DRAGON QUEST XI S – Edizione definitiva per PS4 e Xbox – Recensione

Dopo l’esordio su Nintendo Switch, l’edizione definitiva di DRAGON QUEST XI sbarca finalmente su PlayStation 4, Xbox e PC. Ecco la nostra recensione!

DRAGON QUEST XI S – Edizione definitiva per PS4 e Xbox - Recensione

Il giorno in cui diventerà un adulto, salendo assieme alla sua amica di sempre sul Massiccio di Roccapietra, il protagonista della nostra storia scoprirà anche di essere l’incarnazione del Lucente, l’antico eroe che un tempo lontano ha salvato il mondo di Erdrea. Tuttavia, recandosi al regno di Hellador come suggerito dalla lettera trovata nella sua culla, non verrà accolto come un eroe, bensì come il Figlio dell’Ombra, un male assoluto da estirpare a tutti i costi. Assieme al nuovo alleato Erik riuscirà però a fuggire dalla prigione sotterranea e imbarcarsi in una lunga avventura che lo porterà a conoscere preziosi amici e raggiungere Yggdrasil, l’albero del mondo. Questo è l’incipit di DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta.

Dopo un esordio su PS4 e PC che ha lasciato il mondo a bocca aperta grazie a una grafica mozzafiato, un gameplay classico ma esaltante, una colonna sonora nostalgica e un’atmosfera unica, DRAGON QUEST XI è stato accolto nel già vasto parco titoli di Nintendo Switch con la sua Edizione definitiva, caratterizzata da una lunga lista di novità e miglioramenti che hanno notevolmente arricchito l’esperienza di gioco per gli utenti della console ibrida. A distanza di poco più di un anno, la versione “S” del gioco approda anche su PlayStation 4, PC e per la prima volta sull’ecosistema Xbox, incluso al lancio nel servizio Game Pass. Le premesse di ritrovarci davanti alla versione “davvero” definitiva del titolo ci sono tutte, ma sarà così? Scopriamolo insieme in questa nostra recensione.

DRAGON QUEST XI S – Edizione definitiva per PS4 e Xbox - Recensione

  • Titolo: DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, PC / Steam
  • Versione analizzata: Xbox One (su Xbox Series X)
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: SQUARE ENIX
  • Sviluppatore: SQUARE ENIX
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 4 dicembre 2020
  • Disponibilità: retail (solo PS4), digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: versione rimasterizzata del titolo per Nintendo Switch

Abbiamo recensito DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva con un codice Xbox One fornitoci gratuitamente da SQUARE ENIX tramite Koch Media.

DRAGON QUEST XI S – Edizione definitiva per PS4 e Xbox - Recensione

La “S” che significa Speciale

DRAGON QUEST XI è stato uno dei titoli migliori della generazione appena trascorsa e tutte le mancanze che i fan hanno riscontrato nella versione originale sono state compensate nel vero e proprio “remake” uscito per Nintendo Switch, che ha messo insieme gli elementi dell’edizione PS4 e quelli dell’edizione Nintendo 3DS inedita in Occidente, arricchendole ancora di più dal punto di vista del gameplay e riuscendo persino a integrarvi elementi del tutto inediti. Il titolo che ci ritroviamo a prendere in esame è letteralmente un port migliorato della versione Nintendo Switch. Non si tratta quindi della versione PS4/PC comprensiva di tutte le modifiche effettuate per la console Nintendo, bensì di una versione rimasterizzata.

L’ultimo capolavoro che porta la firma di Yuji Horii è di base uno dei migliori JRPG di questi ultimi anni, da affiancare a capolavori indiscussi come Persona 5 Royal e FINAL FANTASY VII REMAKE. Caratterizzato da meccaniche estremamente classiche se messo a confronto con questi ultimi due, l’undicesimo capitolo del gioco di ruolo per eccellenza per il pubblico giapponese ha stregato i giocatori di tutto il mondo con una grafica accattivante, personaggi ben caratterizzati, una storia appassionante, un mondo vastissimo e l’atmosfera che solo DRAGON QUEST sa regalare. Non sapevamo di aver bisogno di tutte le novità introdotte dalla versione “S” fino a che non abbiamo avuto a che farci su Nintendo Switch, e le ritroviamo tutte in questo remaster davvero definitivo per PlayStation 4, Xbox One e PC.

