SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night – Recensione

Il reboot di Progressive prosegue con questo secondo lungometraggio narrato dal punto di vista di Asuna, SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night

SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night – Recensione

Emblema del genere isekai, dieci anni fa SWORD ART ONLINE riceveva la sua prima trasposizione animata. Nonostante evidenti difetti e giudizi manichei, legati all’opera di Reki Kawahara sin dai suoi albori, il castello fluttuante di Aincrad ha con il tempo fatto breccia nel cuore di molti appassionati. Ad oggi contiamo quattro stagioni canoniche, due spin off e i nuovissimi film reboot del ciclo Progressive, grazie ai quali viene nuovamente raccontato il primo arco narrativo, questa volta dagli occhi della spadaccina Asuna. Kirito viene così relegato al ruolo di comprimario, ma non solo. Il progetto SWORD ART ONLINE: Progressive mira infatti a offrire una nuova prospettiva sul VRMMORPG più pericoloso al mondo, concedendo il giusto spazio a sottotrame secondarie e introducendo personaggi del tutto originali. Con SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night, secondo capitolo di questa serie, il team di A-1 Pictures ritorna dunque al lavoro, desideroso di ripartire da quanto fatto di buono nel primo film Aria of a Starless Night.

Anche per i diecimila giocatori prigionieri in quel di Aincrad, ormai rassegnati all’idea di dover completare il gioco prima di effettuare l’ambito log out, il 2022 volge al termine. E mentre alcuni vivono la nuova quotidianità nelle sicure città iniziali, altri combattono in prima linea, puntando, livello dopo livello, al centesimo piano. Negli ultimi atti di SWORD ART ONLINE Progressive: Aria of a Starless Night, l’avanguardia capeggiata da Diabel aveva sconfitto, non senza dolorose perdite, il boss del primo piano Illfang, Signore dei Coboldi. A questo sanguinoso scontro segue però un indolore timeskip, assente nelle light novel omonime: il nuovissimo SWORD ART ONLINE Progressive, uscito nei cinema italiani a meno di un mese dalla trasmissione giapponese, si apre infatti con la battaglia contro il boss del quarto piano. Tra duelli e sotterfugi, tensioni fra gilde e l’imminente festa di Capodanno, Asuna e Kirito saranno impegnati nella conquista del quinto piano, possibile chiave di volta politica e sociale delle vicende.

SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night

  • Titolo originale: Gekijouban SWORD ART ONLINE the Movie: Progressive – Kuraki Yuuyami no Scherzo
  • Titolo inglese: SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night
  • Uscita giapponese: 22 ottobre 2022
  • Uscita italiana: 14 novembre 2022
  • Genere: fantasy, azione, avventura
  • Durata: 101 minuti
  • Studio di animazione: A-1 Pictures
  • Adattato da: light novel
  • Lingua: italiano, giapponese

Abbiamo recensito SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night grazie all’invito alla proiezione stampa offertoci da Nexo Digital e Dynit.

Piccole spadaccine crescono

Negli anni SAO è stato vittima di numerose critiche, da una narrazione frammentata e frammentaria allo smodato ricorso al fanservice, ma, se bisognasse descrivere il maggiore difetto della serie, anche il più appassionato dei fan punterebbe il dito contro una caratterizzazione dei personaggi semplicemente insufficiente. La serie originale presentava infatti attori privi di personalità, scarsamente approfonditi e troppo fedeli a fastidiosissimi cliché narrativi. La decisione di ribaltare quindi un sistema dei personaggi traballante, rivoluzionando anche la prospettiva offertaci sul mondo di Aincrad, è al contempo dovuta e coraggiosa. Grazie alla focalizzazione interna su Asuna, osserviamo il cammino di un rinato Kirito, carico ora di fascino e mistero, e di nuovi personaggi secondari, poco numerosi ma finalmente credibili.

L’anime ci rende infatti testimoni della genesi di Asuna, una protagonista ancora alle prime armi, ma già talentuosa, sensibile e cordiale. Giorno dopo giorno, la giovane migliora le proprie abilità, nel cammino che le garantirà il titolo di “Asuna la Saetta”. Al suo fianco compare Kirito, co-protagonista di questa storia, che viene dipinto con toni decisamente più maturi rispetto al passato. Calmo e sicuro, ma anche riflessivo e protettivo: lo spadaccino nero assume caratteristiche umane, pregi e difetti, allontanandosi così dall’immagine perfettibile di cavaliere senza macchia e senza paura. Naturale il conseguente sviluppo di un solido rapporto di amicizia tra i due, destinato a mutare, come tutti sappiamo, in qualcosa di più.

SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night – Recensione

Molto spazio è stato concesso anche ai personaggi secondari, fondamentali nell’evoluzione di Asuna Yuki. Per la prima volta facciamo infatti la conoscenza di Argo, eminente informatrice della terra di Aincrad, nonché fedele amica della nostra protagonista. Estremamente intelligente e agile, suo è il merito di aver scritto la prima guida di gioco per gli utenti meno esperti, sfruttando in tal maniera le proprie conoscenze da ex beta tester. E ancora, come non parlare dell’audace Mito. Se infatti nella seconda parte di Aria of a Starless Night il rapporto tra Asuna e la sua migliore amica si era incrinato, la sfida al boss del quinto piano è la perfetta occasione per ricucire questa splendida amicizia.

