GRANDIA HD Collection – Recensione

I primi due episodi della saga di GAME ARTS vengono raccolti e rimasterizzati in alta definizione su Nintendo Switch. La nostra recensione di GRANDIA HD Collection!

GRANDIA HD Collection - Recensione

GRANDIA HD Collection - RecensioneLa storia di GRANDIA vede protagonisti Justin e Sue, due giovani dal carattere allegro e spensierato, cresciuti nella cittadina di Parm. Seguendo le orme di suo padre, Justin sogna di diventare un intrepido avventuriero, e un bel giorno decide di avventurarsi in un sito di scavi, all’interno del quale troverà qualcosa di straordinario: l’ologramma di una misteriosa donna chiamata Liete, che lo spingerà a partire per trovare la leggendaria città di Alent, dove lei risiede. Per lui e Sue, dopo mille peripezie, giunge il momento di incamminarsi alla volta del Nuovo Mondo.

In GRANDIA II ci caleremo invece nei panni del mercenario Ryudo e del suo compagno Skye, l’aquila parlante: svolgendo il suo lavoro di Geohound, Ryudo accetterà un nuovo incarico dalla Chiesa di Granas, che lo porterà a incontrare una fanciulla di nome Elena all’interno del villaggio di Carbo. Il suo compito sarà proprio quello di scortarla verso la cerimonia che metterà a repentaglio la sua vita, ma che poi scoprirà necessaria allo scopo di sigillare una volta per tutte la divinità oscura di nome Valmar.

La saga di GRANDIA, sviluppata dai giapponesi di GAME ARTS, è nata nell’ormai giurassico 1997 su SEGA Saturn, per poi successivamente approdare su Dreamcast con il secondo episodio e, successivamente, sulle console PlayStation. Designato dalla redazione di Famitsu come uno dei più grandi giochi di tutti i tempi, il primo GRANDIA ha dato seguito a una trilogia e sporadici spin-off e, in questo caldo agosto di ventidue anni dall’esordio in patria, Nintendo Switch ha accolto la prima raccolta in HD dei primi due, distribuita unicamente in formato digitale tramite eShop. Un’occasione ghiotta per scoprire, o riscoprire, due titoli che hanno fatto la storia di uno dei generi cardine del panorama videoludico nipponico attraverso quella che viene considerata la console più adatta al retrogaming. Analizziamo insieme questa nuova versione dei due titoli.

  • Titolo: GRANDIA HD Collection
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Software house: GungHo Online Entertainment
  • Sviluppatore: GAME ARTS, ESP, SQUARE ENIX
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 16 agosto 2019
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: raccolta che contiene le versioni rimasterizzate di GRANDIA e GRANDIA II

Abbiamo recensito GRANDIA HD Collection con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da GungHo Online Entertainment.

Tastando il territorio per un’eventuale nuovo episodio della saga, nonché per l’ormai necessaria seconda parte di questa raccolta, GungHo Online Entertainment ha racchiuso i primi due episodi della serie RPG di GAME ARTS in un unico pacchetto, ahimè solo digitale. Avviando GRANDIA HD Collection ci troviamo quindi di fronte alla scelta fra GRANDIA e GRANDIA II, completamente rimasterizzati e adattati nel migliore dei modi alla console di destinazione. All’incirca.

Memory of the Gods

Com’è logico pensare, mi sono approcciato a GRANDIA HD Collection partendo dal primo episodio, uscito originariamente su SEGA Saturn e poi approdato su PlayStation guadagnandosi una discreta schiera di fan. Il primo elemento che salta all’occhio, purtroppo, è tutt’altro che positivo: il formato 16:9, un audio completamente restaurato dai master originali e il pieno supporto all’HD Rumble vengono messi in secondo piano dal fastidiosissimo filtro grafico scelto da chi si è occupato della conversione.

