A distanza di un anno dal nostro primo viaggio all’interno del mondo dei tatuaggi, ispirati al Giappone e ai videogiochi, siamo nuovamente tornati a parlarvi di “storie sulla pelle”, in particolare della forte connessione tra tatuaggi e universo Anime. Anche questa volta abbiamo passato il testimone a chi in prima linea rende “realtà” i numerosi ricordi e sentimenti, fino a renderli delle vere e proprie opere d’arte. Ad accompagnarci troverete quindi nuove e vecchie amicizie, che attraverso la loro storia hanno condiviso con noi il forte legame tra le due realtà, nonché loro diverse opere che come sempre nascondono più di una semplice storia.
Alessia “AleroseBunny” Amoruso
“Sono Alessia Amoruso, conosciuta anche come AleroseBunny, e il mio percorso da tatuatrice ha inizio nel 2014, quando decisi di frequentare un corso apposito (che consiglio vivamente a tutte le persone che vogliono avvicinarsi al mondo del tatuaggio) e, successivamente ad un duro periodo costellato da tantissimi tentativi, situazioni di affossamento, rifiuti e molti “non ci riuscirai mai”, ho iniziato un apprendistato in studio durato all’incirca tre anni”.
“Ho quindi cominciato a tatuare un po’ più seriamente nel 2017, quando mi resi conto che potevo unire due delle mie più grandi passioni: quella del mondo del cartoon colorato a quella del tatuaggio. È stato un amore folle, così come quello per gli anime iniziato da piccina grazie a La7 con l’incredibile Lamù e Kenshiro, MTV anime night con opere come Full Metal Alchemist e Nana, gli immancabili Pokémon e Sailor Moon su Italia 1 (di cui sono ancora fan sfegatata) e Digimon e GuruGuru sulla Rai“.
“Nel momento in cui ho capito di poter fondere gli anime che io e i miei clienti amavamo per dare vita a progetti su pelle realizzati su misura, mi si è aperto un intero mondo. Adoro i disegni, la cura delle scene, la minuziosità degli elementi e adoro confrontarmi con altri artisti che si occupano dello stesso lavoro, nonché con i miei clienti fan delle stesse opere. Quindi sì, direi che il mio amore verso anime e cartoon ha decisamente condizionato il mio lavoro. Una delle mie opere preferite è Le Bizzarre Avventure di JoJo, della quale vorrei tantissimo avere l’opportunità di realizzare una gamba intera a qualcuno. Adoro i suoi colori sgargianti, le sue linee dure nel disegno, la sua eccentricità ed i suoi nomi incredibilmente azzeccati, oltre ai personaggi davvero indimenticabili. Lo considero un anime leggero e piacevole, se pur molto lungo, così come Hunter x Hunter, che ho finito di recente e mi è piaciuto tantissimo!”.
“Mi sono attualmente innamorata anche dell’anime di Demon Slayer, che trovo davvero pazzesco a livello di colori, disegni, animazioni e caratterizzazione dei personaggi. Penso che si stia meritando alla grande tutto il successo che sta avendo e mi piacerebbe realizzare un pezzone anche dedicato a lui. Non disdegno anche opere un po’ più elaborate e piene di plot twist, come Attack on Titan e Made in Abyss, anche loro tra i miei preferiti. In questo periodo ho deciso anche di continuare la lettura di Berserk, vedremo se anche lui entrerà tra i miei preferiti!”.
Per l’occasione Alessia ha deciso di mostrarci in particolare sei distinte opere. La prima riguarda la Principessa Mononoke dello Studio Ghibli, realizzata in bianco e nero con dettagli in rosso. Successivamente possiamo vedere due tatuaggi tratti da One Piece, in particolare tre rappresentazioni di Zoro e una coloratissima rappresentazione della Going Merry. Per rimanere in ambito “colore” notiamo anche una bellissima rappresentazione di Tanjiro e Nezuko di Demon Slayer, per concludere con due favolose opere a tema Pokémon: una rappresentazione di Mimikyu e una di Gyarados e Magikarp in pieno stile giapponese!
Se siete curiosi di vedere altri lavori di Alessia, trovate qui la sua pagina Instagram.
