MAKE MY DAY – Recensione

Abbiamo visto in anteprima su Netflix MAKE MY DAY, anime scritto da Yasuo Ohtagaki e animato da 3DCG Studio 5. La nostra recensione

MAKE MY DAY – Recensione

Futuro prossimo. L’uomo è alla ricerca di risorse su nuovi pianeti. Coldfoot è un pianeta ricco di un minerale efficientissimo e pulito: il Sig. Apparentemente il pianeta sembra essere un’utopia priva di criminalità, ma, in realtà, qui i prigionieri vengono sfruttati pesantemente nelle miniere per l’estrazione del minerale, in condizioni estremamente pericolose. Inoltre, su Coldfoot regna un clima rigidissimo: si nasconde sotto il suolo una terribile minaccia aliena.

Sui canoni narrativi dell’horror sci-fi un’avventura al cardiopalma tra fughe, sparatorie, esplosioni e tradimenti che muovono una trama piena dei colpi di scena. La crudezza non manca, un ambiente estremo è infatti teatro di azioni spietate e atroci che terranno alta la vostra attenzione. Makoto Honda dirige MAKE MY DAY presso lo studio taiwanese 3DCG Studio 5 Inc., che si è occupando delle animazioni e del character design dei personaggi. La sceneggiatura, basata sulla storia originale di Yasuo Ohtagaki (Mobile Suit Gundam Thunderbolt, Moonlight Mile) è invece firmata da Yumiko Yoshizawa. Nel cast anche Shoji KawamoriKiyotaka Oshiyama, entrambi accreditati come mecha designer della serie, e Kensuke Ushio (DEVILMAN Crybaby e CHAINSAW MAN), che ne ha composto la colonna sonora.

MAKE MY DAY – Recensione

  • Titolo originale: MAKE MY DAY
  • Titolo inglese: MAKE MY DAY
  • Uscita giapponese: 2 febbraio 2023
  • Uscita italiana: 2 febbraio 2023
  • Piattaforma: Netflix
  • Genere: Survival Horror, Sci-Fi
  • Numero di episodi: 8
  • Durata: 23 minuti
  • Studio di animazione: 3DCG Studio 5 Inc.
  • Adattato da: storia originale di Yasuo Ohtagaki
  • Lingua: italiano, giapponese

Abbiamo recensito MAKE MY DAY tramite piattaforma streaming Netflix grazie a un accesso anticipato.

MAKE MY DAY – Recensione

Una minaccia su un pianeta perduto

Jim è una guardia penitenziaria, una persona di buon cuore che ama disegnare, un artista. Abita e lavora su Coldfoot, pianeta dal clima freddo, altamente inospitale, le cui grotte, nelle quali viene estratto il minerale, ospitano delle minacce che mettono continuamente in pericolo chi vi lavora. Durante una missione di soccorso, Jim si perde in una grotta e fa una scoperta terribile: alcune fameliche creature aliene hanno nidificato sul pianeta. La minaccia è molto più seria di quello che pensavano. Inizia così un avventura al cardiopalma, una fuga da esseri alieni e terribili che avanzano inesorabilmente sulla colonia umana.

Tali creature offrono uno spunto interessante nella creazione di una trama survival, dal momento che sono virtualmente indistruttibili. L’ineluttabilità di queste creature permette di giocare molto bene sulla sensazione di inferiorità fisica e sulla fragilità dell’essere umano. In tutto questo, Jim dovrà assistere impotente a una serie di tragedie, ma ciò non lo fermerà mai dal cercare di fare sempre la cosa giusta e agire per il prossimo.

MAKE MY DAY – Recensione

La trama di MAKE MY DAY è dunque molto lineare, ma abbastanza avvincente. Sotto questo aspetto, la seconda parte della serie migliora sicuramente, vengono svelate importanti informazioni sul mondo che circonda i protagonisti, ci sono parecchi cambi di prospettiva e l’atmosfera diventa, in generale, più tesa. Le prove stesse che i personaggi dovranno superare si fanno sempre più complesse e stimolanti. L’azione non è tutto. L’intuito, la strategia, la conoscenza del mondo alieno: tutto concorrerà ad aiutarli a sopravvivere.

Temi e genere

MAKE MY DAY è un horror sci-fi a tema survival, senza dubbio ispirato alle più celebri storie del genere, quali Le Montagne Della Follia, AlienLa Cosa. I mostri che popolano Coldfoot somigliano a larve di blob fluorescente, sono indistruttibili e sembrano non fermarsi davanti a nulla. Esseri semi-senzienti e insaziabili, dotati di un fisico incredibilmente resistente.

