L’internet di oggi è sempre più frammentato e diviso, oltre che sempre più complesso. È difficile star dietro a tutto quello che succede, così come anche a tutti i nuovi modi che hacker e altri malfattori possono utilizzare per rubare i vostri dati, ma anche per truffe di ben altro tipo: oppure, più semplicemente, immaginare a quanti nostri dati vengono effettivamente collezionati (col nostro consenso) da siti internet, provider e servizi online. Inoltre, in un mondo sempre più globalizzato, sistemi come licenze e copyright non sono riusciti a rimanere al passo; spesso “condannando” chi vive in un certo paese a non poter usufruire legalmente di un certo servizio, non poter vedere una certa serie o giocare ad un certo videogioco, e cose simili. Dunque, come proteggersi dai malfattori online e come aggirare questo fastidioso problema con licenze regionali? Potete usare una VPN. Una VPN, o virtual private network è, per spiegarlo in parole semplicissime, una sorta di strato aggiuntivo di protezione attraverso il quale passa la vostra rete internet, che viene reindirizzata attraverso vari nodi in diversi paesi a vostra scelta, per mascherare in maniera più efficace il vostro traffico online oppure anche farvi risultare come utenti che si connettono per esempio dal Giappone o dagli Stati Uniti, pur tuttavia restando comodi nella vostra casa. Ecco tre motivi per il quale potreste voler utilizzare una VPN, come ad esempio Surfshark.
Maggiore sicurezza online
Sia che voi siate connessi ad una rete Wi-Fi pubblica come quella di un locale (molto poco sicura) sia che voi siate connessi da casa, il vostro traffico dati non è invisibile. Nel primo caso, qualsiasi persona con un minimo di abilità tecniche potrebbe tracciare la vostra attività online, i siti che visitate e simili, mentre anche da casa, anche se siete sicuramente più al sicuro che in una rete pubblica, anche il vostro ISP (Internet service provider come per esempio Vodafone, Wind, Eolo e simili) può monitorare il vostro traffico. In genere, questo viene fatto in automatico e non viene mai preso in considerazione se non per motivi legali, ma può comunque essere di vostro interesse utilizzare una VPN per nascondere il più possibile il vostro traffico a potenziali spioni. Ci sono stati casi eclatanti, come negli USA dove il whistleblower Edward Snowden ha svelato al pubblico statunitense che l’attività online degli utenti veniva venduta dai provider al governo, e in particolare all’NSA, per motivi di sorveglianza e sicurezza nazionale. Non sappiamo come le cose funzionino qui in Italia, ma avere una VPN può tutelarvi maggiormente.
Possibilità di usufruire di contenuti regionali bloccati
Quante volte vi siete detti “voglio proprio vedere questa serie su Netflix/Prime Video/Crunchyroll/etc.” per poi scoprire che, una volta arrivati sulla pagina, vi aspetta solo uno schermo nero con scritto “Spiacente, questo contenuto non è disponibile nel tuo paese”?. Questo succede perché, anche se il servizio è uno solo, ogni compagnia di streaming ha diritti differenti in ogni singolo Paese del globo, perciò un contenuto disponibile in Giappone o negli Stati Uniti potrebbe non essere disponibile in Italia, o viceversa. Con una VPN, questo problema viene eliminato alla radice. Utilizzando una VPN potete “mascherare” la vostra connessione in entrata per far sembrare che vi stiate connettendo dal paese in cui quella licenza è disponibile, e dunque guardare la vostra serie in santa pace. Lo stesso vale per i giochi: alcuni non sono disponibili in alcune regioni del mondo, e per giocarci o scaricarli è necessario utilizzare versioni non ufficiali oppure scaricarli via i rispettivi store esteri.
Maggior controllo sulla vostra privacy online
Il terzo punto si collega in qualche modo al primo. Qui non si tratta di un problema di sicurezza online, ma di privacy. Navigando in rete, registrandoci ai siti, accettando inviti a newsletter, spargiamo in giro un sentiero di briciole di pane con i nostri dati personali, a volte anche sensibili, per tutta la rete. Si sente spesso di continui scandali venuti a nascere perché questo o quell’altro sito raccolgono (per motivi di lucro) molti più dati personali degli utenti di quanto non venga detto loro esplicitamente. Stiamo parlando di dati sanitari, finanziari, relazionali, cose insomma che di sicuro non vi farebbe piacere vedere in mano di qualche agenzia pubblicitaria che vi invia poi pubblicità pertinenti ai vostri “interessi”. Anche in questo caso, una VPN agisce come una sorta di scudo ulteriore, andando a mascherare la vostra attività online fra vari “nodi” rendendo dunque più difficile il vostro tracciamento da un sito all’altro che visitate.
Questi sono solo tre motivi per i quali anche chi non mastica molto di tecnologia ed informatica dovrebbe usare una VPN per tutelarsi al meglio sul web, cercando però di evitare servizi “gratis” e poco raccomandabili, affidandosi invece a compagnie serie che, anche con abbonamenti VPN, offrono maggiore sicurezza e evitano di vendere a loro volta i vostri dati.