Sofia “Nem” Redaelli
“Mi chiamo Sofia Redaelli, Nem per gli amici, e tatuo da circa cinque anni. In molti si ricorderanno di me per la passata collaborazione su tatuaggi a tema videogiochi e Giappone, ma è sempre un piacere parlare delle mie passioni! Quella per gli anime e i manga nasce quando avevo circa tre anni, attraverso l’anime dei Pokémon e di Dragon Ball, che all’interno della piccola Nem non facevano altro che alimentare il desiderio di essere esattamente come loro. Possiamo infatti dire che fin da piccola ho sempre desiderato una vita piena e ricca d’avventure, con molti anime che mi hanno anche forgiata caratterialmente. La passione dei manga mi ha inoltre accompagnata durante i miei anni scolastici, quando mi dedicavo allo studio di animazione e del fumetto, rimanendo diverse volte estasiata dal vedere tanti stili differenti di mangaka diversi”.
“Negli anni credo che alcuni anime siano divenuti particolarmente di rilievo grazie alla loro abilità di bilanciare perfettamente trama, azione, stile, e tutto ciò che può rendere un’opera “magnetica”. Indubbiamente altri sono stati anche molto spinti dalla distribuzione delle varie emittenti televisive, portando anche tanti ragazzi, soprattutto le ultime generazioni, a conoscere maggiormente anime come Dragon Ball rispetto ad esempio altre opere come I Cavalieri dello Zodiaco. Ci sono poi altri anime che, nel loro piccolo, cercano di toccare il più possibile temi su cui sensibilizzare non è mai abbastanza. Un esempio è Wonder Egg Priority, capace di trattare tematiche come bullismo, razzismo, e persino inclusione LGBT. Ad oggi posso affermare che i miei anime preferiti siano Attack on Titan, Hunter x Hunter, Mob Psycho 100, Chainsaw Man, My Hero Academia, e tutti quegli anime che riescono a coinvolgermi attraverso le emozioni che lasciano trasparire a schermo, soprattutto se sono presenti combattimenti o mondi post apocalittici”.
“Rispetto molti anni fa sono contenta di poter dire che oggi giorno c’è maggiore conoscenza e apertura mentale anche verso questo mondo, ma non smetterò mai di affermare come non bisogni mai fermarsi davanti ciò che si ama e soprattutto ci fa stare bene. Io in primis sono passata attraverso pregiudizi e bullismo proprio riguardo queste tematiche. Con il tempo ho capito che bisogna volersi bene e amarsi esattamente per ciò che siamo. Col senno di poi sono riuscita a fare delle mie passioni un vero e proprio lavoro, e sono fiera di essere un otaku e una nerd a pieno titolo. Mai vergognarsi di ciò che siamo e di ciò che amiamo”.
“Nel mio lavoro amo dedicarmi tanto alle classiche scan che, seppur vincolanti per un certo senso, hanno sempre il loro elevato stile e permettono di creare una visione d’insieme meravigliosa, soprattutto se si possiede un’idea di partenza che aiuta a gestire il progetto. Ultimamente ho anche iniziato a dedicarmi a un nuovo stile, dato il mio grande desiderio di riuscire a creare qualcosa di mio, una mia “firma”, dando così vita a questa nuova interpretazione di personaggi famosi degli anime con elementi “cursed” che possano attirare maggiormente l’attenzione attraverso un tocco decisamente più dark. In generale i tatuaggi a tema anime e manga stanno diventando sempre meno di nicchia, quindi sono certa che non si tratterà mai e poi mai di una semplice “moda passeggera”, ma di una conoscenza che col tempo possiamo dire stia diventando quasi comune”.
Per l’occasione Sofia ci ha mostrato sei differenti tatuaggi, tra cui due con il nuovo stile “cursed” e persino un pezzo fatto a due mani con un’altra talentuosa tatuatrice, ma vediamoli più nel dettaglio. Il primo tatuaggio è una rappresentazione in bianco e nero di Haku della Città Incantata dello Studio Ghibli, in cui si cerca di dare principalmente rilievo anche all’Hanami, ovvero la bellezza che traspare dal fenomeno della fioritura. Successivamente troviamo due piccole scan, dedicate rispettivamente a Kurona di Tokyo Ghoul e Nana Osaki di Nana. In terza e quarta posizione troviamo le due nuove “firme” di Nem, raffigurate attraverso la rappresentazione di Power e Mitsuri Kanroji in uno stile dark cursed, tratte rispettivamente da Chainsaw Man e Demon Slayer. In chiusura, come anticipato, troviamo invece il lavoro creato in collaborazione con Elisa Paolini a tema Chainsaw Man, dove la parte raffigurante Makima a colori è stata realizzata da quest’ultima, mente la parte raffigurante Denji e Pochita in bianco e nero è stata realizzata da Sofia.
