Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls – Recensione

Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls

danganronpa-another-episode-ultra-despair-girls-recensione-boxart-itaAl di là della speranza esiste la disperazione assoluta. In un mondo dilaniato dal caos, dopo i terribili avvenimenti di quello che viene ricordato come “Il peggiore e più disperato incidente della storia dell’umanità”, anche Towa City versa in uno stato di totale rovina. I fanciulli che la abitano, guidati dai Warriors of Hope, hanno iniziato una rivoluzione contro gli adulti, aiutati in questa impresa dai ferocissimi Monokuma. Gli adulti, ormai impotenti, sono costretti a scappare e a soccombere alla disperazione più totale. In questo scenario disastroso, verrà coinvolta Komaru Naegi, sorella minore del già noto Makoto: riuscirà questa ragazza a mettersi in salvo e a ritrovare la libertà o la disperazione consumerà anche la più piccola delle speranze?

Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls è un gioco d’azione caratterizzato da elementi survival horror, primo spin-off della popolare saga di Danganronpa di Spike Chunsoft. Questo nuovo e singolare capitolo, il primo ad essere sviluppato esclusivamente per PlayStation Vita, si discosta dal gameplay dei due precedenti episodi, preferendo un approccio più d’azione e meno investigativo rispetto alle due visual novel. Prenderemo quindi il controllo di Komaru, sorella minore del protagonista del primo gioco delle serie che, aiutata dalla svalvolata Toko Fukawa e la sua personalità alternativa conosciuta da molti come Genocide Jack, dovrà scappare dagli edifici devastati di Towa City, in preda agli attacchi di un crudele esercito di bambini.

  • Titolo: Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls
  • Piattaforma: PlayStation Vita
  • Genere: Action, Survival Horror
  • Giocatori: 1
  • Software house: NIS America
  • Sviluppatore: Spike Chunsoft
  • Lingua: Inglese (testi e doppiaggio), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 4 settembre 2015
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: doppiaggio giapponese (gratuito)
  • Note: edizione limitata esclusiva per il NISA Europe Online Store, contenente artbook, colonna sonora e un set di gadget
Komaru Naegi è una ragazza perfettamente normale senza alcun talento particolare che, da circa un anno e mezzo, vive rinchiusa in un piccolo appartamento, senza conoscere l’autore del suo rapimento e i motivi che si nascondono dietro questo gesto crudele. Un giorno, mentre la ragazza tenterà di convincere sé stessa di essersi ormai abituata a questa nuova vita da reclusa, accadrà l’impensabile. Uno strano orso, per metà bianco e per metà nero, sfonderà la porta d’ingresso della sua prigione, deciso a ucciderla. La ragazza riuscirà fortunatamente a sfuggire da Monokuma e verrà aiutata nella fuga da Byakuya Togami, capo di un gruppo chiamato Future Fondation. Il ragazzo donerà alla nostra terrorizzata eroina uno strano oggetto chiamato Hacking Gun, con il quale potrà difendersi dall’attacco dei temibili robot e, successivamente, la inviterà a raggiungere un elicottero guidato dai sui uomini per scortarla fuori dalla città. Dopo aver visto lo stato in cui versa la città, Komaru riuscirà a raggiungere il mezzo che l’avrebbe portata in salvo, ma questo verrà purtroppo dirottato da un altro Monokuma, che la condurrà nel quartier generale dei Warriors of Hope. Dopo una veloce chiacchierata con un misterioso individuo, che risulterà familiare a chi ha avuto modo di giocare a Danganronpa 2, la ragazza verrà condotta al cospetto di cinque strani bambini, che la giudicheranno colpevole di essere un’adulta e la costringeranno a indossare un bracciale esplosivo, forzandola a partecipare a una vera e propria caccia all’uomo nelle vesti di preda. I Warriors of Hope, infatti, grazie all’aiuto di Monaca, hanno preso il controllo dei temibili orsi robotici e, insieme a numerosi bambini, hanno deciso di trasformare Towa City nel loro paradiso, sterminando tutti gli adulti. La ragazza verrà quindi lasciata libera di fuggire, e nel suo tragitto si imbatterà Toko Fukawa, altra vecchia conoscenza del primo episodio, che la aiuterà a scappare. La trama, come già accade anche negli altri capitoli di Danganronpa, farà molta leva sul contrasto tra la disperazione assoluta e la speranza che spinge a reagire e ad affrontare le difficoltà. Non mancheranno ovviamente momenti totalmente folli e sopra le righe, che in qualche modo riusciranno a strapparci un sorriso.

