Anno 20XX. Qualcosa di incredibilmente spaventoso ha messo in agitazione l’intero mondo di Gamindustri. Questo universo pacifico, governato dalle quattro grandi CPU (Console Patron Unit), è stato trascinato nel caos dall’ignobile mestiere delle idol, icone del mondo musicale che hanno occupato ogni tipologia di programma televisivo, prosperando in una vera e propria invasione. Questa esplosione di popolarità senza precedenti ha fatto crescere nel pubblico il desiderio di eleggere la migliore delle idol. La minaccia maggiore è sicuramente rappresentata dal gruppo delle MOB48 che, attraverso misteriosi poteri legati al mondo dello show business, ha già accumulato il 90% di share, rubando popolarità persino alle CPU stesse. Saranno proprio le quattro divinità a decidere di riunirsi per elaborare una strategia atta a superare questa immensa crisi.
La saga di Choujigen Geimu Neputyuunu, Hyperdimension Neptunia in occidente, è stata portata al successo da Compile Heart da tre RPG di stampo classico che romanzavano in maniera alquanto divertente e zeppa di fanservice una console war a cui siamo abituati ad assistere da ormai troppi anni. Il concetto è semplice: trasformiamo le console ammiraglie di ciascuna casa produttrice sul mercato in splendide fanciulle armate come nel miglior fantasy sci-fi e facciamole scontrare tra di loro per decretare la piattaforma migliore. Così PlayStation, Xbox, Wii e naturalmente la protagonista SEGA Neptune, diventano delle divinità, ciascuna con il proprio dominio da proteggere. Poco prima dell’uscita della serie animata in patria, Compile Heart ha deciso di espandere il franchise di Neptune con Producing Perfection, uno spin-off che ci metterà nei panni del manager di un gruppo di vere idol giapponesi: le vedremo cantare, ballare, firmare autografi, partecipare a programmi televisivi e naturalmente potremo interagire con loro sfruttando il touchscreen della nostra lucente PS Vita. Ma sarà davvero così divertente come vogliono farci credere?
- Titolo: Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection
- Piattaforma: PlayStation Vita
- Genere: Simulazione, Visual Novel
- Giocatori: 1
- Software house: NIS America, BANDAI NAMCO Games
- Sviluppatore: Idea Factory, Compile Heart, Tamsoft
- Lingua: Inglese (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 5 giugno 2014
- Disponibilità: retail, digital delivery
- Reperibilità: comune
- DLC: costumi aggiuntivi, non disponibili per l’occidente
- Note: edizione limitata esclusiva per il mercato americano che comprende un paio di auricolari e un panno in microfibra (…per farci cos— Ah, ho capito)
Messa ormai alle strette dalle circostanze, Neptune proporrà alle divine colleghe di diventare delle idol, in modo da combattere ad armi pari l’immenso potere delle MOB48 (chiaro riferimento al gruppo realmente esistente delle AKB48). Tuttavia, un gruppo di idol, oltre a fascino e carisma, ha bisogno anche di un buon produttore: sarà così che entreremo in gioco noi, dalla nostra pacifica cameretta imbastita di pile di snack e videogiochi, trascinati di forza su Gamindustri dal potere congiunto delle quattro dee. Dopo aver assistito al filmato introduttivo, saremo chiamati a inserire il nostro nome e pochi istanti dopo dovremo scegliere di quale delle quattro CPU vorremo occuparci nelle vesti di Producer, avviando così la nostra prima partita nella modalità principale di questo titolo.
Notice me, Producer-kun!
Ci accorgeremo immediatamente di come il gameplay di Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection sia suddiviso in giornate e di come saremo in qualche modo costretti a portare al successo le nostre idol entro 180 giorni. I comandi a nostra disposizione nel menu principale saranno cinque: Work, che ci consentirà di promuovere le CPU attraverso pubblicità, eventi o registrazione di nuovi pezzi; Lesson, che come il nome stesso suggerisce, impartirà loro delle lezioni di canto, ballo e altro ancora, per incrementarne le statistiche; Relax, utile ad alleviare lo stress e ad approfondire rapporti con la nostra idol e con gli altri personaggi; Move, che ci consentirà di andare in tour e cambiare la nazione dove svolgere le nostre operazioni; infine Concert, stadio finale in cui saremo chiamati a organizzare concerti per accrescere la popolarità delle nostre clienti.