DRAGON QUEST XI S – Edizione definitiva per PS4 e Xbox - Recensione

Prima fra tutte, la possibilità di giocare a una versione in 16 bit del gioco, così come accadeva in origine sulla versione 3DS uscita solo in Giappone, e la conseguente implementazione della nuova porzione di storia relativa alla città di Achronia. Qui potremo esplorare, solo in modalità 2D, frammenti dei mondi dei precedenti episodi della saga per risolvere una serie di missioni secondarie. Ma non solo questo: alla trama principale vengono integrate nuove storie individuali legate a ciascuno dei personaggi del party, è possibile velocizzare le battaglie, cavalcare nuove specie di mostri, usare la Forgia Portatile in qualsiasi momento, divertirci con la photo mode e molto altro ancora. A queste si aggiungono modifiche apparentemente secondarie, ma che migliorano parecchio l’esperienza di gioco, come i personaggi del party che ci seguiranno durante l’esplorazione, il richiamo equino che ci consente di chiamare il nostro destriero quasi in ogni momento, i comandi veloci che ci consentiranno di attivare al volo le funzioni più utili, la possibilità di parlare con i nostri compagni, nuovi costumi e tanto altro.

L’Yggdrasil del vicino è sempre più verde

Dato che ne abbiamo ampiamente parlato in precedenza, il focus principale di questa recensione, come avreste potuto immaginare, è sul comparto tecnico. Come già detto in apertura, questa versione di DRAGON QUEST XI non è un miglioramento del software originale sviluppato per PlayStation 4 e portato in Occidente anche su PC, bensì una riproposizione del titolo approdato su Nintendo Switch, sviluppato con una versione più recente del motore grafico Unreal Engine 4. Come lasciato intendere dagli sviluppatori, aggiungere tutte le novità della versione “S” al gioco originale sarebbe stato impossibile: gli stessi sforzi che sarebbero serviti per realizzare una terza edizione del gioco, venduta di conseguenza a prezzo pieno (e, ovviamente, fra qualche anno). SQUARE ENIX ha optato per migliorare l’opera per la console Nintendo portando la grafica a superare il Full HD, offrendo supporto a frame rate più elevati e migliorando texture e illuminazione nei limiti del possibile, pur sacrificando alcuni dettagli non implementati nella versione per Switch.

DRAGON QUEST XI S – Edizione definitiva per PS4 e Xbox - Recensione

Ho giocato DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva su una Xbox Series X e posso confermarvi che il risultato finale va oltre le aspettative di un semplice porting, raggiungendo la risoluzione 4K e mantenendo i 60fps in tutte le situazioni, senza contare i caricamenti praticamente istantanei. Testato su una Xbox One S di vecchia generazione, invece, oltre a una risoluzione minore noteremo come il titolo giri a 30fps, con tempi di caricamento in linea con la passata generazione. Una versione del gioco, quindi, che sembra progettata per le console appena uscite e che dà il meglio di sé sulle macchine più performanti (senza escludere PS4 Pro e Xbox One X), ma che purtroppo al momento manca di un supporto alla funzionalità di Quick Resume (che mi auguro venga aggiunta al lancio ufficiale con un aggiornamento) caratteristica della nuova generazione di casa Microsoft.

Tra i difetti più evidenti nel comparto grafico, troviamo un anti-aliasing non sempre all’altezza della situazione e modelli poligonali che spesso risultano un po’ troppo spigolosi, specie nei personaggi secondari. Ci sono differenze poi che noteremo solo mettendo a confronto questa nuova edizione con il titolo originale, che riguardano soprattutto le ombreggiature e il sistema di illuminazione, nonché gli scenari che spesso denotano molta meno profondità rispetto al passato. Nonostante ciò, DRAGON QUEST XI S appare un prodotto ancora più bello di quanto non fosse in precedenza. Anche provando a giocare all’originale su PlayStation 5, la versione più recente risulta qualitativamente l’esperienza migliore. Da non sottovalutare, inoltre, è la presenza di due elementi introdotti su Nintendo Switch che mancavano in precedenza: il doppiaggio in lingua giapponese, che finalmente potremo preferire alla meno entusiasmante recitazione anglofona, e soprattutto la colonna sonora orchestrale, che migliora sensibilmente l’esperienza rispetto a quella sintetizzata dell’originale del 2017. Ovviamente, se li preferite, potete scegliere di giocare con il doppiaggio americano e la colonna sonora in formato midi, e nessuno vi giudicherà per questo. Forse.

