Arland è un regno piccolo e pacifico, arretrato e isolato dal resto del mondo. Costruito nei pressi di antiche rovine, i suoi abitanti un giorno scoprirono alcune macchine provenienti proprio dai ruderi situati vicino alla città. Inizialmente nessuno aveva idea di come utilizzare tali macchinari (ai quali venne affidato il nome di Reliquie), fino a quando un viaggiatore proveniente da terre lontane, che si trovava a passare da Arland per caso, spiegò a tutti quanti come utilizzare questi strani oggetti. Da quel giorno Arland progredì immensamente e grazie alle Reliquie tutti gli abitanti del regno poterono godere di una vita agiata e lussuosa. Il Re decise quindi di ringraziare lo straniero concedendogli la realizzazione di un suo desiderio. Lo straniero chiese al sovrano: « Concedetemi di aprire una bottega di alchimia in questa città ».
Atelier Rorona Plus è la versione migliorata dell’undicesimo capitolo della saga Atelier, nata in Giappone dalla software house GUST nel lontano 1997. Atelier Rorona Plus ~The Alchemist of Arland~, l’originale, detiene il primato di essere stato il primo titolo della saga ad approdare su PlayStation 3, come anche il primo a sfruttare una grafica tridimensionale. Uscito il 25 giugno del 2009, le sue strepitose vendite gli hanno fruttato una riedizione uscita nel settembre del 2010 dal titolo Best Version. Pochi giorni dopo, il titolo è approdato anche sul mercato americano, mentre il pubblico europeo ha potuto fruirne il mese successivo, più precisamente il 22 ottobre. La versione presa in esame, Atelier Rorona Plus, corrisponde a quella che in Giappone porta il nome di Shin Rorona no Atorie Hajimari no Monogatari ~Aarando no Renkinjutsushi (ovvero New Atelier Rorona: The Real Story of Alchemist of Arland). La decisione di modificarne il nome è stata presa per cercare di uniformare il titolo dato ai porting di Atelier Meruru e Atelier Totori, che nelle versioni per Playstation Vita assumono entrambi il suffisso Plus.
Tra le differenze sostanziali che Atelier Rorona Plus presenta rispetto all’originale possiamo trovare alcune modifiche al battle system oltre che alla grafica in generale (scenari più dettagliati, personaggi migliorati) e l’inserimento di alcuni protagonisti provenienti dai sequel Atelier Totori e Atelier Meruru.
- Titolo: Atelier Rorona Plus ~The Alchemist of Arland~
- Piattaforma: PlayStation 3, PlayStation Vita
- Genere: RPG
- Giocatori: 1
- Software house: TECMO KOEI Europe
- Sviluppatore: GUST
- Lingua: Inglese (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 20 giugno 2014 (retail), 2 luglio 2014 (digitale)
- Disponibilità: retail, digital delivery
- Reperibilità: comune
- DLC: personaggi extra, aree di raccolta aggiuntive
- Note: l’edizione PS Vita è disponibile in Europa unicamente in formato digitale
Molti anni sono passati dalle vicende che hanno condotto all’apertura del piccolo negozio di alchimie, ma Rorolina Frixel (che tutti in città la chiamano Rorona) e Astrid Zexis portano ancora avanti la bottega. Purtroppo però, d’improvviso un messo reale viene incaricato di comunicare alla proprietaria della bottega che il negozio verrà chiuso. Non trovando la titolare, il messo reale lascerà detto a Rorona di comunicare la triste notizia ad Astrid, la quale sarà tenuta a recarsi a palazzo per ricevere tutti i dettagli riguardo la motivazione di questa scelta che, stando al messo, arriverebbe direttamente dal Re e dal Primo Ministro. La proprietaria non sembra intenzionata a eseguire gli ordini, delegando quindi Rorona che, visibilmente nervosa, si farà coraggio e partirà alla volta del castello. Giunta sul posto, Rorona troverà Esty, una gentile segretaria che le indicherà colui con il quale dovrà discutere riguardo le questioni del negozio. Il ragazzo si presenterà a lei come Sterkenburg, cavaliere di Arland, spiegandole che la chiusura del negozio non avverrà immediatamente, bensì sarà possibile evitarla, a patto che vengano soddisfatte alcune richieste di lavoro provenienti da palazzo, più precisamente una ogni tre mesi, per tre anni.