Durante questa pericolosissima avventura, Jim dovrà fare i conti con la sopravvivenza, con le scelte difficili che essa comporta e con il suo buon cuore che lo spingerà sempre ad aiutare il prossimo. Davanti a orrori sconosciuti, inoltre, la natura dell’uomo emerge e i mostri non sempre rappresentano la principale minaccia. La natura che ogni persona cela emerge quindi in queste situazioni estreme. Tutta la storia si basa su questo contrasto, il sospetto trascina gli eventi e fa vacillare costantemente i rapporti umani. L’essere umano reagisce o si spezza. Le gerarchie si intensificano o si ribaltano. Le vite possono perdere di loro valore in un attimo. Jim, ragazzo giusto e retto, dovrà imparare a bilanciarsi continuamente su un filo sottilissimo. Ma non sarà solo, no, sulla sua strada troverà molti compagni con cui collaborare e farsi forza.

Animazione in CGI

L’intera serie, composta da 8 episodi e disponibile in esclusiva su Netflix, è stata realizzata in CGI, eppure l’animazione è fluida, grazie anche ad un design molto basico. Emerge un po’ più di complessità nelle componenti mecha e nella raffigurazione delle tecnologie che fanno da sfondo alla storia. Degno di nota anche il design dei mostri, non tanto minacciosi nell’aspetto (sono praticamente dei tardigradi giganti e fluttuanti), quanto più nel fatto che, avendo una resistenza fisica impressionante e una mole considerevole, avanzano travolgendo e divorando tutto quello che incontrano.

MAKE MY DAY – Recensione

La regia è semplice, ma non brilla in alcuna occasione. Le scelte fotografiche funzionano bene nelle scene statiche, ma peccano nei momenti d’azione, in quanto non propriamente dinamiche e impattanti. Allo stesso modo, nelle scene dinamiche, bisogna ammettere che i movimenti dei modelli 3D risultano un pochino legnosi, per un’esperienza visiva certamente non esaltante.

I personaggi come punto forza

I personaggi sono uno dei punti di forza della serie. Innanzitutto il loro character design è vario, sia nella composizione dei volti sia nell’anatomia. A livello estetico siamo vicini ai modelli Pixar, con gli occhi molto grandi e brillanti che permettono una grande espressività dei volti. La caratterizzazione psicologica è anch’essa ben realizzata: i personaggi sanno spiccare e, spesso, creano un bel contrasto con il contesto duro.

Altro punto a favore è sicuramente il modo in cui vengono trattati i rapporti tra i personaggi. Come accennato sopra, il dubbio e il sospetto sono spesso cardine delle relazioni umane, potendo essere un pretesto per romperle definitivamente o rafforzarle. Tutti dovranno imparare a comprendere il valore della cooperazione per riuscire a sfuggire a una minaccia che non fa distinzioni. Infine, ben realizzato anche il doppiaggio in italiano, fresco e mai troppo enfatizzato.

MAKE MY DAY – Recensione

A chi consigliamo MAKE MY DAY?

Consigliamo MAKE MY DAY a chiunque ami il genere sci-fi e voglia intrattenersi con una breve avventura, a chi è affascinato dai misteri dello spazio profondo. Non un titolo forte o particolarmente di spicco, perfetto per chi vuole introdursi al genere, senza troppe aspettative.

  • Character design variegato
  • Ottima gestione dei rapporti umani tra personaggi

  • Animazioni in CGI un po’ legnose e semplici
MAKE MY DAY
2.5

Terrore da un pianeta sconosciuto

Le viscere di un pianeta sconosciuto nascondono un minerale efficientissimo e allo stesso tempo una minaccia oscura, ennesima prova di come la luce più intensa proietti l’ombra più fitta. La tensione comprime il fiato in questa breve avventura al cardiopalma, dove sopravvivenza e terrore spingeranno un manipolo di sconosciuti a collaborare per salvarsi da una situazione senza speranza. Purtroppo le animazioni di MAKE MY DAY non sono particolarmente incisive ed efficaci, e l’azione e la 3DCGI non riescono sempre a sposarsi in maniera armonica. Ne risulta un prodotto talvolta legnoso e statico, che certamente non brilla tra le produzioni odierne.

Scrittore incallito, impugna la penna come fosse una katana e si allena prendendo a colpi di spada un povero taccuino che si porta sempre appresso. Appassionato di fumetti americani e nipponici, il suo più grande sogno è quello di imparare a lanciare sfere di energia dal palmo della mano. Ogni notte sogna l’uscita del nuovo capitolo di Hunter x Hunter, per poi svegliarsi in lacrime e scontrarsi con la dura realtà.

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