Lo scorso mese abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad un evento di presentazione per l’attesissimo FINAL FANTASY VII REMAKE, in arrivo il prossimo 10 aprile in esclusiva temporanea su PlayStation 4. Durante l’evento non solo ho provato il titolo in anteprima, come ho già avuto modo di raccontarvi sulle pagine di Akiba Gamers, ma ho anche avuto l’onore di poter intervistare due delle figure chiave dietro la realizzazione di questo remake: il producer Yoshinori Kitase e il co-director Naoki Hamaguchi.
Armato di smartphone, qualche linea guida sugli argomenti di cui parlare e tanta, tantissima ansia per il fatto di avere di fronte a me due dei più importanti sviluppatori di SQUARE ENIX, ho varcato la soglia della piccola stanza dedicata alle interviste. In questo articolo ho deciso di inserire non solo le risposte degli sviluppatori, ma anche una breve motivazione che ha portato me e gli altri membri della redazione ad optare per determinate domande piuttosto che per altre. Preparatevi a scoprire alcuni dettagli aggiuntivi sullo sviluppo di FINAL FANTASY VII REMAKE.
Ma partiamo dall’inizio, ovvero il momento in cui ci è arrivato l’invito all’evento e ho scoperto che mi sarei trovato faccia a faccia con Yoshinori Kitase e Naoki Hamaguchi. E non me ne voglia quest’ultimo, di cui riconosco e rispetto il talento, ma sapere che mi sarei trovato nella stessa stanza con uno dei creatori di quello che è stato il gioco che ha cementato il mio vissuto da videogiocatore ha fatto nascere in me un senso di realizzazione mai vissuto prima. FINAL FANTASY VII è stato infatti il primo titolo a condizionare il mio modo di giocare, ad aprirmi gli occhi su un genere che fino ad allora conoscevo davvero poco e niente e che ho imparato ad amare alla follia.
Anche per questo motivo ho voluto ragionare a lungo su cosa chiedere ai due sviluppatori, aiutato da quella che con gli anni è diventata la mia famiglia all’interno di Akiba Gamers. Non avendo ricevuto alcuna linea guida in merito agli argomenti, ho avuto modo di liberare la mia fantasia più fervida analizzando tutti i trailer rilasciati fino a quel momento per cercare di carpire ogni possibile teoria su questo primo capitolo. La mia idea per quest’intervista è stata infatti quella di non realizzare domande banali, che tutti gli altri presenti avrebbero potuto fare, ma di utilizzare il mio vissuto e la mia conoscenza del settimo capitolo della saga per riuscire a tirar fuori degli aneddoti interessanti sul remake.
Tra le tanti questioni che mi sono a cuore, ci sono senza dubbio quelle legate alla comunità LGBT+, che non sempre vengono trasposte nel migliore dei modi all’interno dei videogiochi. Nonostante spesso si gridi un po’ troppo facilmente allo scandalo, come successo recentemente con una scena presente in Persona 5 Royal da cui (al contrario di alcuni) non mi sono affatto sentito offeso, sono sempre curioso di capire quale sia l’approccio a determinati argomenti da parte di chi non fa parte della comunità. Ecco perché la mia prima domanda fatta ai due sviluppatori è stata questa:
In uno degli ultimi trailer abbiamo avuto modo di vedere una delle scene più attese da tutti i fan dell’originale, ovvero il momento in cui Cloud si traveste da ragazza. Considerata l’importanza che si è creata negli anni su temi come l’identità di genere, avete avuto un approccio diverso nel ricreare quella particolare scena? È stata in qualche modo modificata rispetto all’originale?
Si tratta di una di quelle scene che è così amata dai fan che sappiamo esserci un’aspettativa immensa per la sua presenza all’interno del remake. Durante lo sviluppo abbiamo pensato prima di tutto a quale fosse l’essenza di quella scena, quali fossero le parti più interessanti di quel momento per i giocatori che si trovano ad esplorare per la prima volta una parte più “matura” della città, oltre che a far capire come si sente Cloud in quella particolare situazione. La domanda che ci siamo posti è stata proprio “Come possiamo ricreare questa scena per il pubblico di giocatori attuale?”. Si tratta di argomenti che richiedono una certa sensibilità per poter essere affrontati, oltre che un profondo rispetto. Per questo abbiamo deciso di unire un gruppo di sviluppatori provenienti da ogni parte del mondo e con diverse prospettive e background personali, in modo da riuscire a trovare tutti assieme un modo in cui quella scena possa funzionare anche in un contesto più attuale.