Sulla via del ritorno, Rorona si imbatterà nella sua amica d’infanzia Cordelia von Feuerbach che, vedendola così pensierosa, cercherà di tirarla su di morale. Dopo un breve ragguaglio le due si dirigeranno verso la bottega dove comunicheranno ad Astrid quanto appreso da Sterk. A questo punto sembrerebbe che Astrid, una volta tanto, pensi seriamente alla situazione attuale, al punto che preparerà anche una nuova insegna per il negozio, che prenderà ufficialmente il nome di Atelier Rorona. In parole povere, la nostra favolosa maestra scaricherà tutte le responsabilità sulla sua allieva, intestandole la bottega.
Rorona non potrà nemmeno tirarsi indietro in quanto sa bene che, se dovessero fallire, sia lei che Astrid sarebbero costrette a lasciare la città e questa cosa non va giù nemmeno a Cordelia. Astrid, tuttavia, non si è mai presa la briga di insegnare nulla di alchemico a Rorona e deciderà quindi di lasciarle il libro “Le basi dell’alchimia” che lei stessa ricevette a sua volta dal proprio mentore. Con questo prezioso tomo tra le mani, Rorona si farà coraggio e comincerà a studiare a fondo… fino a addormentarsi sul pavimento.
Popular! You’re gonna be popular!
Dal punto di vista del gameplay, Atelier Rorona non è altro che un grande calendario, se così possiamo definirlo. Avremo a disposizione tre anni di tempo (in termini di gioco, non in tempo effettivo, ovviamente) per portare a termine quattro incarichi importanti all’anno, chiamati Assignment. Di pari passo con l’avanzare dell’avventura, porteremo avanti un altro tipo di richieste importanti, le quali verranno premiate con un timbro da applicare su di una speciale cartolina ogni volta che un obiettivo verrà raggiunto: più timbri accumuleremo, migliore sarà il premio, ma non dimentichiamoci che tali traguardi dovranno essere raggiunti entro la stessa data di scadenza degli incarichi importanti di trama. Questi incarichi con scadenza trimestrale saranno ciò che effettivamente farà avanzare la trama, ma, chiaramente non saranno l’unica cosa che avremo da fare per passare il tempo. Dovremo anche guadagnarci la stima e il rispetto dei nostri concittadini e per farlo dovremo accettare e portare a termine i lavori che questi ultimi sono soliti lasciare nelle capaci mani di Esty Dee, la quale ci farà pervenire tutte le quest possibili con cadenza giornaliera. Perlopiù si tratterà di semplici incarichi di raccolta di determinati oggetti ottenibili dalle aree fuori città, oppure di sintetizzazioni alchemiche che potremo facilmente eseguire mediante l’uso del calderone nel nostro negozio. Tutte le quest avranno una scadenza e, se non saremo in grado di adempiere ai nostri doveri entro il tempo limite dopo averle accettate, verremo puniti con un calo di popolarità. La medesima sorte ci toccherà nel caso volessimo abbandonare di nostra volontà una quest già accettata, dovremo quindi stare attenti alle decisioni e dovremo anche tener conto che potrebbe volerci più di un giorno per portare a termine la raccolta di oggetti necessari alla quest o la loro sintetizzazione. Alcuni degli oggetti necessari per questi lavori saranno acquistabili dai negozi che troviamo in città, mentre altri dovranno, per forza di cose, essere raccolti nelle aree limitrofe.
Senza sacrificio l’uomo non può ottenere nulla
Una volta chiarito il sistema a incarichi e scadenze sul quale questo titolo si basa, passiamo nello specifico al gameplay vero e proprio. Saremo in grado di uscire dalla città da soli oppure accompagnati da un massimo di altri due compagni che dovremo assumere pagandoli per i loro servigi e, ovviamente, con l’avanzare della trama, la varietà di persone che potremo reclutare aumenterà di molto. Una volta sistemata la questione parcella, potremo portarli con noi in battaglia e avvalerci del loro aiuto durante l’esplorazione delle diverse aree che il gioco ci propone. I mostri saranno ben visibili all’interno delle mappe e lo scontro con essi inizierà solamente se entreremo in contatto con loro, ragion per cui, nel caso fossimo intenzionati a sconfiggerli per ottenere soldi, esperienza e materiali, sarebbe cosa buona prendere l’iniziativa e colpirli con il bastone in modo da poter partire col piede giusto ottenendo l’opportunità di attaccare per primi. Ciascun personaggio possiederà diverse abilità che potranno tornarci utili negli scontri, come ad esempio attacchi doppi, oppure deliziosi manicaretti preparati sul momento che provvederanno a curare i nostri Punti Vita. Dovremo tuttavia fare attenzione, perché tali abilità avranno un costo in MP che non potremo recuperare se non passando giorni a riposo una volta tornati in città, cosa che purtroppo ridurrà il tempo a nostra disposizione per sintetizzare e portare a termine ulteriori incarichi.
