Voglio lanciare a me stesso una sfida: scrivere una recensione sull’ultimo capitolo di Dead or Alive, ma senza esordire parlando dei prosperosi argomenti delle protagoniste femminili.
Originaria del 1996, la saga di Dead or Alive è giunta al suo quinto capitolo lo scorso settembre 2012. Pochi mesi dopo è stata la volta di Dead or Alive 5+, porting con diverse aggiunte esclusivo per PlayStation Vita. Quella di cui vi parleremo oggi è la terza edizione del picchiaduro in questione, ovvero Dead or Alive 5 Ultimate, lanciato per console casalinghe sul mercato europeo il 6 settembre 2013 dalla più che mai attiva TECMO KOEI.
Le seducenti kunoichi ci sono ancora, i movimenti pettorali pure, abbiamo anche una miriade di costumi alternativi da sbloccare e acquistare ma… Cosa differenzia Ultimate dalle precedenti revisioni? Scopriamolo di seguito.
- Titolo: Dead or Alive 5 Ultimate
- Piattaforma: PlayStation 3, Xbox 360
- Genere: Fighting Game
- Giocatori: 1-2
- Software house: TECMO KOEI
- Sviluppatore: Team Ninja
- Lingua: Inglese, Giapponese (doppiaggio), Italiano (testi)
- Data di uscita: 6 settembre 2013
- Disponibilità: retail, digital delivery
- Reperibilità: comune
- DLC: personaggi e storia (versione free-to-play), decine di costumi alternativi
- Note: la versione digitale è distribuita gratuitamente col modello free-to-play
Sono passati due anni dalla fine del quarto torneo di Dead or Alive, conclusosi con la distruzione della TriTower, sede operativa ed emblema della DOATEC. Helena Douglas, ereditata la DOATEC dal defunto padre, decide di rimetterla in piedi spinta da ideali pacifisti, sospendendo tutti i progetti in ambito militare.
Sarà con questa nuova mentalità che Helena annuncerà in pompa magna l’inizio del quinto torneo di DOA, per mostrare al mondo la rinascita e la filosofia della nuova DOATEC. La strada della shinobi Kasumi si incrocerà ancora una volta con quelle degli altri combattenti, che parteciperanno al torneo ognuno per perseguire i propri scopi.
Uno dei punti di forza della saga di Dead or Alive, oltre alle tette, è la storia che accompagna gli scontri e lega fra di loro ciascuno dei personaggi principali. Come apprezzata, e in qualche modo criticata ai tempi dell’uscita originale, la modalità Storia di DOA5 si snoda attraverso 71 brevi capitoli che ci mettono nei panni di ognuno dei personaggi del roster, spesso coinvolti in situazioni che ricordano tanto la meccanica dei film porno: due scambi di parole, e, dal nulla, una serie di combattimenti che coinvolgono da due a quattro persone.
Tuttavia, la trama narrata nell’originale Dead or Alive 5 ci viene riproposta in maniera identica in questo Ultimate. Chi l’ha già portata a termine nel gioco originale non potrà trovare alcuna differenza: nessuno dei nuovi personaggi verrà coinvolto nelle vicende della DOATEC e del quinto torneo.
xXx, ovvero triplo crossover!
La novità vera e propria di questo Dead or Alive 5 Ultimate è la presenza di cinque nuovi personaggi aggiuntivi rispetto alla prima edizione, che vanno a completare un cast di ben 29 lottatori.
Fra le new entry possiamo finalmente applaudire il ritorno di Ein (alter-ego di Hayate, da Dead or Alive 2) e del mercenario italiano Leon, inspiegabilmente esclusi dalla prima edizione di DOA5. A questi si aggiungono l’amatissimo Jacky Bryant da Virtua Fighter 5 e le seducenti Rachel e Momiji da Ninja Gaiden. Sommando Dead or Alive, Virtua Fighter e Ninja Gaiden otteniamo un triplo crossover, una vera fonte di fanservice per tutti i sostenitori delle serie coinvolte, che non fa altro che rinsaldare i legami tra il picchiaduro in esame e la saga parallela che vede come protagonista Ryu Hayabusa, coinvolgendo inoltre i protagonisti di un altro dei fighting game più popolari in Giappone.
I’m (still) a Fighter!
Per fregiarsi del titolo Ultimate ed essere lanciato nuovamente sul mercato sia in edizione retail che in versione free-to-play, DOA5 ha bisogno, oltre ai cinque personaggi inediti, di molte altre novità. Il Team Ninja ha confezionato un prodotto di tutto rispetto, ma tra gli elementi aggiuntivi possiamo contare solo su due nuove modalità extra:
- Modalità cooperativa in coppia 2 contro 2 online, in cui sarà possibile lottare assieme a un amico contro un altra coppia di giocatori dislocati dall’altra parte del globo, con relativa classifica online;
- Modalità sfida a squadre, che come da tradizione picchiaduresca ci consentirà finalmente di scegliere fino a sette personaggi per affrontare una seconda squadra avversaria.
Il gameplay viene arricchito da una serie di nuovi elementi, fra cui possiamo citare l’implementazione di una seconda supermossa che va ad aggiungersi al già consolidato Power Strike, ovvero il Power Launcher, eseguibile una volta esaurita metà della propria barra energetica. Questo Colpo di lancio (come è stato ribattezzato in italiano) ci consentirà letteralmente di scagliare in aria il nostro avversario per concatenare, in modo ancora più facile, una combo aerea. Se ciò non dovesse bastarvi e volete allenarvi per competere online, sappiate che il Team Ninja ha pensato di inserire un’opzione che simula il lag delle partite giocate su internet anche offline.
