Manca ormai poco al primo anniversario di FINAL FANTASY XVI. Nonostante il più recente capitolo del franchise SQUARE ENIX risulti un po’ divisivo per via del notevole cambio di rotta rispetto al resto della serie, è innegabile che il sedicesimo capitolo sia comunque un prodotto di altissima qualità sia tecnicamente che a livello di gameplay seppur con qualche problematica. Ma se vi abbiamo già parlato esaustivamente del gioco base all’interno della nostra recensione, oggi andremo ad analizzare i contenuti aggiuntivi che la software house ha rilasciato negli ultimi mesi.
Per il gioco sono infatti disponibili “Echoes of the Fallen” e “The Rising Tide“, DLC che vanno a far luce su alcuni dei misteri che avvolgono il continente di Valisthea. Il primo ci permetterà di scoprire qualche dettaglio aggiuntivo sui Decaduti, popolazione ormai scomparsa le cui rovine sono sparse in tutto il mondo di gioco, mentre il secondo sarà interamente dedicato a Leviatano, l’Eikon che si pensava perduto per sempre. Entrambi i DLC saranno affrontabili solo dopo aver raggiunto un certo punto della storia principale di FINAL FANTASY XVI, e grazie ad essi otterremo nuovi poteri ed equipaggiamenti capaci di aiutarci notevolmente durante l’avventura di Clive.
Ma vale la pena acquistarli? Scopritelo all’interno della nostra analisi del Season Pass!
In “Echoes of the Fallen” il gruppo di Clive si troverà a investigare sulla comparsa di misteriosi cristalli che stanno spopolando nel mercato nero di Valisthea. Nonostante diano dei poteri simili a quelli ricavati dai Cristalli Madre, essi hanno un potere flebile e si distruggono con molta facilità. La ricerca porterà i protagonisti a scontrarsi con un gruppo di mercanti sospetti, che li condurrà verso la misteriosa Guglia dei Decaduti. Al suo interno Clive e i suoi compagni faranno luce su alcuni dei misteri del mondo di Valisthea, ma ad aspettarli ci saranno dei pericolosissimi e inaspettati nemici…
Questo primo DLC è abbastanza breve, sarà infatti presente solo qualche missione introduttiva prima di lanciarci nella mischia all’interno della Guglia dei Decaduti. Esplorando il dungeon potremo ottenere i Bit, nuova tipologia di accessori capaci di influenzare il nostro modo di giocare. Grazie ad essi potremo ad esempio andare a recuperare PV automaticamente o migliorare le prestazioni della parata precisa, permettendoci così di creare delle vere e proprie build inarrestabili in battaglia.
Per quanto corto ho apprezzato abbastanza questo primo contenuto, in particolar modo per la diverse boss fight presenti che saranno decisamente più impegnative di certi scontri visti nel gioco principale. I nemici non ci daranno un attimo di tregua, e molto spesso i loro attacchi andranno a coprire la maggior parte dello schermo dando al giocatore davvero poco margine di errore per poterli evitare.
In “The Rising Tide” il protagonista riceverà una lettera nella quale viene richiesto il suo aiuto per conto del Dominante del Leviatano, Eikon che si credeva perduto da oltre un secolo. Dopo aver fatto la conoscenza di Shula, membro dei Semi dell’Acqua, Clive e gli altri si imbarcheranno verso la misteriosa Mysidia scoprendo così come il popolo e l’Eikon siano sopravvissuti nell’oscurità per tutto questo tempo. Il Dominante, vittima del suo stesso popolo, è ora intrappolato in un incantesimo capace di fermare il tempo e il suo destino sarà nelle mani del protagonista…
Questo secondo DLC mette un po’ più carne al fuoco rispetto al precedente, introducendo la nuova area esplorabile di Mysidia ricca di materiali esclusivi e di missioni secondarie da affrontare. Durante la nostra permanenza sarà infatti possibile aiutare i Semi dell’Acqua a risolvere alcuni problemi, tra cui la misteriosa comparsa massiccia dei terrificanti Tonberry. Inoltre Clive apprenderà i poteri del Leviatano, andando a introdurre qualcosa di totalmente diverso da quanto visto nel gioco principale. L’abilità principale dell’Eikon, Grido del Serpente, tramuterà il braccio del protagonista in una sorta di cannone ad acqua capace di colpire con facilità i nemici mantenendo la distanza.