Sempre riguardo i combattimenti, avremo a disposizione, oltre ai comandi Attacco e Skill, anche un comando Oggetti, utilizzabile però solo dagli alchimisti, con il quale potremo avere accesso agli strumenti presenti nel nostro cestino e sfruttarli per potenziarci o curarci, oppure anche lanciare bombe e quant’altro contro i nostri nemici. Gli altri due classici comandi a nostra disposizione saranno Difendi e Fuga, tramite i quali potremo ridurre i danni subiti per un turno, oppure fuggire dalle battaglie nel caso fossimo a rischio di rovina, termine utilizzato per indicare il momento in cui tutti i personaggi del party raggiungono 0 HP. In quel caso verremo trasportati automaticamente in città e perderemo molti giorni per riprenderci. Diversamente, se saremo in grado di vincere la battaglia rimanendo con almeno un personaggi in vita, quelli andati K.O. potranno risvegliarsi dotati di un solo HP. Sarà anche possibile tenere sotto controllo l’andamento dei turni mediante una piccola colonna con delle icone raffiguranti i nostri membri del party e i nemici: chi si troverà in cima alla colonna avrà il primo turno, per poi passare a tutti coloro che verranno dopo (situati più in basso). Compiere azioni in battaglia farà anche salire un altro indicatore che, una volta riempito, potremo sfruttare per chiedere aiuto ai nostri compagni. Utilizzando questo comando denominato Assist avremo la possibilità di far intervenire in nostra difesa un membro del party, che assumerà una posizione difensiva e subirà il danno, ridotto, al posto nostro, oppure far seguire, alla nostra iniziativa offensiva, il colpo di un nostro alleato. È anche possibile utilizzare quelle che vengono chiamate Advanced Skill, particolari e potenti attacchi eseguibili solamente dopo aver già compiuto un Assist in attacco. Ognuno dei personaggi giocabili che potremo portare in battaglia, sarà in grado di equipaggiarsi con armi e armature differenti in base al proprio stile di lotta e avranno anche a disposizione due slot accessori da utilizzare per anelli o monili. Potremo sintetizzare tali oggetti nella bottega del fabbro, che ci chiederà i materiali per ogni pezzo (non consumeremo giorni utilizzando questo servizio), oppure comprarli dai negozi qualora li vendessero. Sono anche presenti determinati equipaggiamenti ottenibili solamente grazie al completamento delle missioni secondarie e dovremo quindi stare attenti a non farceli sfuggire.
What should I make?
Un’altra componente fondamentale del gioco riguarda tutta la sfera che comprende l’alchimia e i suoi utilizzi. Con il calderone che avremo a disposizione nella bottega potremo, come già detto, sintetizzare moltissimi oggetti, a patto di possedere gli ingredienti necessari e anche la ricetta per l’oggetto in questione. Le ricette saranno disponibili tramite lo studio di libri che potremo acquistare, oppure ottenere da alcune persone in circostanze ben precise o ancora come ricompensa per le quest portate a termine. Tutti gli ingredienti necessari alla creazione alchemica di ciò che ci serve, così come gli oggetti risultanti da essa, sono contraddistinti da vari Tratti che ne indicano le peculiarità, come ad esempio quanto potenti saranno in battaglia, se possiedono più di un effetto aggiuntivo e via discorrendo. Utilizzare ingredienti con tratti simili, inoltre, potrebbe far sì che l’oggetto risultante dalla sintetizzazione abbia tratti migliori e di livello superiore rispetto agli ingredienti originari. Toccherà a noi, a fine sintesi, scegliere quali tratti dovrà ereditare l’oggetto risultante e potremo farlo spendendo alcuni punti che otterremo in base alla qualità degli oggetti utilizzati come base. Dovremo anche tenere in considerazione la qualità degli oggetti che potrà variare da “Inutile” a “Superba”: naturalmente, più la qualità dell’oggetto salirà, più i clienti che ce l’hanno richiesto saranno contenti di riceverlo, risultando in un maggiore premio per i nostri sforzi (oltre che un maggiore prezzo di vendita nel caso li avessimo creati col fine, appunto, di rivenderli).