A chi consigliamo DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva?

Questa versione di DRAGON QUEST XI è consigliata principalmente a chi non ha mai avuto modo di giocare e portare a termine l’odissea del Lucente prima d’ora e intende farlo principalmente sulle console next-gen. Chi ha già sviscerato il gioco originale su PS4 e PC ai tempi dell’uscita potrebbe decidere di affrontare nuovamente quest’avventura per scoprire tutte le gradite aggiunte, ma chi possiede già l’Edizione definitiva su Nintendo Switch non si troverà davanti ad alcuna novità, fatta eccezione per un comparto grafico migliore. Se possedete una Xbox, specie se di nuova generazione, lo troverete incluso sul servizio Game Pass sin dal day one, previsto per il 4 dicembre. Il mio consiglio è di non lasciarvelo sfuggire anche se intendete giocarlo su PlayStation 5, potendo godere di frame rate, caricamenti e risoluzione decisamente migliori rispetto a quelli del gioco uscito la scorsa generazione.

DRAGON QUEST XI S – Edizione definitiva per PS4 e Xbox - Recensione

DRAGON QUEST® XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva promette un’imperdibile ed emozionante avventura agli appassionati dei GDR. In questo capitolo, perfetto per avvicinarsi al mondo di DRAGON QUEST, i giocatori vivranno la pericolosa avventura del Lucente, un eroe braccato che dovrà scoprire il mistero del proprio destino con l’aiuto di un gruppo di carismatici compagni. L’avventura porterà il gruppo ad attraversare continenti e oceani, scoprendo una terribile minaccia che incombe sul mondo. Oltre a più di 100 ore di contenuti del pluripremiato DRAGON QUEST® XI S: Echi di un’era perduta, uscito nel 2017, l’Edizione definitiva offre un’ampia serie di miglioramenti.

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  • Prezzo conveniente per i contenuti offerti
  • Disponibile al lancio su Xbox Game Pass
  • Dà il meglio di sé sulle console next-gen

  • In formato fisico solo su PlayStation 4
  • Nessuna novità rispetto alla versione Nintendo Switch
  • Qualche compromesso tecnico rispetto all’originale
DRAGON QUEST XI S – Edizione definitiva
4.8

L’esperienza decisiva per uno dei migliori JRPG di sempre

Nonostante i timori iniziali, questa seconda edizione di DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva per PlayStation 4, PC e Xbox risulta a tutti gli effetti la versione migliore del gioco di ruolo di SQUARE ENIX da giocare nel 2020. La mole di contenuti e miglioramenti a livello di gameplay, uniti a una resa grafica al passo con la next-gen e le irrinunciabili aggiunte come il doppiaggio giapponese e la colonna sonora orchestrale, rendono la versione “S” il punto di riferimento per chi vuole avvicinarsi a questo titolo. Certo, avendo provato l’originale su PC o PS4 potreste notare solo qualche differenza a livello estetico, ma anche in questo caso, saggiando quest’ultima edizione su PS5 o Xbox Series X — e sfruttando un televisore 4K — vi chiederete come, fino a questo momento, avete potuto giocarlo rinunciando ai 60 fotogrammi al secondo. Tuttavia, se i contenuti inediti potrebbero spingere chi lo ha già portato a termine su PlayStation 4 ad affrontare nuovamente il cammino verso i titoli di coda (e il significativo post-game), coloro che invece lo hanno da poco terminato su Nintendo Switch potrebbero trovarlo una futile ripetizione, a causa dell’assenza di ulteriori novità che giustifichino l’acquisto. Tirando le somme, questa versione di DRAGON QUEST XI: Echi di un’era perduta supera pienamente le aspettative ed è certamente uno degli RPG che dovrete giocare sulle console di nuova generazione.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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