Se siete curiosi di vedere altri lavori di Sofia, trovate qui la sua pagina Instagram e il suo profilo TikTok.
Elisa “Bento” Paolini
“Ciao, io sono Elisa Paolini, in arte Bento, e tatuo da quasi più di due anni. Ho sempre amato disegnare, anche adesso quando ho tempo con una semplice bic, iniziando quasi per gioco, per impulsività. Essendo un lavoro creativo, è innegabile che prima o poi all’interno di questo lavoro avrei inserito anche la mia passione. Se devo essere sincera, non c’è stato un momento preciso della mia vita da cui io abbia iniziato amare il mondo degli anime e dei manga, ma sono sempre stata alla ricerca di quel loro tratto distintivo, ad esempio anche all’interno di opere di autori occidentali in cui erano presenti riferimenti ai manga. Questo ha influito tanto sul mio lavoro, ma soprattutto sulla mia clientela, con la quale nasce un bellissimo legame nel momento in cui ci rendiamo conto che effettivamente ci assomigliamo più di quanto potesse sembrare”.
“Tra i miei anime preferiti (almeno per il momento) è doveroso citare Neon Genesis Evangelion, Le Bizzarre Avventure di JoJo, Fullmetal Alchemist, Chainsaw Man, Demon Slayer, oppure i diversi lavori dello Studio Ghibli. Sono certa che un particolare legame, una grande sensazione di affetto, verso un’opera, con il tempo finisca per renderla immortale, senza tempo, soprattutto se troviamo elementi che li differenziano positivamente da altri titoli simili, come protagonisti ben caratterizzati, colpi di scena ben studiati, crescita personale ed evoluzione del personaggio. Non è rado ad esempio trovare anime che partono lentamente e rimangono in questa lentezza costante fino alla fine dell’opera. Non dimentichiamoci che anche un design estetico accattivante però contribuisce al suo magnetismo sul pubblico. Nel mondo occidentale ancora si crede spesso che i cartoni siano solo un media per bambini, mentre i film sono ciò che ti rende un “adulto”. In realtà, ciò che sfugge, è che parliamo solo di un supporto video differente, e alla fine ciò che conta davvero è il messaggio che si vuole trasmettere, quindi le accuse di infantilità che si possono muovere sono semplicemente fini a se stesse”.
“Fortunatamente (o sfortunatamente, dipende dai punti di vista) siamo in degli anni che corrono veloci, ma questo ha portato anche alla nascita di tantissimi mezzi per sentirci più vicini a coloro che condividono le nostre stesse passioni. L’obiettivo oggi giorno dovrebbe essere fregarsene di essere alla moda o come chi ci circonda, ma essere solo noi stessi, non rifiutando mai il supporto altrui. Spesso, per quanto i social avvicinino, allontanano anche tantissimo a causa di preconcetti che si possono venire a creare. Proporre di leggere e guardare qualcosa è sempre un ottimo passo per iniziare a esplorare questo mondo. Con il tempo posso finalmente dire che le persone stanno lentamente capendo che il tatuaggio è anche una forma di espressione, capace di dar vita a tutto ciò che sentiamo, siano essi capitoli importanti della nostra vita o cose anche più frivole”.
“In questi anni sono riuscita anche a trovare una mia personale identità, riconoscendo all’interno del “colore” una mio marchio di fabbrica assieme alle linee fini. Adoro poter sfruttare il colore per far risaltare un tatuaggio, e cerco di usarlo il più possibile in ogni mia creazione. Per la scelta dei colori cerco di rimanere sempre molto fedele alle palette originali (anche se spesso li modifico io stessa come farebbe un piccolo chimico). Per i dettagli dello sfondo cerco di utilizzare i colori che si trovano sulla scala cromatica opposta, affidandomi molto al concetto di Cerchio Cromatico. Mi appaga molto potermi occupare di lavori che si possono ultimare in una sola seduta, ma anche progetti più lunghi non mi dispiacciono. Indubbiamente è giusto poter esplorare diversi stili di tatuaggi, ma soprattutto sperimentare e provare cose nuove, così da riuscire a trovare la propria strada. Attualmente ho intenzione di continuare a fondere personaggi anime con uno stile prettamente neo traditional, ma non sappiamo ancora cosa riserverà il futuro!”.