Esistono due modi per conservare gli oggetti creati e quelli ottenuti dalle aree di raccolta o lasciati cadere dai mostri: il Cestino (Basket) e il Recipiente (Container). Gli oggetti nel Cestino, che potrà contare di sessanta slot, col passare del tempo si deterioreranno calando di qualità: fate quindi attenzione, nel caso otteneste un ingrediente particolarmente buono dalle aree fuori città, a rientrare velocemente alla bottega per depositarlo nel Recipiente, evitando che vada a male. Gli oggetti all’interno del Recipiente, che ha a disposizione ben millenovecentonovantanove posti, non si deteriorano e verranno mantenuti nelle stesse condizioni di quando li abbiamo depositati. Tenete conto che avremo accesso al Recipiente solamente quando saremo in città, mentre quando ci ritroveremo ad esplorare le aree limitrofe potremo contare solo sul Cestino che, per contro, ci consentirà di avere accesso all’utilizzo degli oggetti in battaglia. Eseguire le sintetizzazioni consumerà i nostri MP insieme ai giorni a nostra disposizione (più oggetti vorremo creare, più giorni e più MP dovremo impiegare), sarà necessario quindi tenere conto di quali quest e richieste scadranno prima, per dare loro la precedenza. Dovremo anche fare i conti col fatto che, prima o poi, saremo purtroppo obbligati a cedere alla stanchezza e spendere qualche giorno a riposo per recuperare gli HP e soprattutto gli MP necessari per portare avanti il nostro lavoro ed eseguire ulteriori sintetizzazioni. Naturalmente, nel creare gli oggetti, dovremo anche tenere d’occhio la percentuale di successo, nel caso non fosse del 100% (come se ad esempio volessimo tentare di fare delle sintetizzazioni non avendo abbastanza MP) dovremo sperare che tutto vada a buon fine, altrimenti otterremo solo spazzatura inutile e perderemo sia i materiali che il tempo impiegato nel tentativo. Per contro, per ogni tentativo di creazione riuscito, otterremo punti grazie ai quali potremo incrementare il nostro rango di alchimista, che ci consentirà di imparare ricette sempre più complesse e remunerative.
Plusvalore
In Atelier Rorona Plus, avremo la possibilità di goderci molti miglioramenti rispetto alla versione originale, alcuni di grande effetto, mentre altri minori ma comunque molto graditi. La prima cosa che salterà subito all’occhio saranno i rinnovamenti in campo grafico, che rendono l’impatto visivo del gioco molto migliore rispetto al precedente, con i modelli 3D dei personaggi completamente ricreati, oltre che ad un aumento nella qualità generale per le ambientazioni e per alcuni mostri. Tra le altre novità rilevanti troviamo l’espansione dell’alchimia con ulteriori ricette e oggetti plasmabili e il miglioramento del sistema di battaglia che introduce la possibilità di pagare anche le skill in MP, differentemente dall’originale nel quale richiedevano HP, così come i comandi Assist utilizzabili sia in attacco che in difesa, il comando Advanced Skill (eseguibile dopo un Assist in attacco) e la colonna di turnazione, grazie alla quale potremo tenere conto dell’andamento della battaglia e sapere in anticipo quale sarà l’ordine di azione all’interno di un turno. Sono state inoltre aggiunte nuove mappe, nuovi boss, costumi da far indossare ai protagonisti (con tanto di anteprima in una speciale Dressing Room) e anche alcuni personaggi presi dai successivi episodi della saga. Il gioco può ora contare su più di trenta finali differenti, ognuno dei quali richiederà che vengano eseguite determinate scelte o portate a termine specifiche richieste, donando al titolo un grande fattore di rigiocabilità. Per finire, Atelier Rorona Plus potrà sfruttare il cross-saving tra le versioni PlayStation 3 e PS Vita e disporrà inoltre di una nuova caratteristica denominata Time Capsule, che consente di inviare oggetti creati in Rorona Plus per poi riottenerli in Atelier Totori Plus e Atelier Meruru Plus per PlayStation Vita.
