicemente esaminare una foto per scoprire i vari indizi. Spesso, dare una risposta sbagliata si limita a far scendere di due tacche quello che è l’equivalente della barra dell’influenza in entrambe le serie già citate, ma considerando che tale barra si ricarica automaticamente fra un segmento e l’altro, la difficoltà è praticamente inesistente. Infatti, in tutto il gioco, c’è solo una piccola parte in cui dare una risposta sbagliata equivale ad un immediato game over. Quelli di voi che si aspettano scene del crimine da visitare in prima persona e scenari in cui si va a cercare i vari testimoni con cui parlare potrebbero restare con l’amaro in bocca.

Il tempo è relativo

Inutile girarci intorno: Distant Memories è un gioco estremamente corto, e può essere completato in meno di due ore; il che può lasciare spaesato chi, leggendo l’Investigations nel titolo, si aspettasse qualcosa che si aggirasse almeno sui cinque/sei capitoli. E per aggiungere la beffa al danno, il gioco si conclude con cliffhanger che lascia la porta aperta ad un probabile sequel, e il giocatore voglioso di saperne di più sul passato di Nanase, del quale si vedono solo degli sprazzi. Considerando la durata ed il prezzo complessivo, è legittimo pensare che possa trattarsi solo di un primo episodio di una serie suddivisa in più episodi come per The Walking Dead o Life is Strange, ma ancora non si sa nulla in merito, purtroppo.

Il gioco è completamente tradotto in un ottimo inglese senza sbavature, e i dialoghi sono credibili e realistici, così come il resto del gioco. Per quanto riguarda il sonoro, è completamente assente qualsivoglia forma di doppiaggio, e le musiche sono orecchiabili e adatte al contesto, con una colonna sonora molto jazz che si sposa alla perfezione con il contesto poliziesco del gioco.

A chi consigliamo CHASE: Cold Case Investigations?

Consiglio questo gioco agli appassionati di telefilm polizieschi e investigativi come Law & Order o (ovviamente) Cold Case, a chi vuole un’avventura investigativa che non sia troppo lunga o impegnativa, o semplicemente a chi non ha mai toccato una visual novel di questo stampo e vorrebbe una qualche forma di “iniziazione” al genere, cosa per cui il titolo è perfetto. Tuttavia, per poter gradire appieno questo gioco, è necessaria una buona conoscenza della lingua inglese, senza la quale sarebbe praticamente impossibile capire cosa stia accadendo nella trama.

  • Bellissima atmosfera noir
  • Personaggi realistici e ben caratterizzati
  • Trama avvincente e coi piedi per terra
  • Ottimo comparto tecnico

  • Troppo corto
  • Estremamente lineare
  • I veterani del genere potrebbero trovarlo troppo facile
  • Mancata localizzazione in italiano
CHASE: Cold Case Investigations ~Distant Memories~
3.8

In cerca di risposte

Provo dei sentimenti contrastanti riguardo a CHASE: Cold Case Investigations. Il gioco ha un’ottima narrativa e dei personaggi accattivanti, e l’intero mistero è talmente avvincente da tenere incollati al video finché non si raggiunge la conclusione del caso. Tuttavia è difficile non sentirsi incompleti una volta che si conclude l’avventura e ci si ritrova ancora con tantissime domande che necessitano una risposta, e il fatto che il sistema di gioco sia estremamente semplice non aiuta più di tanto. Confido nel fatto che ARC SYSTEM WORKS rilasci al più presto un seguito per dare una degna conclusione a questa intricata e avvincente vicenda. Fino ad allora, siete liberi di gustarvi quello che prevedo essere l’incipit di qualcosa di bello grosso. Per poco più di cinque euro, ne vale comunque la pena.

Una normalissima bimba ultraventenne che ha trafficato con computer e videogiochi per tutta la vita. Nel tempo libero le piace scarabocchiare sul suo sketchbook.