Oltre a trovare questo potere divertente, credo che la software house sia riuscita a bilanciarlo davvero bene. Il set di abilità di Leviatano è perfetto per affrontare gruppi di nemici, ma padroneggiarlo non sarà poi così semplice. L’utilizzo di Grido del Serpente infatti andrà a consumare una barra che potremo ricaricare manualmente, se premuto il pulsante con la giusta tempistica otterremo una breve finestra nella quale il consumo sarà azzerato. Dovremo capire bene quando ricaricare l’arma senza rischiare di subire troppi attacchi avversari, che fortunatamente potremo evitare grazie alla presenza di una doppia schivata.
La storia di Leviatano è abbastanza in linea coi toni della trama principale e ci mostrerà ancora una volta come la paura e la voglia di sopravvivere alle avversità può portare le persone a compiere atti davvero indicibili. Una volta completata la storia di “The Rising Tide” andremo a sbloccare il Portale di Kairos, una nuova sfida in stile arcade in cui dovremo affrontare orde di nemici e utilizzare i punti ottenuti dopo ogni match per potenziare Clive. Inoltre il protagonista riceverà un nuovo incredibile potere, di cui però non voglio farvi spoiler, ma vi assicuro che sarà davvero divertente da usare.
Uno degli elementi che ho più apprezzato dei contenuti del Season Pass di FINAL FANTASY XVI riguarda senza dubbio il comparto tecnico. La software house ha infatti confezionato due piccoli gioiellini, e le nuove aree di Valisthea che visiteremo saranno davvero una gioia per gli occhi. Inoltre la colonna sonora non sarà da meno, le musiche composte da Masayoshi Soken sono come sempre di altissima qualità, e il maestro riesce sempre a inserire un tocco nostalgico in tutte le sue melodie.
L’unico elemento che potrebbe essere considerato una piccola problematica è invece legato alla narrazione. Entrambe le storie vanno ad aggiungere elementi interessanti alla lore del sedicesimo capitolo, ma allo stesso tempo la loro presenza non andrà a intaccare la trama principale vista nel gioco base. E per quanto Ultima faccia sentire la sua presenza in alcune parti dei DLC, si tratta di qualcosa di marginale e alla fine andare a sbloccare nuovi poteri non avrà alcun effetto sullo svolgimento della storia se non a livello di gameplay.
Dopo averli analizzati in ogni loro parte credo che i contenuti del Season Pass di FINAL FANTASY XVI siano molto validi soprattutto se acquistati in coppia. Se da una parte Echoes of the Fallen risulterà un po’ più limitato, seppur offrendoci delle sfide davvero entusiasmanti, è con The Rising Tide che la software house è riuscita a fare davvero centro. I nuovi poteri introdotti in questo secondo DLC saranno davvero interessanti da utilizzare, soprattutto se abbiamo intenzione di affrontare nuovamente il gioco in modalità FINAL FANTASY dato che ci offriranno un modo completamente differente di affrontare l’avventura.
Pur non influenzando la trama principale, le aggiunte alla lore del sedicesimo capitolo sono davvero interessanti e andranno ad approfondire degli elementi che faranno sicuramente gola a tutti coloro che hanno apprezzato FINAL FANTASY XVI. In definitiva consiglio vivamente l’acquisto del Season Pass, non solo acquistandolo andremo a spendere meno che comprando i DLC singolarmente ma complessivamente si tratta di due prodotti immancabili per comprendere meglio il mondo di Valisthea.
E voi avete già giocato i contenuti del Season Pass di FINAL FANTASY XVI? Fatecelo sapere nei commenti!