Dal 3 al 5 ottobre scorsi in Giappone si sono svolti i location test di Tekken 7, l’ultimo capitolo della pluripremiata saga di BANDAI NAMCO Games. Trovandomi per puro caso a Tokyo durante quella settimana ho avuto il piacere di recarmi all’arcade station di Sugamo gestito da NAMCO, domenica 5 ottobre, l’ultimo giorno a nostra disposizione.
Sono arrivato alla sala giochi di mattina, alla buon’ora, sperando (invano) di non trovare troppa confusione. Adiacente alla stazione JR della linea Yamanote, la sala giochi di NAMCO Sugamo si è presentata come un locale piuttosto piccolo e poco accogliente, se paragonato a tutti quelli che abbiamo visto nei precedenti giorni a Ikebukuro o Akihabara. Tuttavia, siamo stati accolti al primo piano interrato da una hostess che ci ha chiesto se desideravamo partecipare alla prova di Tekken 7, e che ci ha offerto una lattina di caffè freddo con sopra il faccione di nonno Heihachi.
Siamo scesi al piano inferiore, dove ho confermato i miei più spaventosi sospetti: c’erano una lista d’attesa e una fila interminabili che mi hanno costretto ad attendere per oltre due ore. Se non ricordo male erano presenti quattro cabinati del gioco, di cui uno veniva proiettato in streaming e commentato in diretta da alcuni personaggi noti nel giro sul canale di NAMCO nel network Niconico. Durante l’attesa in fila ho potuto constatare l’estrema dedizione dei ragazzi giapponesi sui cabinati arcade di Tekken Unlimited TAG Tournament 2, ultima revisione del titolo arrivato anche da noi su console casalinghe: la maggior parte dei giocatori erano dei veri e propri professionisti delle juggle e si esaltavano da morire a ogni vittoria; non mancavano le timide studentesse che, complice la domenica mattina, si concedevano qualche scontro in rete con i più veterani senpai del quartiere.
Allestita all’interno del piano B2 era anche presente una mostra per il Tekken Museum, in cui era possibile ammirare disegni preparatori e artwork di tutti i personaggi presenti in TAG 2, nonché un maxischermo che proiettata i filmati finali dal primo capitolo della saga a oggi e, infine, una vetrina con le action figure di Tekken 3 degli anni ’90 e le più recenti Bishoujo di Tekken TAG Tournament 2 disegnate e prodotte da Shunya Yamashita.
Dopo le già citate oltre due ore di attesa, arriva finalmente il mio turno di infilare i 100 Yen nel bellissimo cabinato di Tekken 7. Distolta per un attimo l’attenzione dalle due splendide ragazze immagine vestite di giallo e arancio, mi sono concentrato su quello che l’ultima fatica di Katsuhiro Harada ci presenta in questa versione beta: nel roster dei personaggi primeggiavano di certo i due primi nuovi arrivati, la bella Katarina e lo stravagante e italianissimo Claudio, accompagnati da personaggi del calibro di Kazuya, Heihachi, Lars, Asuka, Lili, Alisa, Paul, Law, Xiaoyu, King, Dragunov, Bryan, Leo, Feng, Steve e il mio preferito in assoluto, Hwoarang. Messe da parte le preferenze, ho deciso di immolarmi per il bene dell’anteprima, scegliendo Claudio; fortuna (o sfortuna?) ha voluto che il mio avversario fosse già avvezzo all’uso di Katarina (con tanto di personalizzazioni salvate su card), in modo da mostrarmi un magnifico gameplay anche per l’esperta di Savate latino-americana (che, a parer mio, appare, nell’aspetto, troppo simile a Christie Monteiro).
Il classico gameplay di Tekken viene rinnovato da due nuove introduzioni in questa settima installazione ufficiale: la prima è il Power Crush, una mossa speciale (ma non invincibile) che consente ai personaggi di incassare colpi senza subire danno prima di procedere al contrattacco. La seconda è data dalle Rage Art, tecniche speciali dalla potenza devastante che divengono utilizzabili quando la salute del nostro personaggio raggiunge la soglia critica: meno sarà l’energia rimasta al nostro alter-ego, più potente sarà la sua mossa. Inutile dire che ho praticamente osservato il mio avversario giapponese riempire di schiaffi il povero Claudio, constatando quanto la formidabile resa grafica dell’Unreal Engine 4 abbia notevolmente migliorato l’aspetto tecnico del gioco, che appare ora decisamente più veloce e fluido del predecessore.
Non so se per scelta, oppure per mancanza di tempo, i vecchi personaggi presentavano quasi tutti il medesimo aspetto già visto nei precedenti capitoli, gli stessi identici abiti e il più delle volte un vecchio artwork in fase di selezione del personaggio (fatta eccezione per Heihachi e Kazuya). Spero si tratti solo di una scelta temporanea in vista del location test, ma in ogni caso ho espresso le mie opinioni a riguardo alla hostess che mi ha chiesto cosa ne pensassi del gioco. Dopo il fugace duello fra Claudio e Katerina mi sono congedato dall’arcade station di NAMCO Sugamo con un set di adesivi in edizione limitata che raffigurano tutti i personaggi presenti nel location test, lo stesso che potete ammirare nelle fotografie di seguito.
L’hype nei confronti di Tekken 7 non si è per nulla calmato: non vedo l’ora di mettere le mani su una build più avanzata del titolo, sperando di poter ammirare molte altre novità anche per i lottatori storici della serie. La finestra di lancio di Tekken 7 non è ancora stata resa nota, ma sappiamo di per certo che il titolo approderà, oltre che nelle sale giochi giapponesi, anche da noi sulle console PlayStation e Xbox di nuova generazione.
Di seguito trovate un video del location test ripreso da Niconico proprio il 5 ottobre.