Per l’occasione Elisa ci ha mostrato sue diverse realizzazioni che mettono in particolare evidenza la sua grande passione per il colore e le linee fini, ma vediamoli assieme. I primi due tatuaggi mettono in evidenza proprio quest’ultima caratteristica, attraverso un tatuaggio che ritrae Haku e Sen della città Incantata dello Studio Ghibli e una raffigurazione di Aki Hayakawa di Chainsaw Man. I disegni che si susseguono dopo sono invece un pieno tripudio di colore. Troviamo una rappresentazione di Anya Forger tratta da Spy X Family, Sailor Moon tratta dall’omonima opera, e infine Power e il Diavolo Motosega anch’essi tratti da Chainsaw Man.
Se siete curiosi di vedere altri lavori di Elisa, trovate qui la sua pagina Instagram.
Virginia “Electricvirgin” Bilotti
“Mi chiamo Virginia Bilotti, conosciuta anche come Electricvirgin, e sono una tatuatrice da circa dieci anni. Fin da piccola ho sempre guardato di tutto, ma la passione per anime e manga è arrivata tramite un’amicizia in prima media. All’epoca questo mondo era soprattutto un “passa parola”, con amici che si contagiavano tra di loro, e contagiando persino i miei fratelli, che però preferivano decisamente quelli più orientati al fantasy e all’azione. Ad oggi la mia passione si è spostata prevalentemente verso anime e manga ambientati in città, con scenari più moderni, anche se peccano spesso di poca caratterizzazione, quasi in modo più superficiale, rispetto ad altre opere del passato. Credo che oramai esista una comfort zone dove si tende a propinare sempre lo stesso modus operandi pur di spingere nelle vendite. Questo poi si ripercuote anche sulle fan base, creando personaggi e situazioni più facili da replicare, anche tramite cosplay”.
“Per mio gusto personale devo ammettere di amare tutte quelle storie che fondono un mondo moderno a caratteristiche appartenenti soprattutto al passato giapponese, che inevitabilmente diventa anche ispirazione per tanti dei miei lavori. Alcuni anime inoltre credo che conquistino anche per il forte legame che si crea con i suoi protagonisti, è importante potersi rispecchiare in loro, e un esempio di questo è Nana, attraverso la sua storia decisamente unica. Gli anime del passato hanno sempre avuto un certo fascino e oltre a quest’ultimo (che avrò rivisto ormai non so quante volte) troviamo anche Trigun, Dragon Ball e, perché no, anche Tokyo Mew Mew che mi è sempre piaciuto tantissimo!”.
“Oggi giorno non è raro trovare tanti artisti che tatuano anime e manga che nemmeno conoscono, ma giusto per seguire la moda e la massa, senza capire che chi lo fa soprattutto per passione dedica ore e ore anche alla sola ricerca e studio del soggetto, con un lavoro che, sinceramente, non ha mai fine. Per gusto personale preferisco sempre un progetto basato su un disegno unico piuttosto che una scan, così da poter anche lavorare su un disegno decisamente più armonioso per quella specifica parte di corpo. Inoltre ciò diminuisce le probabilità di trovare un’altra persona con lo stesso identico tatuaggio, possedendo ognuno un pezzo di arte unico”.
“Rispetto anni fa, fortunatamente, la “demonizzazione” riguardo questo ambito è nettamente inferiore, grazie anche al bacino d’utenza decisamente più ampio. Anime e manga sono diventati un prodotto molto più accessibile, permettendo alle persone di ricredersi (cosa personalmente bellissima), insegnando anche valori molto importanti, capaci di colpire l’animo di una persona. A chi oggi prova vergogna o difficoltà nell’esprimere a pieno le proprie passioni voglio solo dire dire di continuare sempre a guardare queste cose, non smettere mai e soprattutto non sopprimere questa parte di se stessi, in particolar modo se ci fa sentire bene”.