GRANDIA HD Collection - Recensione

Vi ricordate la splendida ed evocativa pixel art che caratterizzava gli sprite del GRANDIA originale? Piuttosto che ricostruire gli sprite in una veste rétro apprezzata dai giocatori di vecchia data, è stato utilizzato un filtro che leviga completamente sprite e texture facendoli sembrare sotto l’effetto di una crema antiage. Se non è un problema degno di nota per i volti usati nelle finestre di dialogo, risulta alquanto fastidioso per tutti i personaggi e mostri presenti sullo schermo, causando addirittura qualche problema nelle animazioni, fra compenetrazioni e lo stesso filtro che svanisce inavvertitamente per qualche fotogramma. Discorso totalmente opposto è da fare per i fondali che, grazie al medesimo filtro, non sembrano invecchiati per nulla: sebbene il numero di poligoni sia rimasto invariato, le texture ne guadagnano molto visivamente, ingannando l’occhio e sembrando quasi più moderne. Di certo avrei gradito un’opzione che ci consentisse di scegliere a piacimento se attivare o disattivare questo filtro grafico su personaggi e fondali; mi auguro che ciò venga inserito tramite un aggiornamento prossimamente, ma non vi riporrei troppe speranze.

GRANDIA HD Collection - Recensione

Mettendo per un attimo da parte il primo, passiamo a GRANDIA II. Ci troviamo, senza ombra di dubbio, alla versione migliore del secondo episodio mai vista su console che, se escludiamo alcune problematiche a livello di gioco di cui vi parlerò più avanti, non avrebbe nulla da invidiare agli RPG moderni di profilo inferiore. I modelli poligonali sono gli stessi dell’epoca Dreamcast e PS2, ma le texture risultano rinvigorite e il gioco è più fluido che mai, con alcuni rallentamenti presenti solo all’avvio dei combattimenti. Per il resto, giocando e lasciandovi catturare dalla splendida storia e dai divertenti scontri potreste anche dimenticarvi di trovarvi davanti a un gioco uscito quasi vent’anni fa.

Stand and Rise!

Entrambi i titoli mantengono una struttura simile. Con una visuale isometrica che potremo unicamente ruotare a destra e sinistra (e temporaneamente zoomare, con un apposito comando), saremo armati unicamente di una bussola per esplorare le città, i dungeon e le mappe aperte, con una totale assenza di una mappa che possa indicarci la strada da seguire o quella già percorsa. Questa scelta potrebbe disorientare chi non è abituato a memorizzare i luoghi già visitati (e in questo la visuale non aiuta di certo), ma per aiutare chi coi due titoli non ha mai avuto a che fare, basti sapere che l’ago punta la direzione in cui dobbiamo dirigerci o, premendo l’apposito tasto in GRANDIA II, quella da cui siamo arrivati in quella zona o altri obiettivi specifici.

GRANDIA HD Collection - Recensione

Ci troviamo di fronte al più classico dei giochi di ruolo giapponesi per quanto riguarda l’esplorazione, la mappa del mondo e l’interazione con gli NPC, mentre c’è da spendere qualche parola per quanto concerne il sistema di combattimento di entrambi. Il nostro party, formato al massimo da quattro personaggi, agirà mediante turni dinamici scanditi da un’apposita barra suddivisa in tre segmenti: Attesa, Comando e Azione. In maniera simile all’Active Time Battle, lo spostamento dell’icona di ciascuna pedina in campo (i nostri guerrieri e gli avversari) sarà determinata dalla statistica di velocità; una volta giunta nel segmento di Comando il tempo si fermerà e dovremo scegliere un’azione, che verrà poi eseguita nel lasso di tempo successivo, dal momento in cui il comando viene impartito fino a quando il nostro combattente raggiungerà autonomamente il nemico per colpirlo entro il suo raggio d’azione. I comandi a disposizione, oltre ai consueti oggetto e fuga, includeranno tre azioni principali: Combo, Critical e Magia/Abilità. Come nel più classico sistema a morra cinese, ciascuno di questi comandi servirà a contrastare una determinata azione del nemico e il nostro scopo in ogni battaglia sarà quella di essere più veloci dei mostri, cancellando il loro attacco prima che possano portarlo a termine. Lo stesso, tuttavia, potranno farlo loro con i nostri guerrieri.

