CHAINED ECHOES – Recensione

Il continente di Valandis ha in serbo per noi mille pericoli in CHAINED ECHOES, titolo a 16-bit ispirato ai classici JRPG degli anni '90

CHAINED ECHOES – Recensione

Mese dopo mese noi di Akiba Gamers cerchiamo di coprire a tutto tondo le uscite videoludiche provenienti dal Giappone, cercando di parlarvi il più possibile di tutte quelle gemme nascoste che troppo spesso vengono poco pubblicizzate. Ma anche noi abbiamo necessità di fare uno strappo alle regole quando troviamo un titolo che, seppur occidentale, è stato ampiamente influenzato dal Giappone e da alcuni dei suoi più iconici giochi. È questo il caso di CHAINED ECHOES, titolo sviluppato da Matthias Linda e pubblicato in Europa da Deck13 su tutte le piattaforme. In questo RPG dal sapore tradizionale riusciremo a trovare alcuni dei punti cardine dei JRPG degli anni ’90 uniti a tante innovazioni e meccaniche davvero interessanti e uniche.

Ma lo sviluppatore sarà riuscito a catturare appieno l’essenza del genere? Scopritelo nella nostra recensione di CHAINED ECHOES!

CHAINED ECHOES – Recensione

  • Titolo: CHAINED ECHOES
  • Piattaforma: PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC (Steam)
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: Deck13
  • Sviluppatore: Matthias Linda
  • Lingua: Inglese (testi)
  • Data di uscita: 8 dicembre 2022
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: il titolo è disponibile gratuitamente per tutti gli abbonati del servizio Xbox Game Pass sia su console che su PC

Abbiamo recensito CHAINED ECHOES con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da Deck13.

CHAINED ECHOES – Recensione

La precaria pace che regna nel continente di Valandis sta per essere messa a dura prova. Dopo un incidente che ha causato la morte della banda di mercenari a cui appartenevano, Glenn e Kylian decidono di partire alla ricerca di informazioni sul misterioso artefatto conosciuto come Grimorio. Arrivati nel regno di Fonset si troveranno ad unire le forze con Lenne e Robb, che stanno seguendo una pista in merito a una cospirazione riguardante il loro regno, e successivamente con la ladra Sienna e il bardo Viktor. Il gruppo si troverà infatti a dover fuggire assieme dopo che una misteriosa bestia demoniaca dagli occhi rossi deciderà di attaccare Fonset, dando il via a una serie di eventi che cambieranno per sempre Valandis.

Chain of Memories

Dal punto di vista del gameplay CHAINED ECHOES affonda pienamente le sue radici nei classici JRPG degli anni ’90 pur implementando delle meccaniche innovative capaci di rendere il titolo davvero unico. Una delle peculiarità del gioco sta nel sistema di crescita dei personaggi, essi infatti non saliranno di livello guadagnando esperienza a fine battaglia ma otterranno i Grimoire Shard solamente dopo aver completato determinati eventi. Grazie ai Grimoire Shard potremo decidere se apprendere una nuova tecnica di combattimento, un’abilità passiva oppure se migliorare le statistiche del personaggio. Se da una parte questo sistema eviterà di far spendere al giocatore decine di ore uccidendo avversari casuali per poter salire di livello, dall’altra dovremo stare molto attenti a come spendere i Grimoire Shard ottenuti per evitare di trovarci impreparati durante le battaglie più ostiche.

CHAINED ECHOES – Recensione

Sconfiggere nemici nelle tante mappe di gioco però non sarà certo una perdita di tempo. Non solo grazie ad essi potremo ottenere tanti oggetti e materiali preziosi, ma dopo ogni scontro verremo ricompensati con gli Skill Points (SP) che serviranno a migliorare le abilità dei personaggi. Gli SP guadagnati andranno immediatamente a influenzare le abilità al momento equipaggiate, inoltre quelli accumulati potranno essere spesi per far salire di livello più velocemente un’abilità da noi scelta. La possibilità di mantenere una scorta di SP accumulati è davvero utile dato che ci permetterà di migliorare facilmente anche le tecniche appena apprese.