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Una ragazza normale con problemi anormali

Nei panni di Komaru Naegi ci ritroveremo a zonzo per Towa City, nel tentativo di scampare agli attacchi dei terribili Monokuma e cercando una via di fuga da questo inferno. Controlleremo la nostra protagonista utilizzando la levetta analogica sinistra mentre, per quanto riguarda la telecamera, il gioco ci chiederà se vorremo optare per una visuale fissa che andrà posizionarsi automaticamente alle spalle di Komaru, o se preferiremo muoverla liberamente usando l’analogico destro.

L’Hacking Gun, una sorta di megafono, sarà la nostra risorsa principale: utilizzandola, infatti, potremo sconfiggere i Monokuma sfruttando delle particolari munizioni chiamate Truth Bullet, dotate di svariati effetti. Per fare fuoco dovremo prendere la mira tenendo premuto il tasto L e mirare muovendo la levetta analogica destra, per poi sparare con il tasto R. Nel corso della nostra avventura ci imbatteremo in diverse tipologie di Monokuma, ognuno con delle particolari abilità: il nostro grazioso alter-ego in divisa scolastica guadagnerà esperienza sconfiggendoli  e, con l’aumentare dei livelli, otterrà degli skill point che ci consentiranno di equipaggiarla con nuove abilità, che dovremo tuttavia reperire leggendo dei manuali che troveremo in giro per la città. Durante l’esplorazione potremo infatti trovarci di fronte a diversi oggetti collezionabili, come messaggi d’addio o la lista delle vittime designate dai Warriors of Hope.

Another Episode è suddiviso in capitoli e al termine di ciascuno di essi riceveremo una valutazione basata sulla nostra performance e sul numero di oggetti che saremo riusciti a recuperare. Oltre a lottare contro i Monokuma, la nostra eroina sarà sottoposta ad alcuni indovinelli da parte dei Monokuma Kid, che non richiedono particolari doti intellettive per poter essere risolti e sono, almeno nei capitoli iniziali, davvero molto facili. Nel corso della nostra avventura ci imbatteremo inoltre in alcuni cabinati arcade attraverso i quali i pestiferi bambini ci metteranno alla prova: per mezzo di questi ci verrà assegnato un compito particolare, per esempio eliminare contemporaneamente i nemici utilizzando un metodo specifico. Richieste come questa potranno essere portate a termine seguendo attentamente i movimenti dei nemici sulla mappa o, in alternativa, infischiandocene e scegliendo di sconfiggere a modo nostro gli avversari. Portare a compimento tali missioni, come richiesto, farà salire la nostra valutazione al termine di ciascun capitolo.

