Fireworks: vanno visti di lato o dal basso? – Recensione del Bundle Poster Wraparound

Siete rimasti affascinati dall'anime uscito nel 2017? Allora non perdetevi la nostra recensione del pack con i due manga e il romanzo dedicati all'opera!

Fireworks: vanno visti di lato o dal basso? - Recensione del Bundle Poster Wraparound

Planet Manga, come già fatto per molti altri successi d’animazione, porta in Italia anche la trasposizione cartacea di Fireworks (come abbrevierò fino a fine articolo!), film campione d’incassi del 2017, approdato da noi nel 2020 in Blu-ray (qui la nostra recensione) e apprezzato soprattutto per il comparto animato e per le colonne sonore. Due fattori certamente difficili da infondere nel manga e nella suo rispettivo romanzo, nel quale lo sceneggiatore promette numerosi arricchimenti e scene inedite rispetto a quanto visto al cinema. Andiamo quindi a scoprire tutti i pregi e i difetti dell’opera che ha saputo incantare proprio come uno spettacolo di fuochi d’artificio!

Fireworks: vanno visti di lato o dal basso? - Recensione del Bundle Poster Wraparound

  • Titolo originale: Uchiage Hanabi, Shita kara Miru ka? Yoko kara Miru ka?
  • Titolo italiano: Fireworks – Vanno visti di lato o dal basso?
  • Uscita giapponese: 2017-2018
  • Uscita italiana: 11 agosto 2022
  • Casa editrice: Planet Manga
  • Volumi: 2 (di 2) + romanzo
  • Genere: Romantico, slice of life, sci-fi, tragedia
  • Disegni: Makoto Fuugetsu
  • Storia: Shunji Iwai (per il romanzo Hitoshi One)
  • Formato: brossurato con sovracopertina, B/N, 
  • Numero di pagine: 168 (manga) e 236 (romanzo)

Abbiamo recensito il pack di “Fireworks: vanno visti di lato o dal basso?” tramite copia stampa fornitoci da Planet Manga. 

Se solo potessi tornare a quel momento

Fireworks, per chi non ha visto il film, segue le strane vicende di due studenti, Norimichi e Nazuna, in un giorno d’estate caratterizzato dalla classica festa dei fuochi artificiali. La storia si incentra inizialmente su una futile discussione: come sono realmente i fuochi artificiali? Sono piatti o sono rotondi? (che sarebbe stato anche un titolo migliore!). Questo diverbio tra ragazzini, tipico di un slice of life, si trasforma pian piano in qualcosa di più avventuroso e romantico, con digressioni verso il fantascientifico. L’esordio che spezza il tranquillo ritmo iniziale è in questo caso è determinato dalla comparsa proprio di Nazuna Oikawa, e di una strana sfera luminosa in suo possesso che inspiegabilmente suscita la curiosità di Norimichi.

Fatto sta che la vita della ragazza sta per essere stravolta dalla scelta dei suoi genitori di cambiare paese, e prima di andarsene chiede ad Azumi, migliore amico del protagonista, un appuntamento per il festival di quella sera (scenario imprescindibile) con relativi fuochi, dove il gruppo avrebbe dovuto verificare quale delle due affermazioni fosse quella corretta. Ma l’appuntamento non sarà come ve lo potreste aspettare! Anche voi, come il protagonista, vi chiederete: è così che doveva andare? Ma è proprio quando tutto appare deciso che la linearità della storia viene sconvolta da un evento quasi magico, che porterà Nazuna e Norimichi in una fuga d’amore improvvisata, che però, tassello dopo tassello, sembrerà sempre più “giusta” e ammirevole. Se i due ragazzini riusciranno a stare assieme lo scoprirete solamente leggendo i due volumi (o il libro) di questo bundle!

Tutto in un giorno d’estate

La trama, tipicamente adolescenziale, è un qualcosa di consolidato, sia per la struttura che per le tematiche. Innanzitutto, a quelli che nel tragico passato si sono appioppati filosofia, parrà chiaro che la narrazione è quella tipica di una tragedia aristotelica, con il rispetto delle sue pseudo-unità: tutto che si svolge nello stesso paese, una sola trama principale, e soprattutto un susseguirsi di eventi che si conclude entro la sera stessa. Appare quindi chiaro che la storia, come in altri titoli simili ove le scelte individuali hanno un’importanza determinante (STEINS;GATE, La ragazza che saltava nel tempo, Re:ZERO), punta molto sull’ansia di un dramma alle porte che deve essere evitato.

In questa “lieve” tensione narrativa si sviluppano le piccole varianti che portano al finale pirotecnico, con un’ambientazione che, da grande appassionato, ho davvero apprezzato, nonostante non abbia la stessa resa visiva del film, né le sue note musicali a cornice. Oltre al romanticismo, il titolo gioca molto sulle cose che diamo per scontate, come la quotidianità scolastica, l’amicizia, o appunto le modalità con cui esplodono i fuochi d’artificio: nel mondo che ciascuno di noi si crea anche la verità più lampante potrebbe venire stravolta, e non è detto che la responsabilità sia esterna!. Anche i personaggi, piuttosto stereotipati, sembrano rendersene conto, e questo è forse l’aspetto meno riuscito dell’opera: in una trama piuttosto comune ai giorni nostri, e a tratti persino poco chiara, dei protagonisti che compiono scelte quasi automatiche aggiungono poco al risultato finale, rendendo il cartaceo meno emozionante del film, nonostante una buona ricostruzione di paesaggi e dialoghi.