Ciascuna di queste attività porterà all’accrescimento delle statistiche dell’aspirante idol che avremo selezionato all’inizio, fra cui troveremo anche un indice di gradimento dei Fan e uno relativo agli Hater, così come un valore relativo allo Stress e uno chiamato Guts, che dovremo accuramente bilanciare per consentire alla nostra idol di potersi esibire. Tuttavia, ciascuna di queste attività ci porterà via un’intera giornata lavorativa: ciò renderà il gameplay alquanto frammentario e sbrigativo. Avanzando di giorno in giorno ci capiterà che la nostra cliente decida di sua iniziativa di compiere una determinata azione: allenarsi col canto, farsi pubblicità o addirittura programmare un concerto. Dovremo stare al gioco e accontentarla, ma allo stesso tempo riuscire a prepararla al meglio, evitando che il suo livello di stress raggiunga il limite che altrimenti ci porterebbe al Game Over. Al termine di ogni settimana e di ogni mese ci verranno mostrate le classifiche di gradimento di tutti i brani delle idol sulla piazza, dal primo al trentesimo posto: dovremo augurarci che una delle nostre canzoni riesca a piazzarsi al meglio per evitare che la cara dea possa demoralizzarsi e decidere di rinunciare al suo sogno.
LIVE from Gamindustri
La parte più importante di Producing Perfection è sicuramente quella in cui saremo chiamati a pianificare e dirigere i concerti delle nostre idol: una volta che saremo in grado di organizzarne uno, potremo scegliere fra diverse opzioni, che includono la scelta dello scenario in cui dovremo esibirci, degli effetti speciali e, naturalmente, della canzone in oggetto. Nella fase successiva dovremo decidere la posizione della (o delle) CPU sul palco e il suo aspetto durante il live: potremo personalizzare il costume di scena, il colore dei capelli e gli accessori, sia per la versione normale che per la forma HDD (Hard Drive Divinity) della idol; le combinazioni di vestiario potranno essere salvate e caricate su otto differenti slot, in modo da consentirci agilmente di cambiare d’abito la nostra idol senza perdere troppo tempo.
Durante il concerto dovremo sfruttare i tasti azione della console per generare gli effetti speciali impostati in precedenza, prestando attenzione al fatto che gli stessi avranno bisogno di un periodo di ricarica subito dopo il loro utilizzo. Dovremo anche decidere il movimento della telecamera e tenere d’occhio l’indice di gradimento del pubblico, che varierà in base all’utilizzo degli effetti speciali e alla scelta delle inquadrature. Inoltre, sfruttando il touchscreen posteriore della PS Vita, potremo attivare l’HDD Mode delle CPU, in modo da incrementare i punti guadagnati, ma saremo in grado di farlo solo se l’indice di gradimento avrà raggiunto il 200% e se la canzone che l’idol sta cantando è l’unica a lei riservata (perché, delle cinque canzoni a disposizione, solo una è quella originale di ciascuna delle CPU, le altre sono praticamente delle cover).
Al termine del concerto ci verranno mostrati, dopo i nostri risultati sullo stage, l’indice di popolarità di ciascuna delle eroine nelle rispettive nazioni di Planeptune, Lastation, Lowee e Leanbox, assieme a una visione complessiva del mondo. Grazie a questa schermata, richiamabile anche dalla hub del nostro ufficio, potremo decidere in quale delle nazioni avviare le nostre promozioni e organizzare concerti, in modo da acquisire una maggiore popolarità a livello planetario.
Time is running out
Come già ribadito, all’inizio del gioco ci verrà chiesto di portare al successo la nostra idol entro 180 giorni dal nostro arrivo su Gamindustri: una volta che la CPU prescelta raggiungerà il primo posto nelle classifiche di gradimento, assisteremo alla sequenza finale del titolo. In questo modo, se saremo abbastanza abili (non che il gioco sia particolarmente difficile) potremo portare al successo Noire, Neptune, Vert o Blanc senza necessariamente portare al massimo il livello di affinità, o addirittura senza decidere di formare un gruppo di idol come suggerito durante la storia. Questo potrà lasciarci un po’ di amaro in bocca, ma ci spingerà immediatamente a ricominciare da capo la Producer Mode: se decideremo di sovrascrivere il nostro salvataggio originario e se decideremo di scegliere ancora la medesima CPU, potremo ricominciare il gioco mantenendo statistiche, relazioni e oggetti sbloccati durante la prima partita; in caso contrario potremo decidere di dedicarci a una delle restanti fanciulle, per assistere a dialoghi e situazioni completamente inedite.
Se in questo modo la longevità di Neptunia PP viene notevolmente arricchita, lo stesso non possiamo dire delle giornate virtuali in cui il gioco è suddiviso. Solitamente, come avviene nella maggior parte dei giochi, ciascuna giornata ci consente di portare a termine svariate azioni e mi sarei aspettato lo stesso anche da questo gioco. Tuttavia, ogni giornata ci darà spazio per una singola azione, per poi rimandarci al consueto saluto serale alla nostra idol in seguito a cui, a seconda dei risultati ottenuti, dovremo decidere come occupare la successiva giornata. Spesso ci capiterà di imbatterci in eventi chiave che non potremo decidere di evitare, costringendoci a rivedere i nostri piani se, ad esempio, avevamo pianificato di far riposare la nostra artista per evitare un inutile accumulo di stress. Per quanto riguarda invece i contenuti sbloccabili, saranno relativamente poche le canzoni, gli scenari e gli effetti speciali per i concerti; una maggiore soddisfazione ce la daranno costumi e accessori, nonché i personaggi secondari che potremo visualizzare nella Viewer Mode.
