DRAGON QUEST TREASURES – Recensione

Fai un tuffo nel passato e scopri tutti i segreti della prima avventura di Erik e Mia in DRAGON QUEST TREASURES per Nintendo Switch

DRAGON QUEST TREASURES – Recensione

Tra le saghe videoludiche giapponesi più riconoscibili DRAGON QUEST è senza ombra di dubbio una delle più riconoscibili. Con oltre 35 anni alle spalle, il franchise creato da Yuji Horii è riuscito nel tempo a cementarsi nel cuore dei giocatori di tutto il mondo diventando un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli amanti dei JRPG. È così che dopo il successo riscosso dell’undicesimo capitolo principale della saga SQUARE ENIX ha ben pensato di andare ad esplorare il passato di uno dei suoi protagonisti con un nuovo spin-off: DRAGON QUEST TREASURES. Il titolo segue le vicende dei gemelli Erik e Mia andando a narrarci la loro prima avventura nel misterioso mondo di Draconia, un arcipelago fluttuante ricco di tesori da scoprire.

Ma come ci siamo trovati con questo nuovo spin-off esclusivo per Nintendo Switch? Scopritelo nella nostra recensione di DRAGON QUEST TREASURES!

DRAGON QUEST TREASURES – Recensione

  • Titolo: DRAGON QUEST TREASURES
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: Action RPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: SQUARE ENIX
  • Sviluppatore: TOSE
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese o Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 9 dicembre 2022
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: è possibile acquistare l’upgrade all’edizione Deluxe che include tre mostri reclutabili e una serie di proiettili aggiuntivi
  • Note: nonostante i protagonisti provengano da DRAGON QUEST XI: Echi di un’Era Perduta, la trama di DRAGON QUEST TREASURES è fruibile anche da chi non l’ha giocato

DRAGON QUEST TREASURES – Recensione

La vita dei giovani aspiranti avventurieri Erik e Mia sta per cambiare radicalmente. Mentre si trovano sull’imbarcazione dei vichinghi che li hanno salvati, i due gemelli incontreranno due misteriose creature che sono state catturate proprio dai loro scorbutici compagni di viaggio. Dopo averle liberate dalla loro prigionia, le due creature inviteranno Erik e Mia a usare la propria imbarcazione per seguirle fino ad un’isola avvolta dalle nebbie. Dopo aver esplorato delle rovine fatiscenti, i giovani aspiranti avventurieri troveranno due pugnali del tutto simili ma dai colori differenti che, una volta tolti dal loro piedistallo, apriranno un portale per un mondo misterioso. È così che i gemelli si troveranno a Draconia, un arcipelago di isole fluttuanti in cui gruppi di cacciatori di tesori sono alla ricerca delle rarissime Sette Gemme del Drago. Grazie ai consigli di Misha e Suyn, di cui ora riescono a capire il linguaggio, Erik e Mia potranno finalmente vivere l’avventura che hanno sempre desiderato e che li porterà a scoprire tutti i segreti di Draconia.

Wonder Twin powers, activate!

Dal punto di vista del gameplay DRAGON QUEST TREASURES si distacca parecchio dai capitoli principali, focalizzando l’attenzione sulla ricerca dei tesori e sulla possibilità di reclutare alcune delle più iconiche creature del franchise per il nostro party. Il giocatore potrà scegliere liberamente se impersonare Erik o Mia, e sarà possibile cambiare personaggio ogni qualvolta vorremo semplicemente recandoci alla nostra base dato che potremo utilizzare solo uno dei due alla volta. In combattimento i due avranno le stesse capacità, ragion per cui questa scelta sarà puramente cosmetica e non andrà ad influenzare in alcun modo né la storia né tanto meno il gameplay.

DRAGON QUEST TREASURES – Recensione

A differenza dei tradizionali turni che caratterizzano il franchise, in questo spin-off troveremo un sistema di combattimento action abbastanza semplice ma ben definito. Il giocatore potrà utilizzare direttamente solamente uno dei due gemelli che avrà a sua disposizione una serie di attacchi ravvicinati sfruttando il pugnale e la possibilità di colpire a distanza o curare gli alleati grazie alla Fionda. Questo strumento sarà fondamentale in quanto saranno presenti tantissimi proiettili differenti, alcuni dei quali ci permetteranno di infliggere status alterati agli avversari o di scagliargli contro potentissimi incantesimi.