Megafoni di ultima generazione

Come già accennato poc’anzi, la nostra arma sarà costituita da un singolare megafono in grado di utilizzare i Truth Bullet, chiamata Hacking Gun. I Truth Bullet saranno di diverse tipologie, ognuna utile in situazione differenti, i cui effetti possono essere combinati tra loro per sconfiggere più velocemente i nemici. I primi, detti Break Bullet, saranno quelli basilari che utilizzeremo per sconfiggere i Monokuma; se riusciremo a mirare al loro punto debole, ovvero l’occhio rosso, riusciremo a metterli fuori uso in solo colpo. I Move Bullet sono necessari per attivare diversi macchinari, come i distributori che ci forniranno munizioni, batterie o cuori; possono essere sfruttati all’infinito senza alcun limite di munizioni. I Dance Bullet sono utili invece per costringere i nemici a ballare, lasciandoli scoperti e senza difese, mentre i Detect vengono utilizzati per trovare indizi o oggetti nascosti. Mentre all’inizio del gioco saremo chiamati a utilizzare solo i primi delle tipologie appena descritte, nel corso della nostra avventura ne sbloccheremo ulteriori varianti. Potremo cambiare munizioni semplicemente usando i tasti direzionali o aprendo la ruota di selezione tramite il tasto quadrato. Ma non è tutto: i Truth Bullett potranno essere potenziati utilizzando degli oggetti chiamati Bling Bullet. Questi particolari “accessori” dovranno essere assegnati alle nostre munizioni per potenziarne l’efficacia, la distanza e il numero massimo. Ne potremo assegnare fino a un massimo di due per ogni tipologia di proiettile e, se riusciremo ad equipaggiarne due compatibili, otterremo un ulteriore potenziamento.

Ma cosa ca...?

Ma cosa ca…?

Un’assassina per amica

Komaru non è l’unico personaggio di cui avremo il controllo: la nostra eroina sarà infatti aiutata da Toko Fukawa e dal suo folle alter ego Genocide Jack. Questa stramba fujoshi è infatti in grado di risvegliare la sua seconda personalità utilizzando una pistola stordente alimentata a batterie. Ovviamente, chiamare in aiuto la serial killer consuma gradualmente le batterie dell’aggeggio (e ne avremo solo tre nelle prime fasi di gioco) ma in cambio prenderemo il controllo di un personaggio invincibile che fa letteralmente a pezzi i Monokuma con le sue spaventose forbici. Genocide Jack avrà inoltre a disposizione due tipologie di attacchi speciali che infliggono ingenti danni ai nemici: uno adatto a colpire un solo avversario, un altro utile invece a sconfiggere interi gruppi. Per poter usare queste tecniche micidiali dovremo riempire una singolare barra chiamata Fever Gauge, che una volta portata al 100% attaccando i nemici, ci assegnerà un punto che potrà essere speso per effettuare una queste mosse speciali. Le tecniche che colpiscono un solo nemico sprecheranno un solo indicatore forbice, mentre quelle che riescono a colpirne in gruppo ne sprecheranno ben tre. In ogni caso, le animazioni di queste tecniche saranno esilaranti, una in particolare farà il verso alla famosa sfera Genkidama di Dragon Ball.

Le batterie a nostra disposizione non avranno solo questo utilizzo: se Komaru dovesse esaurire e si ritroverà in pericolo di vita, Toko giungerà in suo soccorso tentando di stordire il nemico, dopodiché avrà luogo un breve quicktime event dove saremo chiamati a stoppare un indicatore nel punto giusto per riuscire a salvarle la vita al costo di una batteria; nel migliore dei casi potremo addirittura farlo senza consumare energia: si tratta di un’operazione decisamente più rischiosa e complicata da eseguire, ma che ci consentirà di risparmiare energie preziose. Potremo infine potenziare le forbici di Genocide Jack recandoci dai Monokuma Kid, ovviamente al costo di qualche moneta virtuale.