Ciò rende le battaglie dinamiche e divertenti, grazie soprattutto alla scelta di design di far muovere autonomamente i personaggi nell’arena di battaglia, con l’inquadratura che si sposterà dinamicamente fra un personaggio e l’altro ogni qual volta ne seguiremo l’azione. Al termine di ciascun combattimento — oltre al consueto denaro, eventuali oggetti e punti esperienza, otterremo punti che determineranno la maestria con una certa tipologia di arma per ciascuno dei personaggi.

GRANDIA HD Collection - Recensione

The Garden of Dreams

Abbiamo già ampiamente parlato dell’aspetto tecnico di ciascuno dei due episodi di questa Collection, ma resta ancora qualcosa di cui discutere. Innanzitutto, GRANDIA e GRANDIA II su Nintendo Switch possono finalmente godere della traccia audio giapponese in aggiunta a quella inglese presente sulle versioni giunte in precedenza qui in Occidente, un’ottima recitazione che accompagna una colonna sonora memorabile che contribuisce a far emozionare nei momenti più importanti delle due storie. Il valore aggiunto è la portabilità dei due titoli, che non differisce praticamente in nulla rispetto a quando giocherete con la console inserita nella dock, un aspetto da non sottovalutare per giochi di questo tipo che vi porteranno via complessivamente un centinaio di ore.

Purtroppo manca una qualsiasi funzionalità esclusiva che possa permettere un avanzamento veloce come accade per altre remaster di RPG delle medesime generazioni, opzioni di personalizzazione per il già discusso filtro grafico del primo titolo o persino una funzionalità di salvataggio veloce che non ci obblighi a tenere la console in standby col gioco aperto senza poterci dedicare ad altro. Ci auguriamo che GungHo impari dagli errori per i suoi prossimi progetti.

GRANDIA HD Collection - Recensione

A chi consigliamo GRANDIA HD Collection?

Teoricamente GRANDIA HD Collection è un acquisto obbligato per tutti gli amanti dei giochi di ruolo giapponesi, sia che abbiano già giocato e finito questi due capolavori, sia che siano totalmente estranei all’universo plasmato da GAME ARTS. Due conversioni quasi perfette per due giochi invecchiati decisamente bene, che trovano su Nintendo Switch la propria dimora ideale. Purtroppo per goderne appieno sarà necessaria un’ottima comprensione della lingua inglese, soprattutto perché è d’obbligo prestare la dovuta attenzione ai dialoghi per trovare gli indizi per poter proseguire nella nostra avventura.

  • Due capolavori del loro genere nella loro veste migliore
  • Invecchiati meglio di quanto credessimo
  • Finalmente la traccia audio giapponese

  • Prezzo troppo alto e disponibilità unicamente digitale
  • Impossibile liberarsi della “levigatura” nel primo GRANDIA
  • Nessuna funzionalità esclusiva per la remaster
GRANDIA HD Collection
4

Due indimenticabili RPG a portata di mano

Devo dire di essere fra quelli che hanno esultato all’annuncio di GRANDIA HD Collection per Nintendo Switch principalmente per due motivi: si tratta di due titoli che hanno fatto la storia, due ottimi esponenti per il genere JRPG che tutto sommato sono invecchiati bene; Switch, inoltre, è la piattaforma ideale ad accoglierli per via della sua natura ibrida. In questa raccolta i due GRANDIA possono essere giocati allo stesso modo sia davanti al televisore che in religioso silenzio nella vostra fortezza della solitudine ricoperta di piastrelle. Tuttavia, sono le modalità di distribuzione il problema principale per il quale vi consiglio l’acquisto con moderazione: circa 40 € per due titoli venduti solo in digitale li considero un po’ troppi, un discorso diverso sarebbe sovvenuto se GungHo avesse deciso di rilasciarli in formato retail su un’unica cartuccia. Aspettate i prossimi saldi del Nintendo eShop e portatevi a casa questi due capolavori, o incrociate le dita e pregate che Limited Run Games possa sorprenderci presto con il lieto annuncio.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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