Per l’occasione Virginia ci ha quindi mostrato cinque diverse opere, di cui quattro tratte da anime e una dalla sua innata passione per il mondo giapponese. In ordine di apparizione, possiamo vedere un pugnale raffigurante Tanjiro di Demon Slayer, una (toccante per chi conosce la scena) rappresentazione di Jiraya tratto da Naruto, un primo piano di Jolyne Kujo di Le bizzarre avventure di JoJo unita ad uno stile neo traditional, e un altro tatuaggio sempre a tema JoJo raffigurante Yoshikage Kira. In chiusura troviamo invece un meraviglioso tatuaggio di una rana accompagnato da una machera Hannya in pieno stile giapponese, che secondo la tradizione è tutt’ora un simbolo di fortuna e protezione.
Anche Virginia ci ha già accompagnato precedentemente in un viaggio attraverso il Giappone e i videogiochi attraverso i suoi tatuaggi, quindi non dimenticate di dare un’occhiata all’articolo nel caso ve lo siate persi, e se siete curiosi di vedere altri suoi lavori, trovate qui la sua pagina Instagram.
Yana Evans
“Ciao, mi chiamo Yana Evans e sono una tatuatrice da circa 4 anni. Fin da piccola ho sempre amato il mondo dell’arte in cui rivedevo molto anche la mia forte personalità e il mio non voler mai abbassare la testa davanti gli altri. Inizialmente mi approcciai al mondo digitale, iniziando come digital artist, ma solo all’interno del mondo dei tatuaggi posso dire di aver trovato realmente me stessa. La passione per anime e manga nasce durante la mia infanzia, attraverso opere come Speed Racer, Candy Candy, Sailor Moon, e altri anime che venivano trasmessi sulla televisione nazionale del mio paese”.
“Anime e manga sono così diventati lentamente una parte importante e presente per tutta la mia vita, anche se per via di questa passione non sono mancati spesso atti di bullismo e derisione. A chi oggi soffre come ho sofferto io in passato voglio solo dire di non vergognarsi, di alzare la testa davanti chi ci schernisce, perché io in primis oggi mi sento grata e fortunata per aver potuto vivere pienamente questa mia grande passione, che lentamente sta diventando un fenomeno sempre più “normale” nella società di oggi. Si vive una volta sola e se pensate che per strada le persone si curino di voi, sappiate che spesso è solo tutto frutto della vostra immaginazione, ma non mancano anche casi in cui ci esternano tutta la “disapprovazione” che provano verso le nostre passioni. In quel caso ricordate che gli “hater” sono solo una dimostrazione che state andando verso la giusta direzione”.
“I miei anime e manga preferiti sono un po’ lontani dal classico canone “tipico” che magari ci si aspetterebbe. Amo le opere più “oscure”, come ad esempio Berserk , Monster, Attack on Titan, Devilman Crybaby, Akira, Psycho-Pass, e molti altri. Adoro gli anime ricchi di profondità, con un elevato sviluppo del personaggio e la giusta attenzione posta soprattutto alla dualità del protagonista, dove viene studiata sia la sua controparte benevola che malevola come accade per il protagonista di Attack on Titan. Questa passione mi ha portato ad amare profondamente anche il tempo passato con il cliente, non tanto per il progetto in sé, ma proprio per la possibilità di rendere felice quella persona attraverso il mio lavoro, cosa che a sua volta rende felice me, quindi perché non definirlo un vero e proprio “scambio di felicità”?”.
Per l’occasione Yana ha condiviso con noi quattro dei suoi lavori. Il primo ritrae la protagonista dell’omonimo anime Violet Evergarden. Il secondo tatuaggio è una rappresentazione di Obito Uchiha, personaggio tratto dal famosissimo Naruto. La terza opera invece raffigura due importanti protagonisti tratti da Haikyu!!, rispettivamente Tetsurō Kuroo e Kōtarō Bokuto. Ultimo, ma non per importanza, i due protagonisti dello Yaoi Mad Dog (Haribo). Proprio su quest’ultimo la nostra Yana ha voluto ironizzare, chiedendovi espressamente di commissionarle sempre più opere Yaoi, in quanto non ce ne sono mai abbastanza!
Se siete curiosi di vedere altri lavori di Yana, trovate qui la sua pagina Instagram.