Tutti gli ingredienti al posto giusto
Atelier Rorona Plus: The Alchemist of Arland si presenta in una veste grafica buona, non eccezionale ma sicuramente gradevole. Le texture dei personaggi sono ben curate, ma lo stesso non si può dire per quelle degli ambienti che invece risultano a volte non proprio ben rifinite. Gli artwork dei personaggi utilizzati nei dialoghi sono davvero splendidi e la scelta di colori in generale è assolutamente azzeccata, a partire dal colore dei vestiti alle deliziose scelte di tonalità per l’incarnato dei protagonisti. Purtroppo va detto che soffre di cali di frame rate, sebbene in maniera lieve e del tutto sopportabile, riscontrabile in particolar modo nelle sessioni di esplorazione delle strade di Arland, ma molto meno frequenti nelle aree di raccolta.
Il comparto audio, d’altro canto, è qualcosa di davvero indimenticabile con una particolare lode alla bellissima intro “Falling, The Star Light” di Mineko Yamamoto, utilizzata come tema principale per il filmato introduttivo. Con musiche capaci di creare l’atmosfera giusta in ogni situazione, sia nei momenti divertenti e scherzosi che nei momenti di tensione, e con effetti sonori che in generale risultano puliti e di ottima qualità, il gioco ci soddisferà appieno,anche dal punto di vista del voice acting, sia in inglese che nell’originale giapponese, che ha saputo dare un’interpretazione davvero ottima a tutti i personaggi rendendoli ancora più vivi e convincenti.
A chi consigliamo Atelier Rorona Plus?
Consigliamo caldamente questo remake di The Alchemist of Arland a tutti coloro che hanno già giocato l’originale Atelier Rorona e a tutti quelli che amano questa saga. Può rappresentare un buon punto di partenza anche per chi volesse iniziare a interessarsi alla serie solo adesso, in quanto di fatto rappresenta il primo capitolo della sotto-saga di Arland. La difficoltà non è eccessiva, ma le meccaniche potrebbero risultare a un primo impatto un tantino complicate: è importante avere una buona capacità di gestione del tempo per sfruttare appieno ogni giorno (di gioco).
- Ambiente di gioco accogliente e confortevole
- Personaggi ben caratterizzati
- Colonna sonora orecchiabile e gradevole
- Presente l’audio originale giapponese
- Supporto di cross-saving tra le versioni PlayStation 3 e PS Vita
- Tremendamente ripetitivo
- Frustrante la meccanica a scadenze
- Qualche lieve calo di frame rate
- Non localizzato in italiano
Atelier Rorona Plus: The Alchemist of Arland
Un'alchimia ben riuscita, ma che non sfugge alla ripetitività
Atelier Rorona Plus: The Alchemist of Arland ci riporta nuovamente ai tempi in cui passavamo le nostre giornate oberati di lavoro e con le scadenze da rispettare a causa dell’apparente svogliatezza della nostra insegnate Astrid. Poco male, aiutare Rorolina ad evitare la chiusura dell’amata bottega alchemica sarà ancora più divertente questa volta, grazie alle novità introdotte rispetto alla versione originale, quali i miglioramenti tecnici, l’inserimento di Meruru e Totori e le modifiche al battle system, che lo rendono meno spoglio, nonostante manchi ancora di quel tocco di profondità che non avrebbe di certo guastato. Il titolo si presenta tutto sommato bene, con una buona veste grafica, migliorata di molto rispetto alla precedente, sebbene soffra di lievi cali di frame rate e un indubbiamente ben realizzato comparto sonoro. Purtroppo la ripetitività del gameplay, così come la scarsa importanza e profondità data alle battaglie, abbassa il voto, che comunque, nel complesso, rimane positivo. Se siete quel tipo di persona che non disdegna macinare ore per soddisfare le richieste, le quest e gli incarichi importanti che ci verranno continuamente assegnati, allora troverete in questo titolo una vera chicca. Se invece siete più dei tipi da azione sfrenata e caotica, questo titolo potrebbe non piacervi, almeno per quel che riguarda il gameplay, perché la trama, lenta nel procedere ma interessante nel complesso e con più di trenta finali ottenibili, unitamente all’assoluta bellezza dei protagonisti, in particolar modo la dolcissima Rorona, nonché le loro divertenti interazioni, potrebbero riuscire a conquistare anche il cuore dei più scettici. Tenete sempre d’occhio il calendario e cercate di far buon viso a cattivo gioco, sopportate la vostra insegnante scansafatiche e fate del vostro meglio, la bottega di Arland ha bisogno di voi!