Oltre al protagonista da noi scelto la nostra squadra sarà composta da un massimo di tre creature, che potremo reclutare nelle tantissime isole che compongono l’arcipelago di Draconia. I mostri agiranno liberamente in base alle loro caratteristiche, e potremo controllarli direttamente solo per utilizzare un potentissimo attacco combinato una volta che avremo riempito una barra apposita. Anche il sistema di reclutamento è abbastanza semplice. Dopo aver sconfitto un nemico capiterà infatti che questo voglia unirsi a noi e mandi una richiesta di reclutamente alla nostra base, possibilità che potremo aumentare utilizzando particolari proiettili della fionda. Per poterli aggiungere alla nostra squadra dovremo però prima completare la loro richiesta, che generalmente consiste in consegnare loro una somma di denaro o determinati oggetti che troveremo durante le nostre esplorazioni.

Il mio tesssssoro

Le creature alleate non saranno utili solamente per vincere le battaglie, ma si riveleranno fondamentali anche durante le fasi di esplorazione. I mostri reclutati saranno infatti coloro che trasporteranno i tesori da noi recuperati, e in base alla loro stazza avranno più slot per il trasporto a loro disposizione. Inoltre la scelta delle creature che compongono la nostra squadra sarà fondamentale per il recupero di determinate tipologie di tesori. Ogni qualvolta partiremo per l’avventura i tipi di tesori che potremo trovare nelle varie isole di Draconia cambierà, e solamente portando con noi dei mostri che hanno delle affinità con quei particolari oggetti potremo recuperarli. I mostri reclutati possiedono inoltre una specialità di movimento, grazie alla quale sarà possibile raggiungere più facilmente piattaforme sopraelevate o librare a mezz’aria per superare ostacoli altrimenti fatali.

DRAGON QUEST TREASURES – Recensione

Dopo aver completato un’esplorazione e aver raccolto abbastanza tesori potremo tornare alla base dove il nostro bottino verrà valutato, andando così ad incrementare le ricchezze della nostra Brigata. Non solo superando questi traguardi potremo proseguire con la trama principale, ma ci forniranno anche tantissimi bonus passivi sia per i combattimenti che per l’esplorazione. Facendo salire di livello la nostra Brigata inoltre potremo sbloccare nuove strutture costruibili per la nostra base, come ad esempio l’Emporio dove poter acquistare nuovi oggetti o la Fabrika dove poter utilizzare i materiali ottenuti per creare proiettili per la Fionda.

Man mano che proseguiremo con la trama principale andremo inoltre a sbloccare le Spedizioni. Potremo creare delle squadre composte da tre mostri e mandarli alla ricerca di materiali e di tesori autonomamente per le varie isole di Draconia. Gli oggetti che potremo recuperare varieranno in base al luogo da noi scelto, inoltre ogni spedizione avrà un livello minimo richiesto per poter essere portata a termine con successo. Mentre siamo in esplorazione inoltre capiterà che altre brigate di cacciatori di tesori cercheranno di rubare il nostro bottino, e solamente sconfiggendoli in battaglia potremo assicurarci di non perdere alcun bene prezioso.

Relic Hunter

Dal punto di vista tecnico DRAGON QUEST TREASURES offre un’esperienza un po’ altalenante. Il comparto grafico del gioco è caratterizzato da delle scelte stilistiche apprezzabili ma realizzate in un modo un po’ troppo abbozzato. Le aree esplorabili di Draconia sono infatti fin troppo spoglie e ripetitive, e vanno un po’ a cozzare con le coloratissime creature del franchise. Il titolo gira a 30 FPS sia su TV che in portatile, con qualche sporadico calo durante i combattimenti con più avversari. Le limitazioni del comparto grafico rendono il titolo davvero adatto ad essere giocato in portatile, dato che su una TV di grandi dimensioni sarà più facile notare le imperfezioni che lo caratterizzano.