Per la seconda domanda ho invece pensato ad un argomento che sta a cuore un po’ a tutti, ovvero la censura. Negli ultimi anni Sony ha infatti deciso di porre un vero e proprio muro nei confronti di certi contenuti, rendendo le sue piattaforme più “family friendly”. Ed essendo FINAL FANTASY VII REMAKE un’esclusiva temporanea di PlayStation 4 mi sono chiesto se questo abbia in qualche modo avuto un impatto sullo sviluppo del titolo, come ad esempio la decisione di donare delle proporzioni più naturali a Tifa. La mia seconda domanda è stata:
In questi ventitré anni passati dal rilascio dell’originale, la nostra cultura è cambiata tantissimo e la censura è diventata qualcosa di prominente sia nei videogiochi che nell’industria dell’intrattenimento in generale. Ci sono stati dei contenuti del concept originale che avete dovuto smussare nelle fasi di sviluppo per evitare che potessero essere rimossi per via della censura?
Non mi sembra che ci sia stata alcuna idea che volessimo mostrare all’interno del gioco e che non fosse adatta al contesto attuale, né che nello sviluppo ci siamo sentiti limitati in qualche modo. Come per le tematiche riguardanti la precedente domanda, il nostro approccio è stato quello di capire quali fossero le parti più interessanti dell’originale e come poterle rappresentare ad un pubblico moderno. Per questo il processo intrapreso dal team di sviluppo è stato quello di trovare il modo migliore per mostrare certi argomenti piuttosto che sentirci limitati su ciò che avremmo poi potuto mostrare.
L’ultima domanda è quella forse più legata al mio essere fan, come tantissimi altri videogiocatori, del settimo capitolo della saga. Sappiamo bene che FINAL FANTASY VII non è solamente il gioco in sé, ma esiste una raccolta di opere collegate tra loro che creano un universo dalle mille sfaccettature. Cercando di non infrangere l’unica linea guida imposta dalla software house, ovvero di parlare solamente di questa prima parte del gioco, ho deciso di porre la mia ultima domanda così:
Considerando che FINAL FANTASY VII fa parte di una raccolta composta da diversi giochi e tie-in, oltre ad espandersi anche su altri media come lungometraggi e OVA, avremo modo di intravedere all’interno di questo primo capitolo indizi su eventi che sono accaduti prima dell’inizio di esso o che servano a costruire una narrativa per degli eventi che abbiamo avuto modo di conoscere tramite questi capitoli paralleli?
Non ci sono esempi specifici su degli ovvi riferimenti ad altre parti dell’universo di FINAL FANTASY VII. Questo è dovuto anche al fatto che si tratta della prima parte della trama, ovvero la fuga dalla città di Midgar. Possiamo dire però che il titolo è stato sviluppato in modo che si possa inserire canonicamente all’interno dell’universo del settimo capitolo, e che sia progettato per essere parte di una narrazione più “ampia”. Ma non abbiamo dei veri e propri esempi di riferimenti specifici ad alcune parti della storia piuttosto che ad altre.
Purtroppo proprio dopo quest’ultima risposta si è concluso il tempo concesso al mio gruppo per l’intervista a Kitase-san e Hamaguchi-san. Nonostante alcune domande interessanti di alcuni colleghi, come una in particolare legata alle tematiche sull’ambiente e su come esse si siano evolute rispetto al passato, penso di poter andare fiero delle domande che ho scelto e delle risposte ricevute dai due sviluppatori.
E voi quali curiosità avreste voluto chiedergli? Fatecelo sapere nei commenti!
FINAL FANTASY VII REMAKE è una spettacolare reinterpretazione contemporanea di uno dei giochi di ruolo più rivoluzionari della storia che esplora ancora di più il suo mondo e i suoi personaggi. Il primo gioco di questo progetto è ambientato nella città di Midgar ed è un’esperienza completamente a sé stante che rappresenta un ottimo punto di partenza per la serie. Oltre ai suoi personaggi indimenticabili e alla trama appassionante, FINAL FANTASY VII REMAKE include un sistema di battaglia ibrido che unisce azione in tempo reale con combattimenti strategici basati sui comandi.
FINAL FANTASY VII REMAKE sarà disponibile per PlayStation®4 dal 10 aprile 2020.
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FINAL FANTASY VII REMAKE verrà lanciato ufficialmente il prossimo 10 aprile su PlayStation 4. Qui potete leggerne le nostre prime impressioni, mentre qui trovate la nostra video anteprima. Il titolo di SQUARE ENIX sarà esclusiva temporale per la console Sony presumibilmente per un anno, dopo il quale ci aspettiamo un’uscita su PC.