Immaginate per un attimo di calarvi nei panni di un giovane cavaliere, poco prima del giorno più bello della sua vita: il matrimonio. Per di più con la splendida principessa di Kamza, di cui siete tanto innamorati.
Cosa mai potrebbe succedere di tanto grave da rovinare i festeggiamenti che di solito avvengono al termine del più classico degli RPG nipponici? Non potevate certo immaginare che quel lieto giorno sarebbe anche stato anche l’ultimo nel mondo dei vivi, visto che un gruppo di bizzarri assassini deciderà di farvi fuori proprio davanti all’altare.
E adesso? Toccherà alla bella Toki, e al suo alter ego Towa, andare avanti con la storia. O per meglio dire, indietro…
- Titolo: Time and Eternity
- Piattaforma: PlayStation 3
- Genere: JRPG, Visual Novel
- Giocatori: 1
- Software house: NAMCO BANDAI Games, NIS America
- Sviluppatore: Imageepoch, Satelight
- Lingua: Inglese (testi e doppiaggio), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 28 giugno 2013
- Disponibilità: retail, digital delivery
- Reperibilità: comune
- DLC: esistono cinque pacchetti contenenti altrettante missioni secondarie che saranno venduti sul PlayStation Store
- Note: il titolo giapponese del gioco è “Toki to Eien ~Toki Towa~”, ma viene comunemente indicato col nome di Toki to Towa, quello delle due protagoniste
Zack (nome di default del protagonista maschile) si è sacrificato per salvare la propria amata, senza però sapere che l’indifesa pulzella cela un segreto che avrebbe potuto evitare la tragedia: la bionda Towa, seconda anima all’interno del corpo della novella sposa, è un’abile guerriera, dalla personalità totalmente opposta a quella di Toki. Le due decideranno di sfruttare il particolare potere di cui sono dotate e di viaggiando indietro nel tempo di sei mesi per impedire che la tragedia avvenga, tornando al giorno in cui una procace veggente aveva predetto loro il futuro.
Il tempo e l’eternità
Time and Eternity inizia in modo abbastanza semplice, ma dato che non ci getta immediatamente al centro dell’azione, richiede un minimo di pazienza. Avrete subito l’impressione di entrare in un vero e proprio anime interattivo, a metà tra il film d’animazione e una visual novel di stampo classico. Assisterete a una serie di dialoghi che vi introdurranno ai comprimari, presentandovi i loro tratti caratteristici degni dei più noti stereotipi dell’animazione nipponica. Familiarizzeremo così con la prima tipologia di gioco: quella, appunto, da romanzo digitale. Vi basterà scegliere tra gli indicatori su schermo la persona con cui volete parlare e ascoltare ciò che ha da dirvi a proposito della storia o delle eventuali subquest.
Dopo la sequenza animata che mostra il giorno delle nozze potremo finalmente prendere il controllo della nostra eroina, accompagnata da quello che lei crede ancora essere Drake, il suo draghetto da compagnia, ma che in realtà cela la coscienza del povero principe trapassato, che, qualora non lo aveste notato, è anche uno sfortunato pervertito.
La visuale a tre quarti alle spalle dell’eroina mette in risalto i bellissimi disegni dei personaggi ma lascia intravedere ben poco di ciò che li circonda. Il problema è facilmente aggirabile mediante la pressione del tasto R2, che ci consentirà di allontanare la telecamera per una più ampia visione dell’ambiente circostante. Prestando un po’ di attenzione noteremo in realtà che il movimento dell’inquadratura agisce sui fondali, e che i protagonisti rimangono sostanzialmente un punto fisso sullo schermo.
Incontri casuali del terzo tipo
Durante le prime fasi esplorative, dove ci sembrerà davvero di muoverci all’interno di un cartone animato, verremo catapultati nel nostro primo incontro casuale. Ebbene sì. Scordatevi i combattimenti aggirabili e i nemici visibili sulla mappa (che tra le altre cose, è completamente deserta). Gli scontri si svolgono in tempo reale su due piani: mantenendo la distanza col nemico possiamo usare il fucile per riempirlo di pallottole (specialità di Toki), mentre avvicinandoci possiamo legnarlo alla vecchia maniera con calci e armi da taglio (ciò in cui invece eccelle la bionda Towa). Le azioni a disposizione sono piuttosto esigue, possiamo solo spostarci in avanti e indietro, schivare i colpi, parare e attaccare, e, una volta riempita l’apposita barra SP, sprigionare uno dei tre attacchi speciali o magie assegnabili alla nostra guerriera: un sistema che potrete padroneggiare facilmente dopo solo qualche battaglia. Drake sarà controllato dalla CPU, e ci aiuterà attaccando i nemici e curando le nostre ferite.