Rossella Grossi
“Mi chiamo Rossella Grossi, e sono una tatuatrice da ormai circa 8 anni. Sono appassionata di anime e manga sin dall’infanzia, dove nacque il mio primo amore per opere come Candy Candy o Sailor Moon. L’amore inizialmente nacque per l’estetica, per le divise, per i capelli, per le armi, per gli effetti, per tutto quel mondo così “distante” rispetto ciò a cui eravamo abituati all’epoca. Crescendo poi ho cominciato a sviluppare anche un forte interesse per le tematiche più profonde, come quelle presenti in opere come Neon Genesis Evangelion (ovviamente la versione originale), Fullmetal Alchemist, oppure le varie opere dello Studio Ghibli. Ho da subito cercato di unire questa passione per anime e manga con i tatuaggi, anche se inizialmente non è stato molto semplice. Molti dei tatuaggi nascono anche come fusione tra personaggi tratti da anime e manga e figure neo traditional, come questo ventaglio composto da rappresentazioni del Pokémon Butterfree“.
“Sono sempre super felice quando mi viene richiesto da un cliente la possibilità di lavorare assieme su un tatuaggio riguardante le mie passioni principali, anche perché così la seduta diventa molto più rilassante e stimolante, data la possibilità di un reale scambio di idee sull’argomento. Un esempio di ciò è il tatuaggio a tema EVA-01 di Neon Genesis Evangelion dove il cliente aveva inizialmente optato per la realizzazione di una scena specifica tratta dall’opera, ma che a causa del poco spazio non avrebbe mai ricevuto il giusto risalto. Infatti a mio avviso sono i tatuaggi più semplici a risaltare maggiormente in zone dove lo spazio di lavoro è davvero molto poco. Abbiamo così dato vita a questa bellissima rappresentazione dell’EVA-01, che nonostante il poco spazio risalta pienamente grazie alla sua semplicità, ma ricchezza attraverso l’uso di colori brillanti”.
“Il mio legame con gli anime e i manga del passato è tutt’ora molto forte, in quanto credo che determinate opere siano diventate un punto di riferimento per tutte quelle che sono venute dopo, creando dei veri e propri standard da prendere successivamente come esempio. Un’innovazione tale che ancora oggi rimane tale attraverso il loto modo unico di raccontare. Questo mio legame può essere visto in miei diversi tatuaggi, come quello a tema Fullmetal Alchemist rappresentante Edward e Alphonse Elric in bianco e nero. Per come la penso io, non fossilizzarsi troppo sul singolo pannel da tatuare può essere un vantaggio, soprattutto perché difficilmente si potrà aggiungere altro che sia lontano da quella tipologia. Consiglio sempre di fare un tatuaggio meno schematico possibile e di avere lavori che non ti vincolino ad un unico stile”.
“Inizialmente c’era davvero molta richiesta di tatuaggi a colore, poi un po’ il timore della varia clientela, un po’ il cambiamento portato dalle mode del momento, sono cominciati ad arrivare numerosi lavori in bianco e nero col puntinismo. Ne sono un esempio i lavori mostrati su One Piece, con soggetto Sanji in versione adulta e bambino, e Lupin, con soggetto Fujiko Mine. Non tendo sempre a consigliare uno stile preciso tra i due, ma indubbiamente un tatuaggio in bianco e nero tenderà a non cambiare rispetto ad un tatuaggio a colori che si rovina molto più facilmente”.
“Come spesso amo ricordare, non abbiate paura di esprimere la vostra passione, perché non fate del male a nessuno coltivandola. La gente tenderà sempre a parlare pur non sapendo di cosa trattino determinati argomenti, portando avanti per lo più vecchi preconcetti. Guardarsi attorno sì, ma andare sempre avanti per la propria strada, così da non mettersi mai in secondo piano per le altre persone”.
Se siete curiosi di vedere altri lavori di Rossella, trovate qui la sua pagina Instagram e il suo profilo TikTok.
Elena “Cipo” Ferrari
“Ciao! mi chiamo Elena Ferrari, in arte Cipo, e il mio percorso come tatuatrice ebbe inizio circa 3 annetti fa. La mia passione nacque in realtà già da quando frequentavo la prima liceo dove, con una mia amica, parlavamo di tatuarci e di quanto potesse essere bello fare la tatuatrice e tatuare. È stata lei ad aprirmi questo mondo, fino ad allora io avevo sempre avuto l’ansia per gli aghi e il mio pensiero era sempre stato “no col cavolo che mi tatuerò”. Beh, ottimo direi. Presi coraggio grazie a questa mia amica e decisi di farmi il mio primo tatuaggio (stranamente mia madre mi disse di sì. Avevo 16 anni e ancora mi ricordo le parole di mia madre: “piccolo così come una formica eh”…classiche frasi dei genitori ai proprio figli…quante volte l’avrò sentita questa frase)”.