Anche durante l’esplorazione troveremo delle meccaniche interessanti, soprattutto a partire dalle seconda metà del gioco quando otterremo le Sky Armor con le quali sarà possibile raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Il continente di Valandis sarà infatti ricco di oggetti collezionabili da raccogliere, nemici unici da combattere e tesori nascosti da ottenere per migliorare ancora di più la nostra squadra. In ogni area di gioco sarà possibile vedere i nemici presenti, e starà a noi decidere se combatterli oppure cercare di aggirarli senza farci notare.  Sconfiggere determinate tipologie di nemici oppure ottenere determinate tipologie di oggetti però si rivelerà davvero utile dato che ci aiuterà a completare la Reward Board. Ogni casella di questo tabellone riguarderà infatti un obiettivo specifico che una volta completato ci darà delle ricompense. Inoltre completando caselle vicine daremo il via ad una Catena che ci permetterà di ottenere oggetti speciali come preziosissimi Grimoire Shard aggiuntivi.

Echoes of Valandis

Anche il sistema di combattimento di CHAINED ECHOES ha delle peculiarità davvero interessanti, in particolar modo il sistema di Overdrive. In battaglia potremo portare con noi un massimo di otto personaggi divisi in coppie, quattro combatteranno attivamente mentre gli altri saranno nelle retrovie ma potranno essere sostituiti in qualsiasi momento. Utilizzare determinate azioni o subire danni in battaglia ci permetterà di riempire la barra Overdrive divisa in segmenti dai colori differenti, se riusciremo a mantenere l’indicatore sul segmento verde andremo ad abbassare il costo per l’utilizzo delle tecniche in battaglia e a migliorare le statistiche della nostra squadra. Per condizionare l’andamento dell’Overdrive sarà necessario utilizzare delle abilità specifiche, che verranno evidenziate durante ogni turno. Molto spesso il giocatore si troverà dunque a dover decidere se sacrificare un turno per migliorare lo stato dell’Overdrive o se invece sacrificare l’Overdrive per completare la battaglia in tempi minori ma con costi più elevati.

CHAINED ECHOES – Recensione

Ma l’Overdrive non sarà l’unico asso nella manica del nostro party. Lo sviluppatore ha infatti implementato un ottimo sistema di equipaggiamento con il quale potremo non solo migliorare le statistiche dei personaggi, ma anche fornirli di preziose abilità passive che si riveleranno davvero utili alla nostra sopravvivenza. L’equipaggiamento ottenuto potrà infatti essere migliorato in modo da sbloccare degli slot in cui inserire i Crystal, gemme capaci di garantire dei bonus come ad esempio la riduzione dei danni di un determinato elemento o la possibilità di guadagnare più SP alla fine di una battaglia. Ma non è tutto. Nascosti nel mondo di gioco saranno infatti presenti i Class Emblem, emblemi dedicati agli eroi del continente di Velandis che potranno essere equipaggiati dai protagonisti per ottenere tecniche uniche in combattimento.

Progredendo con la storia principale arriveremo a un punto in cui potremo finalmente utilizzare le potentissime Sky Armor, che saranno fondamentali per riuscire a sconfiggere i nemici più potenti. Esistono diverse tipologie di armature, ognuna con un ruolo differente in battaglia basato anche sull’arma utilizzata. Più utilizzeremo quel tipo di arma e maggiore sarà il livello di competenza con essa, dandoci così la possibilità di utilizzare nuove portentose tecniche in combattimento. Far aumentare il livello di competenza servirà inoltre ad ottenere bonus alle statistiche dell’armatura, e questi rimarranno applicati anche quando cambieremo tipologia d’arma utilizzata.