Nota dolente va alla presenza di dialoghi durante le battaglie importanti: quando ci accorgeremo che qualcuno ha iniziato a parlare mentre eravamo impegnati a schivare o colpire sarà troppo tardi per riuscire a capire il senso di ciò che stava dicendo.
Gli sprite dei personaggi, così come quelli dei mostri, sono animati in maniera poco fluida e ripetitiva, e ci daranno la sensazione di assistere a combattimenti tutti uguali uno all’altro. I nemici andranno affrontati uno per volta, e, una volta sconfitto il primo, l’inquadratura ruoterà orizzontalmente per far entrare il secondo mostro in battaglia; potremo, occasionalmente, porre fine alle loro misere esistenze con degli attacchi speciali, accompagnati da una vera e propria sequenza animata. Alla fine degli scontri otterremo i classici punti esperienza, chronos (la moneta del gioco), e gli inediti GP (Gift Point) che ci permetteranno di acquisire i cosiddetti gift per le protagoniste, che consentiranno loro di apprendere nuove abilità al momento del Level Up.
Avanzando nella storia vi renderete contro che la scelta del nome Time and Eternity non è stata casuale, in quanto le protagoniste potranno usare la magia del tempo anche durante le battaglie.
La rossa e la bionda
Il corpo della nostra eroina contiene due anime distinte, quella Toki e quella di Towa. La loro presenza si alternerà ogni qual volta saliremo di livello in combattimento, ma più avanti nel gioco sarà possibile trovare oggetti che ci permetteranno di scambiarle a nostro piacimento. Salendo di livello otterremo benefici alle statistiche di entrambe, ma nonostante i punti esperienza siano in comune, ognuna potrà specializzarsi in abilità e classi differenti. Potremo decidere inoltre se affidare l’equipaggiamento che troveremo sul nostro cammino (o che potremo acquistare nei negozi) a una delle due protagoniste, o addirittura a entrambe. Questo sistema di evoluzione del personaggio prende il nome di Dual Souls.
Nel menu principale è visibile anche una schermata Affection, che ci mostrerà il livello di affinità fra Toki e Towa, che sarà influenzato dalle decisioni prese nel gioco e dalle azioni intraprese da Drake in battaglia. L’indicatore Affection potrà anche determinare la presenza o meno di dialoghi con gli altri personaggi all’interno della casa della protagonista: spesso tali intermezzi saranno totalmente inutili, e ci renderanno partecipi di retroscena del tutto secondari per lo svolgimento della trama principale. A volte potrebbero risultare divertenti, ma nella maggior parte dei casi non vedrete l’ora che finiscano.
Semplici perversioni
Gli spostamenti tra un’area e l’altra delle città avvengono mediante una mappa, in cui muoveremo il segnalino di Toki/Towa scegliendo accuratamente la destinazione in base alla quest principale o alle subquest che decideremo di seguire. Il tutto avverrà in modalità visual novel, e saremo chiamati a esplorare gli ambienti 3D solo in determinate occasioni, come ad esempio se ci saranno mostri da affrontare nel corso delle missioni. I primi trenta secondi sulla mappa saranno accompagnati da brevi monologhi della protagonista o del nostro draghetto, che faranno commenti sullo svolgimento della storia.
A volte all’interno delle zone da esplorare troveremo dei punti contrassegnati da un cuore, dove potremo assistere a degli eventi speciali in cui la nostra protagonista parlerà con Drake/Zack. Al termine di esse, se prenderemo la giusta decisione, assisteremo a una scena che pare presa di peso da un classico videogame di stampo erotico, e che ci regalerà un momento di puro fanservice con la nostra eroina in atteggiamenti ambigui (ma pur sempre innocenti e privi di qualsiasi contenuto che renderebbe il titolo un PEGI 18). Tali scenette non saranno fini a sé stesse, dato che a seconda delle scelte intraprese otterremo dei bonus sulle statistiche delle due eroine. Le stesse illustrazioni ambigue saranno disponibili nella sezione Galleria raggiungibile dal menu principale. Sarà un po’ come giocare a un eroge, ma senza scene esplicitamente piccanti.