“Dopo quel tatuaggio non me ne feci altri, cambiai scuola al secondo anno di liceo, mi “persi” con questa mia amica e la mia passione di diventare tatuatrice svanì. In quinta liceo, come regalo per l’esame di maturità, decisi di farmi un secondo tatuaggio ed è lì che rinacque tutto. Incontrai un tatuatore in studio che vide dei miei disegni su Instagram e mi disse: “perché non fai la tatuatrice?”. In quel momento si riaccese in me una lampadina e da quel giorno iniziai ad informarmi e a iniziare questo mondo nuovo senza sapere però quanto fosse difficile entrarci e iniziare, purtroppo”.
“La mia passione per gli anime e manga nacque allo stesso modo, tra i banchi di scuola. Avevo compagne appassionate e così iniziai ad approfondire questo mondo anche io. Come per i tatuaggi però, col cambio della scuola, svanì anche questa passione che mi ritornò solo tre annetti fa grazie al mio ragazzo che mi fece vedere l’anime di Death Note e successivamente Demon Slayer e lì pensai “cavolo ma sono così fighi gli anime? Cosa mi sono persa?”. Quali siano i miei preferiti è una domanda abbastanza difficile, ma penso che al primo posto nella mia lista ci sia sicuramente Il castello errante di Howl e al secondo posto (di poco) La città incantata di Hayao Miyazaki. Amore puro per queste due opere”.
“La prima volta che li vidi avevo circa 9-10 anni e andavo alle elementari. Ricordo che ero follemente innamorata di Haku e Howl e le trame le trovavo bellissime, originali e con disegni fatti veramente bene. Credo siano delle vere opere d’arte, capolavori d’animazione che tutti dovrebbero vedere una volta nella loro vita. Adoro tantissimo anche Demon Slayer perché, oltre ai personaggi tutti “fighi”, amo la sua storia, il fatto che ogni demone (per quanto cattivo sia) abbia sempre una storia dietro di sé che lo ha segnato profondamente. Trovo molto interessante il loro passato nonostante siano gli antagonisti della storia. Questa passione sul mio lavoro influisce abbastanza e molto positivamente. Adoro realizzare tutto ciò che riguarda gli anime, i cartoon e tutto ciò che è colorato. Quando mi chiedono di realizzare un personaggio che mi piace particolarmente mi gaso tantissimo. Mi dà anche occasione di conoscere gente come me, con gli stessi gusti e di interagire e scoprire cose nuove su questo bellissimo mondo nerd (che non si smette mai di scoprire e imparare) e questa cosa la trovo meravigliosa, soprattutto perché ho un carattere chiuso, timido e quando trovo qualcuno con gli stessi gusti mi apro tantissimo e mi sento a mio agio”.
Per l’occasione Elena ha deciso di mostrarci sei delle sue opere, di cui tre in pieno stile dark (nonché sua “firma”) e altri tre in uno stile decisamente più colorato. I primi tre sono raffigurazioni total black di famosi personaggi tratti da anime, posti a contrasto con altri elementi dello scenario o personaggi in toni decisamente più chiari. Il primo è una raffigurazione di Haku (total black) e Sen di La città incantata. Il secondo raffigura il drago Shenron di Dragon Ball completamente dark e con qualche piccolo dettaglio colorato, come una delle sette sfere del drago stretta tra i suoi artigli. Il terzo tatuaggio raffigura Suguru Geto di Jujutsu Kaisen, rappresentato in parte come un classico tatuaggio stilizzato e un’altra parte in stile completamente nero. Gli ultimi tre tatuaggi sono invece in uno stile più classico, ma pieno di colore. Il primo è una rappresentazione di Kirara, tratta dall’anime/manga di Inuyasha, mentre gli ultimi due sono rispettivamente Charizard e Meowth tratti dal famosissimo Pokémon.
Se siete curiosi di vedere altri lavori di Elena, trovate qui la sua pagina Instagram.
Siamo ormai giunti in fase di conclusione, ma speriamo che questo secondo viaggio tra inchiostro e passione vi abbia catturato a tal punto da aggiungere un nuovo piccolo (o grande) lavoro alla vostra “tela” personale. Vi invitiamo come sempre a farci sapere la vostra nei commenti, raccontandoci anche la storia e il soggetto del vostro primo tatuaggio a tema anime e manga!