Vintage ma non troppo

Dal punto di vista tecnico CHAINED ECHOES è un vero e proprio tuffo nel passato e ci permetterà di immergerci in quelle atmosfere a 16-bit che hanno caratterizzato l’epoca d’oro dei JRPG. Il comparto grafico vanta una pixel art curata davvero alla perfezione, a partire dalla realizzazione dei protagonisti fino alle strepitose animazioni in battaglia. La direzione artistica scelta dallo sviluppatore non solo farà la gioia di tutti quei giocatori che ricordano con nostaglia gli anni ’90, ma ci mostra ancora una volta come lo stile 16-bit riesca ad essere ancora attuale e a funzionare perfettamente per i giochi di ruolo.

CHAINED ECHOES – Recensione

Anche il comparto sonoro è davvero interessante, con una colonna sonora realizzata in modo impeccabile e di cui non ci stancheremo molto facilmente. Un elemento che potrebbe scoraggiare un po’ una fetta di giocatori è l’assenza della localizzazione dei testi in italiano. Nonostante i termini inglesi utilizzati siano abbastanza comprensibili e non troppo impegnativi, si tratta pur sempre di un RPG in cui saranno presenti tante linee di dialogo per cui i poco avvezzi alla lingua anglofona potrebbero trovarsi un po’ sconfortati.

Narrativamente il titolo riesce a risultare estremamente accattivante. Pur mantenendo alcuni cliché tipici delle storie fantasy, Matthias Linda ha creato una trama ricca di colpi di scena capace di tenerci incollati allo schermo. Uno degli elementi più interessanti è senza ombra di dubbio la caratterizzazione dei protagonisti, di cui lentamente andremo a scoprire il passato in modo da poter capire meglio cosa li spinge a combattere. Anche molte delle sotto-trame presenti riescono ad essere davvero d’impatto, e alcune di esse ci permetteranno persino di reclutare nuovi personaggi che si riveleranno un ottimo contributo alla nostra squadra.

A chi consigliamo CHAINED ECHOES?

Se siete amanti dei JRPG vecchio stile e apprezzate la grafica 16-bit, CHAINED ECHOES è esattamente il prodotto che fa per voi. Il titolo sviluppato da Matthias Linda mostra infatti come anche con delle risorse limitate basta effettuare le giuste scelte stilistiche per creare un piccolo capolavoro. Certo, l’assenza della localizzazione italiana potrebbe scoraggiare alcuni possibili acquirenti, ma grazie anche al suo prezzo ridotto si tratta di un titolo che non dovete assolutamente lasciarvi scappare!

CHAINED ECHOES – Recensione

  • Un sistema di crescita dei personaggi davvero peculiare
  • Le meccaniche di Overdrive e le Sky Armor sono ottime
  • Tutto il fascino dei giochi dell’epoca d’oro dei JRPG…

  • …Ma ne mantiene intatta anche la curva di difficoltà a volte proibitiva
  • La parte politica della trama a volte si dilunga un po’ troppo
  • Totale assenza della localizzazione in italiano
CHAINED ECHOES
4.5

Classico nel migliore dei modi

Fa sempre piacere vedere come sia ancora attuale l’impatto di alcuni dei più iconici JRPG degli anni ’90. Con CHAINED ECHOES lo sviluppatore Matthias Linda ha realizzato una vera e propria lettera d’amore per il genere, riuscendo a creare un prodotto che riesce ad essere fedele agli standard dell’epoca e allo stesso tempo estremamente innovativo e attuale. Lo sviluppatore ha infatti catturato l’essenza di quell’epoca e l’ha riversata in un gioco che colpisce per la sua unicità. In definitiva è impossibile non tessere le lodi di CHAINED ECHOES, che si dimostra essere un prodotto di altissima qualità capace di fare concorrenza a tanti titoli tripla-A attuali. Senza contare la differenza di prezzo, che farà sicuramente la gioia di tutti coloro che cercano un prodotto unico ma non possono spendere tanto.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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