In sella al Jehuty: provato ZONE OF THE ENDERS: THE 2nd RUNNER – M∀RS

ZONE OF THE ENDERS: THE 2nd RUNNER – M∀RS

Una della serie simbolo di KONAMI torna alla ribalta con la nuova remastered ZONE OF THE ENDERS: THE 2nd RUNNER – M∀RS! Basterà per convincerci a salire ancora una volta a bordo del Jehuty?

KONAMI. Credo che tutti conosciamo il nome di questa importantissima casa videoludica che ci ha regalato alcune delle saghe più importanti di sempre: METAL GEAR SOLID, Castlevania, Silent Hill, Suikoden… non robetta, insomma. Ma ormai sembra che sia passata un’eternità da quando la compagnia rientrava nell’olimpo delle software house più importanti al mondo; troppe scelte discutibili come la cancellazione di Silent Hills, il caso Kojima-MGSV e il voler trasformare tutte le proprie IP in pachinko hanno minato la sua credibilità verso il pubblico.

Forse però non è tutto perduto! Infatti, lo scorso settembre, la casa di Osaka ha annunciato a sorpresa il ritorno del secondo capitolo di ZONE OF THE ENDERS, ovvero The 2nd Runner, in una nuova versione rimasterizzata che spinge ai limiti la veste grafica del gioco portandola fino ad un 4K nativo e aggiungendo una modalità VR che permetterà di pilotare il Jehuty direttamente dal suo abitacolo.

Dopo quasi un anno di attesa abbiamo finalmente la possibilità di provare questa nuova incarnazione di ZOE con la versione demo disponibile sul Playstation Store dal peso di circa 3 GB.

Jehuty Vive

La demo ci riporta su Callisto, una luna di Giove, che fa da scenario per il primo livello di THE 2nd RUNNER. Saltando ovviamente tutti i convenevoli del caso, ci troviamo immediatamente ai comandi Jehuty pronti a farci strada attraverso orde di nemici e boss che ci verranno scagliati contro.

Partiamo con ordine dai cambiamenti più radicali, ovvero quelli alla veste grafica: il primo impatto posso dire che è stato a dir poco sconvolgente, e se non lo avessi già giocato anni fa, non crederei mai e poi mai di avere fra le mani un gioco con ben 15 anni sulle spalle. Il lavoro effettuato su ogni singolo mecha è degno di una standing ovation. Le ambientazioni, come spesso succede nelle remastered, sono state un po’ trascurate, visto che non sono mai state un punto forte della serie, e probabilmente gli è stata data giusto una piccola “ripassata” per non farle stonare troppo con il resto del gioco. Durante il paio di run effettuate nella demo mi sono trovato davanti a qualche piccolo calo di frame rate durante i filmati e nelle fasi più concitate dei combattimenti, difetti al momento completamente giustificabili essendo una versione di prova, ma se persisteranno anche nella versione completa saranno un problema non da poco per la godibilità del gioco.

Anubis prospera

Il sistema di combattimento rimane senza dubbio uno dei punti forti del titolo, grazie all’estrema accessibilità e frenesia, ma esattamente com’era successo qualche anno fa con l’HD Collection, anche stavolta non è stato apportato alcun cambiamento ai comandi del Jehuty, che continuano a soffrire un po’ di legnosità durante i combattimenti a lungo raggio. Davvero un peccato perché, essendo questa la seconda rimasterizzazione e stavolta dedicata a un solo gioco e non più due come in precedenza, al posto di concentrarsi esclusivamente sulla veste grafica si potevano migliorare tanti piccoli aspetti come la telecamera, i comandi che gestiscono l’altezza del mecha e tanto altro.

I contenuti della demo sono davvero minimali, infatti oltre ai dieci minuti di gioco offerti, sarò offerta solo una mini galleria dove è possibile ammirare i modelli poligonali delle varie unità.

Sentivamo davvero la tua mancanza Jehuty?

In conclusione, la demo di ZONE OF THE ENDERS: THE 2nd RUNNER – M∀RS è un ottimo assaggio per quello che ci aspetterà il 6 settembre sugli scaffali. I dubbi e le perplessità su questo nuova incarnazione del secondo capitolo rimangono però davvero troppi: la mancanza del primo titolo è davvero un duro colpo all’appetibilità del gioco verso le grandi masse, e il prezzo (40 euro) per un remastered di un gioco con 15 anni sulle spalle e dalla longevità non di certo stellare, può far desistere anche alcuni dei fan storici della serie. Infine, la scommessa della modalità VR potrà essere tanto unica quanto dimenticabile. Nel complesso però voglio essere fiducioso, soprattutto per il futuro della serie: se KONAMI non ha rinunciato alla serie accantonandola in un angolino, come ha fatto con tante altre, forse una piccola speranza di far risorgere dalle ceneri il tanto atteso terzo capitolo c’è ancora.

Pseudo-giocatore di Weiß Schwarz e Love Liver alla costante ricerca di giochi, anime e manga sconosciuti alle masse che lo facciano sentire come un piccolo Indiana Jones. Nonostante i risultati non proprio incoraggianti, continua a sognare di diventare un pro player.

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