DRAGON QUEST TREASURES – Recensione

Nessuna problematica invece legata al comparto sonoro, si tratta del primo capitolo del franchise rilasciato dopo la scomparsa dello storico compositore Koichi Sugiyama che è stato celebrato con l’utilizzo di alcune delle sue più iconiche melodie realizzate per l’undicesimo capitolo. Il titolo dispone inoltre del doppiaggio sia in lingua originale che in inglese, mentre la localizzazione dei testi sarà completamente in italiano.

Nonostante DRAGON QUEST TREASURES possa essere considerato in parte un prequel di DRAGON QUEST XI, data la presenza di Erik e Mia come co-protagonisti, i rimandi all’undicesimo capitolo della saga sono davvero limitatissimi e non c’è una vera e propria connessione tra i due giochi. La narrazione della trama principale è abbastanza semplice e lineare, ma potremo ampliarla e scoprire più dettagli sugli abitanti di Draconia grazie alle tante missioni secondarie presenti nel gioco. Inoltre il titolo possiede un’ampia componente di fan service che farà la gola di tutti gli amanti del franchise. I tesori che otterremo infatti saranno infatti dei rimandi diretti a tutti i capitoli della saga, incluse le statue dei più amati protagonisti e dei loro iconici avversari.

Erik e sua sorella Mia vivono a bordo di una nave vichinga e sognano di esplorare il mondo per trovare preziosi tesori. Una notte si imbattono in Misha e Suyn, due bizzarre creature, e come per incanto si ritrovano nella leggendaria Draconia, un posto stracolmo di tesori che non aspettano altro che di essere scoperti… Ha così inizio l’entusiasmante avventura che Erik e Mia hanno sempre desiderato vivere! Draconia è un luogo enorme, ed Erik, Mia e i loro strambi e simpatici compagni avranno bisogno di aiuto per trovare tutti i tesori lì nascosti. Faranno amicizia con una varietà di mostri molto socievoli, e li inviteranno a unirsi al loro gruppo. Usando le visioni magiche delle belve e le loro straordinarie capacità di trovare oggetti preziosi, i nostri eroi correranno veloci come il vento, scaleranno ripide pareti di roccia con un solo salto e supereranno in volo abissi profondissimi per scovare i tesori nascosti anche negli anfratti più segreti e apparentemente inaccessibili!

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A chi consigliamo DRAGON QUEST TREASURES?

Per via delle differenze con i capitoli principali del franchise, DRAGON QUEST TREASURES è adatto a coloro che cercano un’esperienza di gioco più lineare e semplice rispetto a quella di un JRPG tradizionale. Tutti i fan della saga saranno invece felici della miriade di citazioni che SQUARE ENIX ha introdotto all’interno di questo spin-off, e che ripercorrono la storia dell’iconico franchise fin dai suoi esordi. Inoltre la trama principale è fruibile anche da chi non ha giocato DRAGON QUEST XI: Echi di un’era perduta, dato che i collegamenti saranno davvero esigui.

DRAGON QUEST TREASURES – Recensione

  • Sistema di gioco semplice, ma ben strutturato
  • Tantissime citazioni ai precedenti capitoli del franchise
  • Uno sguardo nel passato di Erik e Mia…

  • …Ma ci aspettavamo qualche collegamento in più a DQXI
  • Tecnicamente risulta un po’ troppo arretrato, con sporadici cali di frame
  • Alle lunghe rischia di diventare ripetitivo
DRAGON QUEST TREASURES
3.8

Spin-off divertente ma non privo di difetti

Nonostante qualche problematica tecnica DRAGON QUEST TREASURES riesce comunque ad essere un titolo molto divertente grazie anche alla piattaforma che lo ospita. Il sistema di gioco semplificato rispetto a quello della saga principale, unito alla linearità della trama, fa si che questo spin-off dia il meglio di sé soprattutto quando giocato in portatile. Alcuni degli elementi implementati dalla software house sono davvero interessanti, come ad esempio le specialità dei mostri reclutabili e come queste ci daranno vantaggi durante l’esplorazione. Uno dei punti di forza maggiore è la quantità di citazioni e riferimenti al passato del franchise, che ci faranno aumentare la voglia di trovare tutti i tantissimi Tesori presenti nel gioco. E anche se ci sarebbe piaciuto vedere qualche connessione più profonda con l’unidicesimo capitolo della saga, ci siamo divertiti parecchio a esplorare le isole di Draconia.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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