Mentre la ricchissima modalità Allenamento sarà una delle maggiori sfide per tutti gli hardcore player della serie, i più nostalgici potranno gioire per il ritorno degli oggetti da raccogliere in modalità Sopravvivenza. Come accadeva per la prima volta nel secondo Dead or Alive, gli avversari sconfitti uno in coda all’altro in questa modalità lasceranno cadere alcuni oggetti, che spaziano dall’anguria all’ocarina, ognuno con i propri effetti benefici: aumento del punteggio, ripristino dell’energia, o rianimazione dell’eventuale alleato messo K.O. se giocate in coppia. Esiste l’opportunità di sbloccare un album dove raccogliere gli oggetti collezionati avanzando nella medesima modalità, così come accadeva ad esempio in Dead or Alive 2.
Come nota a margine, è infine possibile personalizzare la musica di sottofondo per lo stage di ciascun personaggio, selezionando addirittura brani provenienti dai precedenti capitoli della saga (ma gratuitamente solo nella versione retail).
Tra i pochi difetti che questo Ultimate ha ereditato dal primo Dead or Alive 5 abbiamo un leggero ritardo nella risposta dei comandi, e un mancato ricampionamento delle voci dei personaggi ospiti di Virtua Fighter 5, il cui doppiaggio risulta molto meno nitido, in termini di qualità audio, rispetto a quello degli altri lottatori.
Orbi, ma non per le botte
Ci ho provato, ma parlare di Dead or Alive senza tirare in ballo il suo lato sexy sarebbe come parlare di cibo a mezzogiorno senza avvertire un certo languorino. La grafica di Dead or Alive 5 Ultimate è fra le migliori mai vista per un picchiaduro, e tutti gli accorgimenti del Team Ninja per offrire un’esperienza visiva quanto più accattivante possibile non possono che aiutare il giocatore a immergersi nell’atmosfera di gioco e innamorarsi irrimediabilmente di una o più combattenti in gara. Sudore, sporco ed espressioni facciali più che mai realistiche vi lasceranno a bocca aperta ogni qual volta assisterete alla posa di vittoria del vostro avatar, specie se si tratta di personaggi come Ayane, Kokoro o Christie.
Per quanto riguarda i costumi aggiuntivi, caratteristica per cui DOA si è reso celebre negli anni, vi farà piacere sapere, se non li avete ancora acquistati, che molti di quelli già presenti come DLC a pagamento per la prima release saranno resi disponibili gratuitamente con l’acquisto di Ultimate.
A questi verranno aggiunti nuovi costumi a pagamento come il bizzarro, ma accattivante, set di costumi a tema Halloween. Cercate di non distrarvi troppo quando vi ritroverete di fronte a una Momiji svestita da mummia.
Core Fighters
Il lancio di Dead or Alive 5 Ultimate è stato caratterizzato dalla presenza di una versione free-to-play esclusiva per PlayStation 3, scaricabile poche settimane dopo l’uscita nei negozi, denominata Core Fighters.
Scaricando gratuitamente questa sorta di demo è possibile utilizzare i quattro ninja protagonisti (Kasumi, Ayane, Hayate e Hayabusa) e giocare all’interno di quasi tutte le modalità di gioco, fatta eccezione per la modalità Avventura, acquistabile separatamente sul PlayStation Store assieme a tutti i personaggi che compongono il cast e relativi costumi extra.
Personalmente, la ritengo utile solo per saggiare le potenzialità del titolo, nel caso non aveste mai avuto a che fare con la saga di DOA. Piuttosto che scaricare la versione Core Fighters, e acquistare a parte la modalità Avventura e i vari personaggi, vi consiglierei di procurarvi la versione retail, venduta a un prezzo inferiore rispetto a quello di lancio del DOA5 originale, a meno che non vi piaccia usare solo un paio dei personaggi già inclusi o preferiate acquistarne solo due o tre al posto dell’intero roster.
A chi consigliamo Dead or Alive 5 Ultimate?
Dead or Alive 5 Ultimate è un acquisto obbligato se non avete ancora avuto modo di aggiungere DOA5 alla vostra collezione. Si tratta di uno dei fighting game migliori di questa generazione e del miglior capitolo della saga firmata TECMO. Tuttavia, le novità poco sostanziose potrebbero far storcere il naso a chi già possiede la prima versione del gioco e non ha molta voglia di pagarlo nuovamente, anche se a prezzo ridotto. Se cinque personaggi, sei nuovi scenari e le diverse aggiunte nel gameplay vi allettano, acquistatelo pure, altrimenti attendete la fatidica occasione per farlo vostro.
- Cinque nuovi personaggi, tra vecchie glorie e nuovi ospiti d’eccezione
- Resa grafica mozzafiato e un gameplay dinamico
- Modalità online ben strutturata
- Immensa modalità Allenamento
- Un leggero ritardo nell’immissione dei comandi
- Modalità Storia identica a quella dell’originale DOA5, non comprende sezioni aggiuntive per le new entry
- Novità poco sostanziose rispetto a DOA5
- Annoia abbastanza in fretta chi ha già completato il primo DOA5
Dead or Alive 5 Ultimate
Total Package per DOA: poche novità per un gioco già perfetto
Ultimate non è un grossissimo passo in avanti rispetto al normale Dead or Alive 5, se escludiamo i nuovi lottatori. Il picchiaduro TECMO era quasi perfetto già al lancio, e tutti i piccoli accorgimenti apportati non fanno altro che garantirgli un posto nell’olimpo dei migliori fighting game degli ultimi anni. Un acquisto obbligato se siete fan del genere, specie se avete saltato la release originale. Pensateci un po’ se avete già l’originale.