Lo scorso 18 aprile abbiamo partecipato all’anteprima di Little Friends: Dogs & Cats, l’ultimo titolo edito da Sold Out e sviluppato da Imagineer giunto nel 2018 nella Terra del Sol Levante, ma che da noi arriverà in primavera inoltrata. Sin da subito le premesse son sembrate quelle di un clone di Nintendogs + Cats, titolo di lancio del Nintendo 3DS in quello che è oramai il lontano 2011: un simulatore di animali domestici di cui prendersi cura, spaziando da razze canine a feline con le peculiarità e caratteristiche che ne conseguono.
Non c’è stato modo di vedere il gioco attraverso il sistema in dock, ma soltanto in modalità portatile, nella quale, per quanto molto limitato a livello di software, il gioco reggeva in ogni caso dei 720p piuttosto stabili; a livello tecnico non si possono fare delle considerazioni complete, ma parlando per quanto toccato con mano, lo sfilare la console dalla dock potrebbe essere il metodo migliore per fruire appieno del titolo.
È innegabile la limitazione che concerne la modalità portatile, soprattutto con un’ottimizzazione piuttosto grezza che, tramite i punti luce degli ambienti, balza subito all’occhio: pecche che vengono ancor più notate nel momento in cui si passa alla modalità di osservazione. Tale modalità consiste nel lasciar scorrazzare il proprio animale all’interno del soggiorno o, interagire con gli altri coinquilini a quattro zampe. Come detto poco sopra però, la modalità portatile potrebbe esser il modo migliore per godere appieno di Little Friends: Dogs & Cats, poiché utilizzando il touchscreen si potrà interagire direttamente col proprio cucciolo, oltre che, come succedeva nel 2005 utilizzando lo stylus del primo DS, utilizzare direttamente il proprio dito per rendere maggiormente “profonda” l’interazione col proprio animale domestico. Merito soprattutto del responso pressoché immediato della console al proprio tocco, non c’è un vero e proprio tempo d’attesa riguardo l’approccio all’animale, che perciò gioverà istantaneamente delle attenzioni che gli si vorranno dare, siano il volergli fare il bagnetto, passare una bella spazzolata o semplicemente delle carezze.
Le premure che verranno date al proprio animale però, non avranno soltanto lo scopo di aumentarne fiducia e felicità, quanto più di ricompensare direttamente il giocatore con monete di gioco per l’acquisto di oggetti per la cura del fedele compagno: dal cibo agli accessori, questa meccanica accelera di molto lo stile di gioco, in modo tale da non relegare soltanto i guadagni ad attività sportive e/o professionali. Attività che così come per natura sono uniche delle razze canine anche nel gioco, per quanto comunque sarebbe stato divertente veder l’approccio felino a una gara di agility, classificata per ordine d’intensità e grado agonistico.
Riguardo le attività ricreative, stringere un buon legame con l’animale è molto importante, poiché oltre a rasserenare e a far sentire a proprio agio il cucciolo, si avrà modo di renderlo più sicuro e stimolato: così facendo, i giochi come il frisbee e la pallina avranno un responso più performante, oltre che più piacevole sia per l’animale che per il giocatore. Una mole di attività molto ampia quella dedicata ai cani, sopperita dal poter agitare il tipico bastone per felini (attività peculiare, essendo l’unica del gioco capace di – non ironicamente – ferire il proprio personaggio, se non presta la giusta attenzione riguardo i riflessi del micio.
La demo in questione non poteva chiaramente disporre di tutte le meccaniche. Tutto ciò è stato accompagnato dalla singolare location della presentazione, tra mici assonnati e gatte attente all’igiene, quale è il Crazy Cat Cafè di Milano.