Un’impresa difficile

Con tali premesse va da se che l’aspetto più difficile di questa uscita targata Panini era rendere apprezzabile un’opera che aveva puntato molto sugli aspetti tipici di un film (OST e scene colorate) con un manga bianco e nero. Un obiettivo riuscito solo parzialmente. La lettura veloce, accompagnata dai disegni curati di Makoto Fuugetsu (tipici dell’anime) e da dialoghi ben resi è in grado di intrattenere il lettore, ma si percepisce subito quanto le varie scene siano state ritagliate e pensate per una narrazione più visiva, soprattutto per ciò che riguarda il climax: nel film di Hitoshi One (basato sul live action di Shunji Iwai del 1993) dubbi e difetti venivano magistralmente coperti da scene romantiche e fuochi d’artificio, mentre qui questi attimi perdono quasi significato, tanto che alla fine ci si dimentica persino della scommessa sulla dinamica delle esplosioni. I disegni ben realizzati e i chiari dialoghi, pur con qualche taglio importante, non offrono quindi le giuste emozioni, ma solamente una piacevole storia romantica dal finale scontato e senza troppe spiegazioni. Nulla comunque che non sia già capitato con altri titoli resi in questo formato!

Un’accoppiata sulla quale la Panini sta, giustamente, puntando in alcuni casi (vedasi le recenti edizioni di Shangri-La Frontier) è l’affiancamento di un volume da leggere al manga. Si sa, in Italia le light novel e la narrativa legata al fandom prende poco, per questo un cofanetto simile è una buona occasione per diffondere il genere a chi non se ne è mai interessato. Anche in questo caso il libro curato da Hitoshi One è un’ottima aggiunta ai due volumi: nonostante questo sia il primo romanzo di Hitoshi One e lo stile sia simile allo script di una sceneggiatura (con parti descrittive interrotte in continuazione da discorsi diretti), la lettura è piacevole e aggiunge molti dettagli alla storia. Etichettature da nerd, descrizioni di paesaggi, canzoni, scenette comiche e spiegazioni esaustive sono solo alcuni di questi arricchimenti. Basti pensare che le prime trenta pagine del libro ne coprono circa la metà di quelle del manga. Nel romanzo inoltre si percepisce meglio la crescita dei protagonisti e dei loro sentimenti, con un maggior ordine degli eventi e di conseguenza un minore senso di smarrimento nell’avvicinarsi al finale. Dunque una delicata lettura a contorno dell’opera.

A chi consigliamo Fireworks: vanno visti di lato o dal basso?

L’edizione completa (dotata di un incarto davvero piacevole) potrebbe giustamente far gola a chi ha apprezzato il film. A loro sarebbe scontato consigliarla, ma potrebbe essere un buon acquisto sia per chi vuole apprendere appieno le scene pensate dal regista, che da chi cerca una lettura veloce e leggera, col manga prima e con la narrativa poi. Sconsiglierei invece il cofanetto, anche visto il suo prezzo, a chi non ama molto i libri: in tal caso puntate sull’edizione ordinaria e capirete già dal primo numero se questa avventura (romantica, con tratti di mistero fantascientifico) fa per voi.

  • Un manga che ripercorre fedelmente il film
  • Un libro con dettagli aggiuntivi
  • Buoni disegni e dialoghi

  • Personaggi piatti e già visti
  • Pochi reali colpi di scena
Fireworks: vanno visti di lato o dal basso?
3.2

L'importanza delle piccole scelte

Fireworks: vanno visti di lato o dal basso? narra la storia di un colpo di fulmine che, come un fuoco d’artificio, divampa lungo la storia, per esplodere sul finale dopo tanti piccoli crepitii disseminati sul tragitto. Una vicenda tranquilla, quasi scontata, con poche emozioni e personaggi fin troppo comuni, ma che sa comunque offrire insegnamenti, una certa dose di spettacolo e romanticismo da colpo di fulmine. Se quasi tutto è effimero, come scintille nel cielo notturno, mi piace pensare che questo manga possa indicare l’importanza di una scelta, anche quando le fondamenta delle nostre comode vite cedono come castelli di carta. Insomma, non importa se i fuochi siano rotondi o piatti, o se vadano visti di lato o dal basso, l’importante è poterli vedere con gli amici o con la propria ragazza.

Scrittore per passione, dopo aver scoperto la pozione che preserva i capelli e l’anima, la usa su di sé per terminare il dottorato in ingegneria ambientale. Utilizzando la magia infusa nelle parole tenta da anni di convertire gli eretici alla cultura giapponese. Adora il metal, i videogiochi, manga e fumetti, l leggende celtiche, e tutto ciò che si può fare mangiando cioccolata all’ombra di una montagna.

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