Liberation Maiden SIN: una visual novel per PlayStation 3

liberation maiden cover

liberation-maiden-sin-creatoriAkihiro Hino (LEVEL-5), Goichi Suda (Grasshopper) e Chiyomaru Shikura (Mages/5pb) vengono intervistati da Famitsu circa l’uscita di Liberation Maiden SIN, sequel del fortunato titolo per Nintendo eShop facente parte del trittico di GUILD01.

Liberation Maiden SIN è stato annunciato lo scorso aprile in esclusiva su PlayStation 3, ma a differenza del primo titolo della serie non sarà uno shooting game a tema mecha come tutti ci aspettavamo, bensì una visual novel.

Il genere delle visual novel è parecchio amato in Giappone: si tratta di veri e propri romanzi interattivi, dove alle immagine statiche dei personaggi (spesso accompagnate da occasionali animazioni che ne mostrano lo stato d’animo, ad esempio) vengono abbinati dei dialoghi in il giocatore può interagire effettuando scelte o utilizzando oggetti specifici. Un esempio noto qui in Europa è la saga di Ace Attorney.

È stato Shikura a convincere Hino a passare dal genere sparatutto a quello di visual novel, offrendogli il vantaggio di una lunga esperienza maturata nel creare giochi di questo tipo.

La storia di SIN si svolgerà poco tempo dopo gli eventi del primo Liberation Maiden. Il termine “Sin” sarà parte integrante della trama, non è stato rivelato molto ma i tre hanno fatto riferimento al triplice significato della parola in giapponese: oltre al significato anglosassone (peccato)shin” in giapponese può essere interpretato come verità o cuore. Viene spiegato anche che sarà necessario considerare il primo Liberation Maiden come un prologo di ciò che vedremo in futuro, una sorta di episodio pilota.

Liberation Maiden SIN uscirà in esclusiva su PlayStation 3 nel corso del 2013. Nessuna notizia riguardo una possibile conversione per i paesi occidentali.

Fonte: Siliconera

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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