Non vi bastano gli intermezzi infarciti di fanservice? In Time and Eternity sono presenti anche riferimenti spiritosi a oggetti della vita reale come all’energy drink Rad Bowl o al gatto di Schrodinger, nonché citazioni a serie animate o altre opere giapponesi del calibro di Gundam.
Il sottile confine tra anime e videogioco
Time and Eternity non eccelle dal punto di vista tecnico. Ci troviamo di fronte a un JRPG con una colonna sonora ben riuscita, ma a volte ripetitiva, con gran parte dei dialoghi recitati in maniera superba, ma con una resa grafica che non fa di certo gridare al miracolo: gli splendidi disegni di personaggi e mostri sono animati in maniera essenziale, e gli scenari tridimensionali, nel tentativo di amalgamarsi all’aspetto 2D dei personaggi, appaiono piuttosto scarni. Si ha come l’impressione che il gioco potesse essere sviluppato anche per console con minore potenza di calcolo, come PlayStation 2 o PSP.
Parlando in termini di trama, non aspettatevi un’avventura dai toni epici che coinvolga le sorti dell’intero universo, e nemmeno una storia da prendere troppo sul serio: la maggior parte delle volte saremo coinvolti in quest che si riveleranno un po’ una presa in giro al (poco) impegno profuso per portarle a termine.
La durata del gioco si aggira intorno alle venti ore, a cui andranno ad aggiungersi quelle necessarie al completamento dei cinque scenari secondari disponibili in DLC. Sebbene siano disponibili due possibili finali, dubito avrete voglia di rigiocarlo una seconda volta. Time and Eternity è JRPG tutto sommato piacevole nelle fasi di esplorazione e combattimento, ma che alla lunga può annoiare, specie durante le fasi di dialogo.
Il character design originale è curato da VOfan, in cui riconoscerete il tratto di serie TV del calibro di Bakemonogatari, mentre la colonna sonora può contare su Yuzu Koshiro (Shenmue, Kid Icarus: Uprising, Etrian Odyssey) e Takeshi Yanagawa (Shenmue, Culdcept), con l’ending theme Rewind cantata dall’artista J-Pop May J. Sono tutti aspetti che renderebbero Time and Eternity una serie animata di tutto rispetto, ma a causa di ritmi un po’ troppo lenti per un videogioco il gameplay risulta poco appagante.
A chi consigliamo Time and Eternity?
Toki to Towa non è un gioco adatto a tutti, da consigliare solo ai fan sfegatati del genere, che amano spaziare da capolavori di portata maggiore a titoli più leggeri e meno impegnativi come questo. Se avete voglia di prendere parte a un anime interattivo e se volete sperimentare la particolare tecnica messa a punto da Imagepooch, provatelo, ma siete avvisati: il livello di sfida è piuttosto basso, potreste non sentirvi totalmente appagati al termine dei titoli di coda.
- È possibile scegliere di giocare con l’audio giapponese
- Apprezzabile l’idea delle subquest visibili sulla mappa, facilita non poco il loro svolgimento
- I dialoghi di storia cambiano in base al personaggio attualmente in uso
- Le illustrazioni e la grafica dei menu sono una gioia per gli occhi
- Buone idee per la doppia protagonista e il sistema Dual Souls
- Determinate situazioni possono solleticare l’attenzione del giocatore
- Mancata localizzazione italiana
- Trama fin troppo lineare e sciocca
- Gli sprite dei personaggi sono stupendi, ma le loro animazioni scarne e gli scenari davvero poveri
- Non esiste un tasto pausa né durante i dialoghi né durante le sezioni esplorative: è possibile interrompere l’azione solo durante le battaglie
- I sottotitoli sono fedeli al doppiaggio inglese, ma poco calzanti con i dialoghi giapponesi
- I dialoghi secondari sono troppo lunghi e spesso possono annoiare
Time and Eternity
L'eternità può attendere
Avete sempre sognato di gettarvi a capofitto in un cartone animato giapponese e di circondarvi di bellissime ragazze? Time and Eternity è il gioco che fa per voi. Se siete ferrati in materia di JRPG potrete tuttavia storcere il naso di fronte ad alcune scelte stilistico-narrative e a un’eccessiva semplicità. Non è impegnativo e nemmeno troppo longevo se paragonato a titoli dello stesso genere già presenti sul mercato. Se poi vi innamorate delle protagoniste o dei bellissimi artwork, è un altro paio di maniche…