La rivista ufficiale Nintendo del Regno Unito dedicherà il numero in uscita all’atteso Il Professor Layton VS Phoenix Wright: Ace Attorney che arriverà in Europa il prossimo 28 marzo. In aggiunta alla recensione del titolo, a un articolo che parlerà dei più grandi detective della storia dei videogames il centoseiesimo numero del mensile conterrà un’intervista esclusiva a Shu Takumi, designer del titolo e storico padre della saga di Phoenix Wright. Di seguito trovate un frammento di ciò che sarà pubblicato in questi giorni nelle edicole inglesi:
“La mia sensazione era che la storia di Phoenix ormai è stata già ampiamente raccontata, e che la serie non sarebbe dovuta continuare. Sapere qual è il momento giusto per concludere una storia è molto importante, volevo a tutti i costi evitare di tirarla troppo per le lunghe e trasformarla nell’ombra di ciò che era un tempo.”
Di conseguenza, la comparsa di Phoenix come assistente più che avvocato vero e proprio è stata qualcosa a cui Takumi era profondamente contrario.
“Anni dopo, quando CAPCOM ha deciso che ci sarebbe stato un quarto Ace Attorney, ero dell’idea che la cosa migliore da fare fosse cambiare il protagonista e raccontare una nuova storia. Non avevo intenzione di far comparire Phoenix nel gioco, ma i miei colleghi mi hanno suggerito che avrebbero voluto comunque vederlo nel gioco in qualche modo: ecco perché è diventato l’imputato del primo caso di Apollo Justice: Ace Attorney.”
Shu Takumi, giunto quindi a lavorare su Layton VS Wright, ha espresso sentimenti contrastanti riguardo il ritorno del protagonista originale nel recente Dual Destinies, e per questo motivo ha deciso di non prendere parte alla sceneggiatura di quest’ultimo. Dopo aver lavorato a questo crossover, tuttavia, sembrerebbe proprio essersi abituato all’idea di non voler abbandonare Nick, dato il recente annuncio dell’inizio dei lavori su di un nuovo capitolo della saga, mostrato durante l’ultimo Nintendo Direct giapponese.
L’intervista estesa è contenuta nella rivista sopracitata, in vendita in questi giorni in Gran Bretagna.
Fonte: The Stupid Objection