Il tempo e la Storia

Raccontare storie è una danza, e ogni danza richiede ritmo. Non importa cosa racconti, importa come lo racconti: così una grigia giornata per le strade di Dublino può trasformarsi in un’Odissea, o la più epica delle storie annoiare mortalmente. Proprio questo il tallone di Achille di Scherzo of Deep Night: un ritmo discontinuo. Nella prima metà del film gli eventi si susseguono infatti lentamente, avvolgendo la polpa narrativa del lungometraggio in un’atmosfera troppo rilassata. Vengono sì introdotti elementi narrativi interessanti, come la caccia alle reliquie e l’esistenza degli astrali, ma subito questi precipitano nell’oblio, risultando di fatto superflui. Al contrario, la seconda parte, dedicata all’attacco contro il boss del quinto piano e al conseguente epilogo, si presenta in splendida forma, avvincente e dinamica, seppur non molto accada in grado di arricchire i nostri curiosi sguardi.

Fin dalla prima stagione originale, la prematura dipartita di Diabel rappresenta il picco drammatico del primo arco narrativo dell’opera di Reki Kawahara. Il faro dell’avanguardia si spegne tra le braccia di Kirito, vano l’utilizzo di pozioni o incantesimi. ” Ti prego, sconfiggi il boss. Sconfiggi il boss per il bene di tutti.” le sue ultime parole, eppure dopo questa morte nulla sarà più come prima. Il fronte infatti si spezza: da lato i Dragon Knights Brigade capeggiati da Lind, dall’altro gli Aincrad Liberation Squad guidati da Kibao. Troppo diversi i due schieramenti, l’uno fondato sul principio di meritocrazia, l’altro su parità e uguaglianza, per non generare tensioni, risolte soltanto a seguito dell’intervento dei nostri eroi, Asuna e Kirito. Amalgamando così un’evidente ispirazione storica ad elementi già noti ai fan, si faccia caso alla presenza dei temibili player killer, figure fosche ma essenziali per la piega che prenderanno gli eventi, la regia di Ayako Kouno rinnova, seppur parzialmente, la formula SWORD ART ONLINE, sanando alcune lacune temporali e narrative della versione originale.

Passando infine all’aspetto tecnico della pellicola,  A-1 Pictures mostra i muscoli, servendosi di vesti grafiche eleganti e curate. Le animazioni appaiono infatti fluide e cariche di colore, tanto nei combattimenti quanto nelle scene di intermezzo, garantendo una qualità costante ed elevata. Peccato per il ricorso alla CGI nel tracciare la fisionomia dei boss, certo moderato e tutt’altro che invasivo, ma, in ogni caso, una nota leggermente stonata rispetto alla spettacolare resa dell’animazione piena tradizionale. Ad incorniciare questo vivo affresco, l’eccellente Yuki Kajura, già madre dell’iconica Swordland, ha confezionato poi una buona colonna sonora, che, seppur meno convincente di quanto mostrato nei precedenti capitoli, non perde l’occasione per appassionare e coinvolgere gli spettatori. A fronte quindi di alcune imperfezioni, possiamo affermare che il comparto audiovisivo di SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night vince e convince, presentandosi ancora una volta come cavallo di battaglia dell’opera.

SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night – Recensione

A chi consigliamo SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night?

Se siete incuriositi da questo nuovo film di SWORD ART ONLINE, il nostro consiglio è certamente quello di dargli una possibilità. Come avrete capito, il titolo è rivolto prevalentemente ad un pubblico già avvezzo al mondo di Aincrad, pertanto, qualora ne ignoriate la storia, questa potrebbe essere la volta buona per recuperare i precedenti capitoli del brand, disponibili senza eccezione alcuna su Prime Video. Non nutrite aspettative troppo alte, perché Scherzo of a Deep Night è tutt’altro che un capolavoro, ma garantisce, specie ai fan di lunga data, la possibilità di riabbracciare a schermo i propri beniamini. Un felice ritorno ad Aincrad, leggermente fuori fuoco.

  • Animazioni di alto livello con un utilizzo non invasivo della CGI
  • Personaggi credibili e character design convincente
  • Tematiche originali e spunti narrativi interessanti…

  • …Ma la trama non è sviluppata al meglio, complice un ritmo lento e discontinuo
  • Colonna sonora meno ispirata rispetto al passato
SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night
3.7

Tra frizzanti novità e antichi compromessi

Proiettata in anteprima nel corso dell’ultimo Lucca Comics and Games, Dynit e Nexo Digital presentano la versione italiana di SWORD ART ONLINE Progressive: Scherzo of Deep Night con un tempismo da record. Abbiamo dovuto infatti attendere meno di un mese dall’uscita originale per poter vivere al fianco di Asuna e Kirito questa nuova avventura nell’affascinante castello di Aincrad. Rispettando perfettamente le premesse e promesse dei remake Progressive, finalmente i personaggi di SAO, principali e non, assumono tridimensionalità, merito di una caratterizzazione accorta e riuscita. Sul fronte tecnico A-1 Pictures certo non si smentisce, confermando l’elevata qualità garantita dallo studio sussidiario di Aniplex. Nota di demerito invece al ritmo, lento e singhiozzante, che preclude agli ottimi spunti nati dalla florida mente di Reki Kawahara la possibilità di svilupparsi al meglio. Un timido passo indietro rispetto al primo remake, eppure una pellicola capace di garantire una piacevole serata a chiunque gliene darà l’occasione.

Solca i mari sul suo vascello verso lidi inesplorati, mirando sonnecchiante il cielo dalla mattina alla sera. È abbastanza socievole, ma qualsiasi cosa gli si chieda risponderà citando L’Attacco dei Giganti. Pare abbia sviluppato una forma di dipendenza da latte e biscotti.

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