Perché limitarsi a guardare?
Una volta portata a termine la modalità Producer, come suggerito dal gioco stesso, ci troveremo di fronte ad altre due modalità dove potremo sfruttare tutti i costumi, gli oggetti e gli effetti speciali sbloccati nella prima. Una di queste è la Unlimited Concert Mode, dove in sostanza potremo decidere di organizzare e avviare concerti liberamente, scegliendo fra una qualsiasi delle quattro CPU, fino a formare gruppi di tre idol sullo stesso palco; si comporterà esattamente come i concerti della modalità principale, con la sola differenza che potremo decidere di fare un encore alla fine di ogni canzone e che potremo allestire il palco con numerosi elementi come mostri, riflettori e varie tipologie di oggetti. La seconda, Viewer Mode, come il nome stesso suggerisce è particolarmente indicata a chi ama starsene a fissare il meraviglioso schermo OLED della PS Vita, o meglio un modello poligonale quasi immobile della fanciulla prescelta, a cui avremo assegnato un abito, una canzone e uno sfondo, per poi divertirci a toccarla in punti dove, nella vita di tutti i giorni, non avremmo alcuna possibilità di avvicinarci uscendone indenni. Pensate un po’, la descrizione offerta dal gioco stesso per questa modalità suona tipo: “Esamina attentamente le tue idol in questa modalità”. Ciò si rivelerà praticamente inutile ai fini del gioco in sé, dato che l’unica azione che potremo compiere sfrutta per l’appunto i due touchscreen di cui la console è provvista, ovvero toccare la nostra idol in qualsivoglia punto per vederla reagire nelle maniere più prevedibili.
Eyes on Me
Tecnicamente parlando, Producing Perfection si attesta su ottimi livelli. La resa grafica risulta gradevole sia nei menu in cui decideremo le sorti della nostra idol, sia nei concerti veri e propri: gli sprite bidimensionali e i modelli poligonali dei personaggi sono molto dettagliati e privi di qualsivoglia difetto e il loro movimento sarà sempre fluido, senza alcun calo di frame rate. I numerosi sfondi illustrati che accompagneranno la fase in stile visual novel sono anch’essi molto dettagliati; più spogli e in numero più esiguo, risulteranno tuttavia quelli in tre dimensioni, selezionabili per i concerti. Il comparto sonoro, che comprende il pregevole doppiaggio giapponese, quello americano e la colonna sonora che in qualche modo dovrà reggere l’intera esperienza, svolge bene il suo lavoro, ma cinque (sebbene orecchiabili) canzoni sono davvero la dimostrazione del poco impegno profuso per valorizzare l’aspetto musicale del gioco, più che quello gestionale.
A chi consigliamo Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection?
Neptunia PP è un gioco consigliato principalmente ai fan della saga di Hyperdimension Neptunia, o meglio, a quelli che amano le sue protagoniste. Come ribadito all’inizio del gioco stesso, nessuno degli eventi di questa storia va a intaccare quelli della saga principale, dato che la console war di Gamindustri lascia spazio a una guerra dello show business che si combatte a colpi di eventi promozionali e concerti. Chiunque ami le visual novel che hanno per protagoniste un harem di giovani donzelle ne rimarrà affascinato, ma chi invece cerca una valida alternativa a giochi come Hatsune Miku: Project DIVA o THE iDOLM
- Miracolosamente in versione retail
- Graficamente molto accattivante
- In qualche modo riesce a creare dipendenza
- Possibilità di scelta fra audio inglese o giapponese
- Mancata localizzazione italiana
- Troppo facile e poco longevo
- Giornate troppo corte
- Pochissime canzoni disponibili
Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection
La Console War è superata: spazio alle star del J-Pop!
Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection è un titolo che non mi sarei mai aspettato di vedere in versione retail qui in Europa. Un titolo dove il giocatore è chiamato a vestire i panni di manager, di producer e di regista per conto di una idol, che lascia davvero poco spazio all’interazione vera e propria. Neptunia PP è sostanzialmente gioco manageriale e una visual novel, che sente tuttavia la mancanza di sessioni che possano offrire un buon livello di sfida per il giocatore ed elementi di rhythm game che non avrebbero di certo guastato; tuttavia persino le canzoni a nostra disposizione saranno pochissime: solo cinque brani in totale risultano davvero ridicoli per un gioco che basa tutto quanto sullo show business musicale. Infine, in termini tecnici, non mostra davvero alcun difetto: dovreste concedergli una possibilità anche se non siete fan sfegatati della serie e delle sue protagoniste, ma tenendo bene a mente il fatto che si tratti sostanzialmente di un gioco a sfondo gestionale.