Ultimate Dub

Questo capitolo di Danganronpa è caratterizzato da svariate scene in stile anime realizzate dallo studio d’animazione Lerche e dirette da Seiji Kishi, che già si erano occupati della trasposizione animata del primo capitolo. La resa grafica del titolo è molto valida, sfrutta al meglio le risorse di PlayStation Vita mantenendo sempre uno stile consono alla serie. Il gioco è inoltre completamente doppiato in lingua inglese, unico doppiaggio che ho potuto provare, in quanto quello giapponese verrà rilasciato al lancio come DLC gratuito. Nonostante tutto, ho trovato il doppiaggio anglofono molto gradevole, peccato che il gioco non presenti una traduzione in lingua italiana, cosa che potrà creare delle difficoltà a chi non conosce appieno la lingua inglese, dal momento che le cutscene sono solamente doppiate e non presentano sottotitoli. Un problema che potrebbe rivelarsi ancora più tedioso per chi deciderà di affrontare il gioco con il doppiaggio originale. Peccato invece per la colonna sonora che, pur essendo discretamente orecchiabile e adatta all’atmosfera generale, risulta un po’ troppo limitata e ripetitiva.

A chi consigliamo Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls?

Consiglio Ultra Despair Girls a tutti coloro che hanno apprezzato gli altri due titoli della serie in quanto, nonostante la tipologia di gameplay sia diversa dai precedenti, lo stile narrativo è rimasto perfettamente in linea con quanto già visto, andando ad approfondire lo stato in cui versa il mondo in Trigger Happy Havoc. Il titolo contiene una grossa quantità di riferimenti ad avvenimenti accaduti negli altri due giochi, di conseguenza, coloro che vogliono evitare spoiler e comprendere al meglio la trama, farebbero bene a recuperare i precedenti. Another Episode si presta perfettamente ad essere rigiocato più volte, magari variando fra i tre livelli di difficoltà disponibili, anche grazie agli oggetti collezionabili nascosti a dovere.

  • Mantiene intatta l’atmosfera dei capitoli precedenti
  • Collezionabili ben nascosti che invogliano la rigiocabilità
  • Trama e personaggi molto interessanti
  • Stile grafico ben caratterizzato
  • Ottimo doppiaggio (inglese e giapponese)

  • Un tantino incomprensibile per chi non ha giocato i capitoli precedenti
  • Mancata localizzazione in italiano
Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls
4.2

Orsi assassini e bimbi capricciosi per un altro validissimo capitolo della serie

Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls è, a mio avviso, un titolo riuscito e molto divertente, in grado di intrattenere a dovere con la sua trama e i suoi personaggi, che mi hanno tenuto incollato alla console fino alla fine, lasciandomi veramente soddisfatto. Alcuni potrebbero trovare fastidiosa la protagonista un po’ troppo arrendevole, ma garantisco nel suo miglioramento con la progressione della storia, tanto da farla diventare una delle mie preferite in assoluto. Mi ha fatto molto piacere come, nonostante il repentino passaggio da visual novel investigativa a gioco d’azione, l’atmosfera dei precedenti capitoli sia rimasta intatta, riuscendo a unire a dovere siparietti comici e momenti di alta tensione, con la costante consapevolezza di star prendendo parte a un gioco mortale, per quanto completamente diverso dai precedenti. In questo Danganronpa si parla in maniera chiara di molti degli avvenimenti importanti narrati nel episodio capitolo della serie, a partire dal finale; anche la presenza di alcuni personaggi del secondo costituisce già di per sé uno spoiler piuttosto pesante, il che lo rende decisamente poco adatto ai nuovi arrivati; chi ha già giocato ai precedenti, invece, sarà molto interessato a vedere in maniera diretta lo stato in cui versa il mondo, e scoprire alcuni retroscena sulle vicende chiave della storia. Ultra Despair Girls, inoltre, può essere completato facilmente entro le venti ore complessive e, se ovviamente cercherete di completare tutto al 100%, il tempo passato in sua compagnia aumenterà discretamente. Va apprezzato molto anche il suo stile grafico, molto pulito e curato, tenendo anche in considerazione che questo è il primo gioco della serie sviluppato appositamente per PlayStation Vita.

Giocatore accanito di JRPG, Musou e quant'altro di tipicamente giapponese. Il suo sogno nel cassetto è quello di poter un giorno iniziare dei Social Link con le ragazze di SENRAN KAGURA.